Casteldaccia: la morte di 5 operai lascia sgomenti, ennesimo incidente sul lavoro grave e inaccettabile

Incidente sul lavoro a Casteldaccia: cinque lavoratori perdono la vita e un sesto è in gravi condizioni. La Cisal indice per domani, martedì 7 maggio, uno sciopero generale di 4 ore nel settore privato, a partire dall’inizio del turno di lavoro, "mentre dalle 9 terremo un sit-in di fronte alla Prefettura di Palermo”.   Palermo, 6 maggio 2024 – "L'incidente sul lavoro che a Casteldaccia, in provincia di Palermo, ha portato alla morte di cinque operai e al ferimento di un sesto, ci lascia sgomenti. Esprimiamo cordoglio e vicinanza alle famiglie dei lavoratori coinvolti e chiediamo che si accertino al più presto le cause di questo ennesimo incidente sul lavoro, grave e inaccettabile. La sicurezza sul lavoro è un'emergenza nazionale e come tale va affrontata a ogni livello, coinvolgendo sindacati, imprese e istituzioni". Lo dicono Giuseppe Badagliacca e Daniele Ciulla di Federerenergia Cisal in merito all'incidente sul lavoro avvenuto a Castaldaccia, nel Palermit

GRECO: INTERROGAZIONE SUL PERSONALE DEL CONSORZIO AUTOSTRADE (CAS) E SULL’ATTIVITÀ DEL DIPARTIMENTO DELLA FUNZIONE PUBBLICA

Palermo, 18 gennaio 2013 - Il Deputato Regionale On. Marcello Greco ha presentato una interrogazione al Presidente della Regione, all' Assessore regionale delle autonomie locali e della funzione pubblica e all’Assessore delle infrastrutture e della mobilità, per “Chiarimenti sull'inquadramento del personale del Consorzio autostrade siciliane (CAS) e sull’attività del dipartimento della funzione pubblica”.
Considerato che:

1. sin dalla costituzione del Consorzio per le Autostrade Siciliane al personale da esso dipendente è stato applicato il trattamento economico previsto dai contratti di tipo privatistico e che il medesimo Consorzio non ha goduto e non gode di trasferimenti regionali per spese correnti ed in particolare non gode di trasferimenti per spese di gestione del personale;
2. tutti gli atti del Governo regionale hanno sempre riconosciuto legittimi gli atti in base ai quali tale trattamento economico veniva applicato;

3. il Consorzio per le Autostrade Siciliane ancorché incluso fra gli enti pubblici non economici sottoposti a vigilanza e controllo della Regione Siciliana è invece inquadrabile nei fatti, oltre che per lo scopo sociale, come ente pubblico economico;
4. su tutto il territorio nazionale ai lavoratori delle autostrade si applica il CCNL dei lavoratori dipendenti da Società Concessionarie di Autostrade e Trafori;
5. l’applicazione di un diverso trattamento economico nei confronti del personale dipendente dal Consorzio per le Autostrade Siciliane significherebbe operare una discriminazione con i lavoratori dipendenti da altre Concessionarie e ciò in palese violazione degli artt. 3 e 36 della Costituzione Italiana;

6. sia da escludere che il vigente CCRL è stato stipulato per essere applicato anche ai lavoratori del CAS atteso che tanto prima della sua approvazione quanto in vigenza del CCRL, dalla Giunta di Governo venivano approvati altri atti che confermavano e legittimavano l’applicazione ai lavoratori del CAS del CCNL dei lavoratori dipendenti da Società Concessionarie di Autostrade e Trafori;
risulta quindi necessario chiarire se da parte dei Commissari, dei dirigenti e dei consulenti, incaricati di applicare il CCRL ai lavoratori del CAS sia stata approfondita la natura giuridico-economica del Consorzio e la sua evoluzione dalla costituzione ad oggi e se le risultanze di tali approfondimenti siano poi state portate a conoscenza degli Organi del Governo Regionale oltre che dell’Ufficio Legislativo e Legale nonché del CGA in relazione al suo proprio parere n. 841/2010;
per sapere:

1. se non ritengano opportuno revocare il provvedimento della Giunta di Governo Regionale n. 435 dell’11/11/2010, che sospende l’efficacia del suo precedente provvedimento n. 230 del 23-6-2010 che rendeva esecutiva la delibera CAS del Contratto di Lavoro autostradale 2008-2009 e far procedere quindi alla corresponsione ai lavoratori degli emolumenti loro spettanti;

2. se non ritengano opportuno sollecitare al Commissario straordinario del CAS gli atti propedeutici a recepire il contratto di lavoro, parte economica, 2010-2011;

3. se non ritengano opportuno dichiarare l’inapplicabilità del CCRL ai lavoratori del Consorzio per le Autostrade Siciliane data la peculiarità dell’Ente ed inoltre perché una eventuale applicazione di tale contratto non preceduta dalle imprescindibili modifiche nei modi previsti dalla legge violerebbe diritti di natura costituzionale, oltre che nei fatti inapplicabile atteso che nessuna direttiva è mai stata emanata perché il citato contratto regolamentasse anche il rapporto di lavoro dei dipendenti del CAS;

4. se non ritengano opportuno nel quadro sopra delineato emanare gli atti propedeutici perché al Consorzio per le Autostrade Siciliane sia definitivamente riconosciuta la natura di Ente Pubblico Economico o, in subordine, di Società per Azioni a capitale interamente pubblico ripartito tra Regione Siciliana e Ministero dell’economia;

5. se in merito all’attività svolta dai Dirigenti del CAS, dai Dirigenti della Regione, nonché dai consulenti all’uopo incaricati di applicare il CCRL ai lavoratori del CAS intendano attivare azioni di verifica.

Commenti

  1. Mi sembra di capire da questo gergo buracratico quello cha non si dice:si vuole aumentare lo stipendio dei dipendenti CAS!
    Questi politici non conoscono vergogna in un momento di crisi quando chi ha un lavoro e' veramente fortunato, si chiedono aumenti!!!!!!!
    Se ci sono soldi da spendere si deve fare una manutenzione efficace dell'autostrada Messina Palermo che e' in uno stato pericoloso.

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  2. ...per me si chiede solo di fare chiarezza e di applicare lavoratori del CAS il trattamento economico di cui godono gli autostradali di tutta Italia.

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  3. A risposta del commento del 18 gennaio 2013 16:24,
    Vorrei ricordare che non si vuole assolutamente aumentare gli stipendi dei dipendenti del Cas, ma semplicemente riconosce quanto previsto nelle contrattazioni nazionali in tutti i paesi democratici, se è pur vero che siamo in un momento di crisi, la stessa non può essere strumentalizzata come giustificazione ad eliminare dei diritti, tra i quali gli aumenti stipendiali, previsti nel CCNL di un, o dei lavoratori.
    Pertanto egregio commentatori hai capito male

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