Ponte sullo Stretto, un’opera che non serve alla Sicilia, non serve alla Calabria, non serve all’Italia

Ponte sullo Stretto. Di Paola (M5S): Il Ministro Salvini restituisca il miliardo e trecento milioni scippati ai siciliani. Siracusano, a Messina in scena i soliti professionisti del ‘no’. Ponte sullo Stretto: Federconsumatori aderisce al corteo nazionale del 29 novembre, contro  un’opera che non serve alla Sicilia, non serve alla Calabria, non serve all’Italia. Messina 29 novembre 2025 - "Oggi sarò in piazza con i cittadini e le associazioni “No Ponte” per dire no al progetto del ponte sullo Stretto. Un’opera costosissima e rischiosa, che mette a repentaglio territorio, ambiente e sicurezza sismica, mentre le risorse potrebbero essere investite in infrastrutture realmente utili per il Sud. La prossima settimana presenterò un’interrogazione parlamentare al Ministro delle Infrastrutture per chiedere chiarimenti su gravi criticità evidenziate dalla Corte dei conti: mancata trasparenza sulle interlocuzioni con la Commissione europea, carenze nelle valutazioni ambientali, violazio...

BORSELLINO: INGROIA SI È ALLEATO CON I “PUTREFATTI”

24/01/2013 - “In Italia non esiste la buona politica ed è per questo che non ho ritenuto di associarmi a nessun movimento o partito politico. Ho detto di no alla proposta di Rivoluzione Civile di Antonio Ingroia perché nel progetto erano coinvolti partiti in stato di putrefazione come l’Idv.
Porto il nome di Borsellino, quindi non mi potevo certo associare a nessuno di questi”.
È il duro attacco di Salvatore Borsellino, fratello del magistrato ucciso dalla Mafia nel 1992 e fondatore del movimento delle Agende Rosse, intervenuto a KlausCondicio, il salotto tv di Klaus Davi in onda su YouTube e visibile al link http://www.youtube.com/user/klauscondicio.
“Ci vorrebbe un ricambio completo – aggiunge - per questo ripongo la mia fiducia nei giovani. In effetti ho aderito e appoggiato il progetto di Antonio Ingroia quando ha fatto il manifesto “Io ci sto”, perché ritenevo fosse un buon progetto. Non ritengo però che il modo in cui si è sviluppato sia stato altrettanto valido. Si è affidato a dei partiti o già scomparsi o che stavano per scomparire. È stato una ciambella di salvataggio per non uscire dal Parlamento”.



Gerardo Mauro

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