L’appello della comunità scientifica sul Ponte sullo Stretto di Messina. "Non è una storia di sprechi, ma al contrario è una impresa che ha portato all’Italia ed alla comunità scientifica internazionale uno straordinario bagaglio di specifiche conoscenze multidisciplinari che sono state riconosciute e oggi ricercate in tutto il mondo”. E’ il messaggio principale contenuto nell’appello pubblicato sul Corriere della Sera il 27 febbraio scorso, firmato da trentanove professori, ingeneri e tecnici italiani, canadesi, danesi, giapponesi, inglesi e statunitensi....
...................Roma, 27 febbraio 2013 - ”Il ponte sullo Stretto di Messina non è una storia di sprechi, ma al contrario è una impresa che ha portato all’Italia ed alla comunità scientifica internazionale uno straordinario bagaglio di specifiche conoscenze multidisciplinari che sono state riconosciute e oggi ricercate in tutto il mondo”. E’ il messaggio principale contenuto nell’appello pubblicato oggi sul Corriere della Sera firmato da trentanove professori, ingeneri e tecnici italiani, canadesi, danesi, giapponesi, inglesi e statunitensi.
“Siamo consapevoli – prosegue l’appello - che non spetta alla Scienza e all’Ingegneria stabilire se costruire un ponte o meno, ma compete loro difendere un progetto se infondatamente bistrattato con conseguenze che potrebbero determinare la dissipazione di un grande patrimonio ingegneristico, scientifico e socioeconomico ad oggi consolidato in un progetto definitivo”.
Al riguardo sottolineano che lo straordinario lavoro svolto da un grande team internazionale, a guida italiana, al quale hanno partecipato studiosi ed istituzioni scientifiche tra i più autorevoli del mondo, nonché leader mondiali nella progettazione di ponti sospesi e nella realizzazione di grandi opere, oggi rischia di essere definitivamente perso, trascinando con sé tutte le importanti ricadute in termini di sviluppo e coesione territoriale italiani.
Pertanto l’obiettivo dei firmatari è di richiamare l’attenzione sulla realtà dei fatti, “per superare posizioni troppo spesso retoriche e non basate su criteri tecnici e scientifici”.
Sulla base di ciò ribadiscono che: “I più autorevoli ambienti scientifici internazionali hanno riconosciuto che il progetto del Ponte ha saputo conseguire tutti gli obiettivi prefissati, in particolare quelli relativi a sicurezza, efficienza e continuità di servizio, durabilità, e ricadute socio-economiche. Particolare rilievo – riporta l’appello -rivestono gli aspetti relativi a stabilità aerodinamica, percorribilità ferroviaria, risposta sismica, benefici ambientali, riqualificazione di ampie aree urbane fortemente degradate, né si può mancare di sottolineare lo straordinario contributo in termini occupazionali e di sviluppo dei territori interessati. Per la complessa progettazione e realizzazione del Ponte sono state progressivamente ampliate le competenze, adottando soluzioni originali e innovative che hanno consentito uno straordinario progresso delle tecniche di progettazione dei nuovi grandi ponti sospesi nel mondo. Dagli Stati Uniti ad Hong Kong, dalla Corea all’Indonesia e ovunque sono programmati ponti sospesi di grande luce i progetti di ponti si richiamano al ‘Messina type’. La struttura predisposta è costantemente all’attenzione del mondo. Altrettanto significativo è il notevolissimo know how acquisito in termini di gestione di grandi progetti complessi”.
Un altro aspetto altrettanto importante, come ricorda l’appello, riguarda: “Gli studi per il Ponte hanno inoltre reso disponibile per la comunità scientifica un patrimonio altrimenti impensabile di conoscenze sull’area dello Stretto dal punto di vista sismogenetico, meteo-marino, idrogeologico, ambientale, trasportistico.
Da ultimo l’appello sottolinea che: “Il Ponte è pronto ad essere costruito. Il progetto è stato sviluppato in dettaglio, controllato e verificato. Decidere sulla sua realizzazione spetta ora alle Autorità del Governo italiano. Da studiosi esprimiamo l’auspicio che non vadano perdute per l’Italia le preziose conoscenze acquisite che hanno portato al progetto del Ponte il riconoscimento del mondo e della comunità scientifica internazionale.
