1° Maggio: «Festa del Lavoro», la filastrocca di Mimmo Mòllica

1° Maggio Festa del lavoro. La «Filastrocca del Lavoro» di Mimmo Mòllica racconta in versi e strofe questa importante ricorrenza. E noi la proponiamo a grandi e piccini per celebrare la «Festa del Lavoro e dei Lavoratori».  «Filastrocca del lavoro» di Mimmo Mòllica   Caro babbo che cos’è il lavoro? dei bambini domandano in coro a un papà stanco e pure affannato, dal lavoro appena tornato. Ed il babbo risponde a fatica «serve a vivere, è una regola antica». Ed aggiunge: «… ed inoltre, sapete il lavoro è passione, è volontà e decoro». «E che cosa vuol dire decoro?», ribatterono subito loro. «È nell’opera di un falegname, è Van Gogh, è in un vaso di rame». «È Geppetto e il suo pezzo di legno, è Pinocchio, è Collodi e il suo ingegno, è donare qualcosa di noi senza credersi dei supereroi». «È costruire un gran bel grattacielo, è Gesù quando spiega il Vangelo, compiacersi di quello che fai, è dolersene se non ce l’hai!». Però un tipo iniziò a blaterare: «È pagare la gente per non lavorare, s

I BACI MAI DATI CON ROBERTA TORRE A MESSINA

La rassegna Chilometro Uno, naturale prosecuzione di Chilometro Zero, a cura di Gigi Spedale; Vincenzo Tripodo per Associazione Culturale Querelle; da un’idea di Vincenza Di Vita; con la collaborazione di Retronouveau; con il patrocinio della Regione Sicilia e della Rete Siciliana di Drammaturgia Contemporanea LATITUDINI
Messina, 14/12/2012 - Dopo il successo dei primi tre appuntamenti che hanno visto tra l’altro l’eccezionale ritorno sulle scene di Vincenzo Tripodo dopo dodici anni di assenza; proseguono gli appuntamenti con l’Aperitivo Teatrale di Chilometro Uno al Retronouveau di Messina, domenica 16 dicembre alle ore 21.0 con Roberta Torre.

L’autrice performer, avvalendosi di contributi musicali live, dà vita a brani tratti dal film in cui Manuela, tredicenne di Librino, quartiere “modello”, periferico e degradato di Catania, un giorno s’inventa di poter far miracoli. La gente non desidera altro che crederle e da quel momento irrompe nella sua vita un’umanità affamata e bisognosa che le chiede di tutto: dal posto di lavoro perduto alla vincita al totocalcio . Mentre sua madre intravede la possibilità di farne commercio, Manuela si spaventa e vorrebbe smettere di fare la santa, ma non è più così facile. Perché, suo malgrado, un miracolo succede davvero…

Roberta Torre nasce a Milano. Si laurea in filosofia e frequenta la Civica Scuola di Cinema e Televisione, dove si specializza in regia. Si diploma quindi in recitazione e drammaturgia alla scuola d'arte drammatica Paolo Grassi. I suoi primi lavori sono cortometraggi che ottengono subito premi in numerosi festival di cinema nazionali e internazionali. La cifra stilistica che li percorre è costantemente quella di una stretta commistione tra documentario e finzione, dove la realtà più cruda è mescolata a toni teatrali e stranianti.

Ricordiamo tra questi Angelesse, ritratti di donne della periferia palermitana, Spioni, reportage sui bambini di Borgo Nuovo e la mafia, La vita a volo d'Angelo, video-ritratto del popolare cantante Nino D'angelo, Hanna Schygulla, ritratto-intervista dell'attrice musa di Fassbinder e ancora Palermo Bandita, documento-reportage sui ragazzi di Brancaccio, il cielo sotto Palermo, interviste con detenuti dell'Ucciardone. Questo percorso trova il suo punto d'arrivo nel 1997 in Tano Da morire, suo primo lungometraggio, un particolarissimo musical che ritrae la mafia e le sue abitudine attraverso le gesta di attori non professionisti. Il film, presentato alla Settimana della Critica del Festival di Venezia,ottiene un grande successo di critica e pubblico e vince molti premi tra cui tre David di Donatello, tra cui quello per il miglior regista esordiente, le migliori interpreti femminili e per le musiche di un rinnovato Nino D'angelo.

A questo segue Sud Side Stori(2000), interpretato da centinaia di immigrati africani che racconta le gesta trasfigurate di una coppia di odierni Romeo e Giulietta.Per questo film cura anche la scenografia, le musiche e i testi, in collaborazione con Gino De Crescenzo, Pacifico, e Dannys Bowell, arrangiatore di Linton Kwesi Johnson. Il suo terzo film, Angela è un melodramma dai toni classici. Il film viene presentato alla Quinzaine des Realizateurs di Cannes nel 2002. Il film ottiene un notevole successo in vari paesi stranieri, esce nelle sale in Francia, negli Stati Uniti e in Spagna e vince molti premi in festival internazionali (Tokio, Mosca)
Nel 2006 realizza Mare Nero, un noir interpretato da Luigi Lo Cascio ed Anna Mouglalis che racconta il viaggio infernale di un ispettore fuori dagli schemi alle prese con il demone del dubbio e del tradimento. Il film viene presentato in concorso al festival internazionale di Locarno e successivamente all'International Film di Mosca e al Pifan Film Festival a Seul, Korea.

Nel 2007 nasce la sua casa di produzione, Rosettafilm, con la quale produce e realizza nel 2008 un film reportage sulle borgate di Roma,I tiburtinoterzo e un documentario- intervista sulla morte di Pierpaolo Pasolini, La notte quando è morto Pasolini, presentati al Festival di Locarno nello stesso anno. Nel 2010 produce e realizza il film I baci mai dati, in collaborazione con Nuvolafilm. Il film è in concorso a Venezia nella sezioneControcampo Italiano e al Sundance Festival di Robert Redford come unico film italiano nel gennaio 2011. Ottiene quindi due candidature ai Nastri d'Argento per il miglior soggetto e per icostumi.

Come regista teatrale cura nel 2010 le scene e la regia di La Ciociara , testo di Annibale Ruccello, prodotto dal Teatro Bellini di Napoli. Nel giugno 2011 esce il suo primo romanzo I baci mai dati, edizioni La Tartaruga. Nel maggio del 2012 firma la regia della commedia Uccelli di Aristofane al Teatro Greco di Siracusa, prodotto dall'Istituto Nazionale del Dramma Antico. Nell'agosto mette in scena uno studio di Lunaria, di Vincenzo Consolo protagonista Franco Scaldati, con canzoni originali di Etta Scollo per cui vince il premio Ombra di Dioniso. Nell'agosto mette in scena Lunaria, di Vincenzo Consolo di cui cura scene e regia, protagonista Franco Scaldati, canzoni originali di Etta Scollo.

La partecipazione alla rassegna da diritto a crediti formativi per gli studenti iscritti all’Università di Messina.

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