Ponte sullo Stretto: da sì al ponte a no al ponte è un attimo

Da sì al ponte a no al ponte è un attimo: basta che De Luca lo richiami all'ordine e il sindaco di Messina Federico Basile, obbedendo agli ordini di scuderia, rinnega una parte importante del proprio programma elettorale”. Roma, 23 aprile 2024 -  Così gli ingegneri Giacomo Guglielmo e Mauro Fileccia, fondatori insieme al senatore Nino Germanà del Comitato Ponte e Libertà.  " Ma una città come Messina, con un futuro tutto da disegnare, può accettare che il proprio sindaco sia teleguidato per gli interessi elettorali di chi non ha completato il proprio mandato per inseguire il sogno, poi infranto, della presidenza della Regione Siciliana? - incalzano Guglielmo e Fileccia. Altro aspetto sconcertante è quello della “preoccupazione” di Basile per la quantità di acqua necessaria per la costruzione del ponte sullo Stretto. Un aspetto squisitamente tecnico, che però non ha sfiorato Basile se riferito al fabbisogno dei cantieri del passante di Palermo, del raddoppio ferroviario Messina

CERRETI: “LA PAURA DI RICEVUTO LASCERÀ MILIONI DI DEBITI FUORI BILANCIO ED IL SERIO RISCHIO DEFAULT”

Messina 22/02/2013 - L’allarmismo prodotto dall’anomala missiva del Presidente della Provincia Regionale circa le “misure correttive di contenimento della spesa ed indirizzi nella predisposizione del bilancio di previsione 2013”, ove a scavalco della sua stessa Giunta, carente di dignità, e di tutti i partner politici del Consiglio
Provinciale, ha di fatto gettato nel caos gli uffici dell’Ente che si sono ritrovati disimpegnate tutte le somme previste e deliberate dal Consiglio Provinciale nell’ultima manovra approvata del bilancio previsionale 2012.

Tale provvedimento, immediatamente recepito dalla Ragioneria Generale, sta iniziando a delineare un quadro futuro debitorio consistente e realmente preoccupante, come nel caso specifico delle somme previste per le quote annuali per le società partecipate e per gli Enti pubblici, oltre alle cifre previste per le ricapitalizzazioni.
Il Consiglio Provinciale di fatto, su richiesta specifica dell’Amministrazione Ricevuto e dell’Assessore alle partecipate dott. Michele Bisignano, aveva stanziato nell’ultima manovra economica la somma di € 533.000 necessaria al pagamento delle quote associative 2012 delle Società partecipate Innovabic, Nettuno, Sogas e per tutte gli Enti e le strutture Istituzionali collegate, quali UPI e URPS, oltre al necessario previsto per la ricapitalizzazione della società Sogas, in vero impegno preso nel 2011, per circa € 200.000.
La ragioneria generale dell’Ente, conseguentemente alla nota restrittiva di Ricevuto, ha disposto il disimpegno dei € 533.000 previsti e deliberati dal Consiglio, che inevitabilmente si trasformeranno in debiti fuori bilancio, accumulandosi ad una situazione debitoria di Palazzo dei Leoni preoccupante e che metterà chi grazie al cielo verrà dopo il “DISASTRO RICEVUTO” nelle condizioni di dover fare salti mortali per evitare il default economico della Provincia Regionale di Messina.

Situazione analoga ma decisamente più grave, per quanto concerne le spettanze dovute per il pagamento delle parcelle dei 512 legali che in questi anni hanno assistito l’Ente provinciale maturando spettanze per circa € 4.000.000, con una previsionale che ne prevedeva meno della meta € 1.890.000, con le somme anch’esse disimpegnati dalla Ragioneria, che andranno ad accrescere il totale dei debiti fuori bilancio stimati alla stato attuale circa € 14.000.000, anche se, sulla sentenza a favore dell’Asp di Messina per un risarcimento complessivo di € 12.000.000, l’Ente tenterà di resistere in un nuovo giudizio, anche se dagli esiti quasi scontati.
La paura di Ricevuto e la sua incapacità gestionale in un quadro economico incredibilmente deficitario, conseguenza di scelte azzardate ed impegni non mantenuti, rischia di consegnare a chi verrà dopo di lui un Palazzo dei Leoni vuoto e con le sue maestranze ed i suoi lavoratori a rischio per il futuro, senza parlare delle tante società e dei professionisti messi a dura prova dal mancato pagamento di quanto loro dovuto, che forse riusciranno a salvare ditte e studi professionali.

Infine, circa le dichiarazioni trionfalistiche del buon Ricevuto, sui suoi rinnovati rapporti collaborativi con le diverse sigle sindacali a salvaguardia del personale dell’Ente, è giusto e corretto chiarire che non è “nascondendo la polvere sotto le poltrone della Presidenza della Provincia” che si risolvono i problemi dei lavoratori o dandogli momentanei contentini, la sua politica rinvia solo un problema che se non affrontato con “lealtà ed onestà intellettuale” a breve si riproporrà, magari con meno spazi di intervento rispetto a quelli attuali.

Il Consigliere Provinciale
Roberto Cerreti
Capo Gruppo M.L.I.

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