Casteldaccia: la morte di 5 operai lascia sgomenti, ennesimo incidente sul lavoro grave e inaccettabile

Incidente sul lavoro a Casteldaccia: cinque lavoratori perdono la vita e un sesto è in gravi condizioni. La Cisal indice per domani, martedì 7 maggio, uno sciopero generale di 4 ore nel settore privato, a partire dall’inizio del turno di lavoro, "mentre dalle 9 terremo un sit-in di fronte alla Prefettura di Palermo”.   Palermo, 6 maggio 2024 – "L'incidente sul lavoro che a Casteldaccia, in provincia di Palermo, ha portato alla morte di cinque operai e al ferimento di un sesto, ci lascia sgomenti. Esprimiamo cordoglio e vicinanza alle famiglie dei lavoratori coinvolti e chiediamo che si accertino al più presto le cause di questo ennesimo incidente sul lavoro, grave e inaccettabile. La sicurezza sul lavoro è un'emergenza nazionale e come tale va affrontata a ogni livello, coinvolgendo sindacati, imprese e istituzioni". Lo dicono Giuseppe Badagliacca e Daniele Ciulla di Federerenergia Cisal in merito all'incidente sul lavoro avvenuto a Castaldaccia, nel Palermit

MARIO MONTI: C’È CHI PENSA A ‘SALIRE’ E CHI ‘ASSALIRE’ IN POLITICA!

Il senatore Mario Monti ha avuto le forbici in mano per dare una bella sfoltita ai costi della politica. Sarebbe bastato agire seriamente sulle Province anziché ri-legittimarle. Invece propone di ‘girare’ gli incassi dell’IMU ai Comuni, senza considerare che le magagne di portata nazionale ricadono sotto un maggiore controllo mentre a livello periferico l’arbitrio e la gestione sono più incontrollati, in mancanza di 'novità' politiche ed istituzionali

Roma, 19 gennaio 2013 - La sua bella occasione il senatore Mario Monti l’ha avuta. Lasciamo perdere Mussolini ma, certo, le forbici in mano per dare una bella sfoltita ai costi della politica il prof. Monti l’ha avuta e come. Sarebbe bastato agire seriamente sulle Province anziché ri-legittimarle, più di prima. Anziché farle ripartire di nuovo, quando ormai pure gli studenti delle medie ne aspettavano la definitiva chiusura. Era nell’aria, nei fatti. Invece...

Il prof. Monti, invece, dopo la sua ‘salita’ in politica, con gli stessi metodi in uso in Italia, propone di girare gli incassi dell’IMU ai Comuni. Come dire: “Prendete nota, i Comuni c’erano, ci sono e ci saranno, precisi, precisi. Anzi no, più autonomi di prima nell’azione impositiva, come nella gestione economica e normativa”.
Senza tenere conto del fatto che quando le magagne sono di portata nazionale ricadono sotto un maggiore controllo istituzionale, politico, sociale, mediatico e pubblico. Mentre a livello periferico l’arbitrio e la gestione autonoma sono certamente più incontrollati.

Si capisce, un politico che dicesse “chiudiamo i Comuni perché covi di faccendieri, avamposto di voto di scambio, custodi dell’urna controllata, periferia reticolare dei partiti politici corrotti e mangioni”, si attribuirebbe affermazioni gravi e perderebbe (o non attirerebbe) i voti degli interessati, dei faccendieri, etc., a questo modo chiamati in causa.

Ma c’è un nuovo che nasce dalla buona fede illuminata, dall’indignazione sentita e privilegiata, dalla sapienza, dal distacco da certe (e da tante) umane miserie, quello stesso che fa lievitare gli esseri umani e li può portare alla salita in politica; che non consente di percorrere cattive strade già risapute o conosciute, foss’anche per sentito dire. Strade - invece - molto (mal)frequentate da chi non pensa a salire in politica ma… assalire in politica! Categoria quest'ultima alla quale non intendiamo minimamente iscrivere il senatore Mario Monti.

Ma interrogarlo su qualcosa che non ci ha convinti, questo si!

d.m.c.
_____

Commenti