
ROMA, 26/02/2013 - Gli osservatori tedeschi e spagnoli, o chi per loro, sono preoccupati delle sorti dell’Italia e si rendono parte diligente nel fare appello affinchè “chi ha la responsabilità in Italia favorisca al più presto la nascita di un governo stabile, in grado di agire positivamente per il Paese", come dichiarato a Berlino dal ministro degli Esteri Westerwelle.
Per il ministro degli Esteri Westerwelle "chi ha la responsabilità in Italia sa che il Paese ha bisogno di riforme. Quando si parla di crisi in Europa siamo tutti sulla stessa barca", aggiunge. Vorrà dire che pure in Germania i tribunali, per celebrare un processo per faccende di natura privata o di poco conto, impiegano decenni. Vorrà dire che pure in Germania i costi della politica sono iperbolici e ingiustificati, come in Italia?
Il governo Monti, cooptato per una missione ‘tecnica’, avrebbe potuto, ad esempio, abolire le Province e/o agire virtuosamente per il taglio dei costi della politica. Ma così non è stato: il governo Monti ha ripristinato le Province con una sorta di ‘malizia’ suggestiva, riducendone il numero in maniera non determinante.
Ma ecco che il ministro tedesco dell'Economia, Roesler, si lamenta degli elettori italiani che non sono entrati nel suo cuore, nei suoi sogni di ragazzo: "Pensavo a un risultato migliore per i riformisti. Non c'è alternativa alle riforme già avviate". Vale a dire coronare i suoi sogni?
E se l’Italia provasse a fare l’Italia? Se l’Italia decidesse di indossare i propri panni, seppure al momento modesti? Un sindaco siciliano continuava a ripetere e che se ognuno saluta con la berretta di cui dispone ha fatto il proprio dovere (“è levata d’obbligo” diceva, quel sindaco).
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