Scorie nucleari: anche a Trapani il NO assoluto al deposito nazionale di rifiuti radioattivi

Manifestazione NO deposito scorie. Ciminnisi (M5S): "Auspichiamo presa di posizione di maggioranza e Governo di centrodestra".  La deputata ARS Cinqustelle Cristina Ciminnisi presente, unitamente alla coordinatrice Territoriale del M5S Francesca Trapani, alla manifestazione contro le scorie nucleari avvenuta a Trapani. Trapani, 2 maggio 2024  – "Come abbiamo già fatto a Segesta, anche a Trapani, oggi abbiamo manifestato il nostro NO assoluto al deposito nazionale di rifiuti radioattivi nei nostri territori. Come MoVimento 5 Stelle Sicilia, lavoreremo perché l’ARS approvi la mozione affinché Trapani e Calatafimi non diventino la pattumiera d’Italia. Ci preoccupa il fatto che non abbiamo ancora ascoltato un NO altrettanto deciso da parte della maggioranza di centrodestra, né da parte del Governo Regionale. Al contrario, sembrano giungere da autorevoli rappresentanti del territorio preoccupanti voci di 'disponibilità a valutare' le 'opportunità economiche'.

IL MECENATE ANTONIO PRESTI SINDACO DI MESSINA, PRIMA CITTÀ ‘LEGGERA’ D’ITALIA

La candidatura del mecenate Antonio Presti alla carica di sindaco di Messina è la proposta che il Movimento per l’Indipendenza della Sicilia ha avanzato al fondatore della Fiumara d’Arte. Messina ha oggi bisogno di una nuova ed autentica cultura dell’accoglienza, tanto del turista che del pendolare, scrive in una nota Mimmo Mòllica, coordinatore provinciale del Movimento per l’Indipendenza della Sicilia. “Messina potrebbe essere il primo Comune ‘leggero’ d’Italia. Il primo, vale a dire, - aggiunge Mòllica - con un sindaco ‘eletto’, che non risponde ai partiti politici.“Se il sen. D’Alia non crede alle 'chiacchiere' di Beppe Grillo e al 'meraviglioso modello siciliano' saremo ben lieti di metterlo di fronte al futuro “modello Messina”…

Messina, 08/03/2013 - La candidatura del mecenate Antonio Presti alla carica di sindaco di Messina è la proposta che il Movimento per l’Indipendenza della Sicilia ha avanzato al fondatore della Fiumara d’Arte, considerandolo personaggio ideale per la rinascita di una città bellissima, la cui prima esigenza è di liberarsi delle pretese feudali delle deteriorate nomenclature dell’ultimo mezzo secolo.

“Presti, è il mecenate della bellezza ed è di valorizzare la sua bellezza che Messina ha oggi bisogno, unitamente ad una nuova ed autentica cultura dell’accoglienza, tanto del turista che del pendolare: entrambi cittadini di quella che noi intendiamo sin d’ora immaginare come ‘città dai larghi contorni’, metropoli e villaggio allo stesso tempo, casa del residente e del pendolare”.

E’ quanto scrive in una nota Mimmo Mòllica, coordinatore provinciale del Movimento per l’Indipendenza della Sicilia, sostenuto dal presidente nazionale Salvo Musumeci in tali scelte.

“Noi siamo per il ‘sacro’ valore del lavoro - afferma Mòllica - che difendiamo ad oltranza e ci impegniamo a favorire e promuovere, ma condividiamo solo in parte quanto affermato dal segretario dell’Udc Gianpiero D’Alia in merito alla proposta di destinare ai Comuni e alla Regione il personale delle abolite Province. Il Movimento per l’Indipendenza della Sicilia è - infatti - favorevole all’efficace e concreto taglio dei costi della politica anche attraverso l’abolizione dei consigli comunali nell’attuale forma, ferma restando la rappresentatività di un sindaco ‘eletto’ e le rappresentanze dei partiti, dei movimenti e delle componenti sociali (università, sanità, scuola, sindacati, istituzioni, etc.). Il problema dell’accorpamento o della fusione dei piccoli Comuni, con obbligo di costituirsi in ‘unione di Comuni’ è il tentativo di chi non vuole ‘togliersi il vizio’, come ha fatto Mario Monti re-istituendo le Province con un illusionismo che ha decretato la perdita di fiducia nel suo Governo”.

Messina potrebbe essere il primo Comune ‘leggero’ d’Italia. Il primo, vale a dire, - aggiunge Mimmo Mòllica - con un sindaco ‘eletto’ che non risponde ai partiti politici e non ne costituisce l’avamposto. Allo stesso modo i partiti politici, partendo da Messina, dovrebbero inventarsi un altro modello per sostenere le loro strutture clientelari, che non sia quello della ‘congrua’ rispondenza tra i voti ‘pesati’ e il potere ricambiato con appalti, assunzioni e favori”.

“Se il sen. D’Alia non crede alle 'chiacchiere' di Beppe Grillo e al 'meraviglioso modello siciliano' saremo ben lieti di metterlo di fronte al futuro ‘modello Messina’, aggiunge il presidente del Movimento per l’Indipendenza della Sicilia, Salvatore Musumeci - . Non si sa mai!”

Commenti

  1. Mecenate Antonio Presti ci metta la faccia.
    Ci sono tanti elettori perbene a Messina che hanno bisogno di essere rappresentati da persone esperte, oneste e capaci. Non lasci che i soliti politicanti inetti e corrotti continuino a rovinare Messina.

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