Ponte sullo Stretto: da sì al ponte a no al ponte è un attimo

Da sì al ponte a no al ponte è un attimo: basta che De Luca lo richiami all'ordine e il sindaco di Messina Federico Basile, obbedendo agli ordini di scuderia, rinnega una parte importante del proprio programma elettorale”. Roma, 23 aprile 2024 -  Così gli ingegneri Giacomo Guglielmo e Mauro Fileccia, fondatori insieme al senatore Nino Germanà del Comitato Ponte e Libertà.  " Ma una città come Messina, con un futuro tutto da disegnare, può accettare che il proprio sindaco sia teleguidato per gli interessi elettorali di chi non ha completato il proprio mandato per inseguire il sogno, poi infranto, della presidenza della Regione Siciliana? - incalzano Guglielmo e Fileccia. Altro aspetto sconcertante è quello della “preoccupazione” di Basile per la quantità di acqua necessaria per la costruzione del ponte sullo Stretto. Un aspetto squisitamente tecnico, che però non ha sfiorato Basile se riferito al fabbisogno dei cantieri del passante di Palermo, del raddoppio ferroviario Messina

FORMAZIONE SICILIA: BLITZ E INDAGINI A CERCHI CONCENTRICI, GDF, CARABINIERI E POLIZIA IN AZIONE

Palermo, 03/03/2013 – La Formazione in Sicilia è ormai sotto la lente di ingrandimento delle agenzie istituzionali interessate a portare alla luce quanto concerne la sua gestione regionale. La Guardia di Finanza ha esteso le sue indagini sull’Assessorato regionale alla Formazione, con un doppio blitz negli uffici di via Ausonia a Palermo.
Assieme ai Carabinieri e agli agenti della Squadra Mobile di Messina, gli uomini della Guardia di Finanza hanno preso in carico documentazioni relative alla gestione del comparto formazione.

Al centro delle attenzioni della GdF vi sono gli avvisi pubblicati dal Dipartimento Formazione per gli assi VI e VII del Po Fse Sicilia 2007-2013 (assistenza tecnica e capacità istituzionale): un'operazione da 62 milioni di euro, sulla quale indagando il procuratore aggiunto di Palermo, Leonardo Agueci.

Un altro aspetto delle indagini portate avanti dalla Polizia di Stato riguarda l’accorpamento di alcune scuole delle province di Messina e Trapani per l'anno 2012-2013. I fatti si riferiscoscono al periOdo in cui era assessore alla Formazione il prof. Mario Centorrino, messinese, già condannato dalla Corte dei Conti per danno erariale. L'ipotesi di reato è l’abuso di ufficio, eventualmente commesso nella fase di accorpamento di scuole, ai fini formali della razionalizzazione prevista dalla stessa normativa ministeriale.

L’abuso di ufficio sarebbe stato commesso chiudendo un occhio, come si suol dire, sul numero effettivo degli studenti iscritti, consentendo e avallando la formazione di classi che altrimenti non sarebbero state legittimate, per mancanza del numero minimo di iscritti richiesto, con quanto ne consegue.


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