Tra i protagonisti dell’appello figurano, tra gli altri, l’architetto Daniel Libeskind, che ha progettato l’avveniristico centro direzionale alla base del ponte, il Professor Giulio Ballio già Rettore Politecnico di Milano e autorevole esperto internazionale di costruzioni in acciaio, il professor Fabio Brancaleoni Ordinario di Scienza delle Costruzioni Università “Roma Tre” e primario esperto italiano in ponti sospesi, il Professor Giorgio Diana Direttore della galleria del vento del Politecnico di Milano e uno dei massimi esperti in aerodinamica, il professor Niels J. Gimsing Emerito della Technical University of Denmark riconosciuto tra i massimi progettisti europei di ponti sospesi, il professor Michele Jamiolkowski Emerito di Geotecnica Politecnico di Torino tra i più autorevoli specialisti in campo internazionale di geotecnica, Klaus H. Ostenfeld, Peter Sluszka e Kenneth Serzan massimi esperti di ponti sospesi appartenenti a tre giganti dell’ingegneria mondiale Cowi, Ammann & Whitney e Parsons, Yasutsugu Yamasaki che ha progettato l’attuale ponte sospeso più lungo al mondo, l’Akashi Bridge in Giappone, Roberto Zucchetti del CERTeT-Università Bocconi che coordina l’area Economia dei Trasporti.
L’editore inglese Taylor & Francis, che recentemente ha pubblicato il libro “The Messina Strait Bridge: A Challenge and a Dream” sul lavoro di progettazione del ponte, ha messo a disposizione anche una mail per aderire all’appello (bridge@taylorandfrancis.com).
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Un patrimonio di conoscenze da non perdere è l’appello della comunità scientifica
Il Ponte sullo Stretto di Messina
L’elenco completo dei firmatari è il seguente:
Prof. Ing. Giulio Ballio, Professore emerito di Tecnica delle Costruzioni, già Rettore Politecnico di Milano;
Prof. Ing. Claudio Borri, Direttore del Centro di Ricerca Aerodinamica CRIACIV e Direttore del Dipartimento di ingegneria Civile ed Ambientale - Università di Firenze;
Prof. Ing. Fabio Brancaleoni, Ordinario di Scienza delle Costruzioni Università “Roma Tre”;
Prof. Ing. Stefano Bruni, Ordinario di Meccanica Applicata alle Macchine Politecnico di Milano;
Prof. Ing. Sascia Canale, Ordinario di Strade, Ferrovie, Aeroporti Università di Catania;
Prof. Ing. Raffaele Casciaro, Ordinario di Scienza delle Costruzioni Università della Calabria;
Ing. Giovanna Cassani, Direttore Tecnico Rocksoil Spa;
Prof. Ing. Alberto Castellani, già Ordinario di Costruzioni in zona sismica Politecnico di Milano;
Ing. Luigi Cimolai, Presidente Cimolai Spa
Prof. Ing. Piero D'Asdia, Vicario Rettore e Ordinario di Tecnica delle Costruzioni Università di Pescara;
Prof. Ing. Giorgio Diana, Professore Emerito e Direttore della galleria del vento CIRIVE Politecnico di Milano;
Prof. Ing. Ezio Faccioli, già Professore di Ingegneria Sismica Politecnico di Milano;
Ing. Ian Firth, Director Flint Neill Ltd. – Inghilterra;
Prof. Niels J. Gimsing, Professore emerito Technical University of Denmark; progettista di ponti – Danimarca.
Prof. Ing. Michele Jamiolkowski, Professore emerito di Geotecnica Politecnico di Torino;
Ing. Dyab Khazem, PMC Suspension Bridge Independent Design Check – Parsons Transportation Group – U.S.A.;
Ing. Mario Lampiano, Presidente Eurolink SCpA;
Ing. Allan Larsen, Chief Specialist Aerodinamics and Structural Dynamics COWI A/S – Bridge, Tunnel and Marine Structures – Danimarca;
Rag. Michele Leone, Amministratore Delegato Eurolink SCpA
Arch. Daniel Libeskind, Studio di architettura Libeskind – U.S.A.;
Ing. Peter Lundhus, Managing Director Sund & Bælt Partner A/S – Danimarca;
Prof. Ing. Giuseppe Mancini, Ordinario di Tecnica delle Costruzioni Politecnico di Torino;
Ing. Pietropaolo Marcheselli, Project Manager Eurolink SCpA;
Prof. Ing. Giuseppe Muscolino, Ordinario di Scienza delle Costruzioni Università Messina;
Prof. Ing. Agostino Nuzzolo, Ordinario di Trasporti – Università di Roma “Tor Vergata”;
Ing. Klaus H. Ostenfeld, Esperto di ponti, già CEO COWI A/S – Danimarca;
Ing. Ettore Pagani, Responsabile della progettazione Eurolink SCpA;
Ing. Anton Petersen, Senior Vice President COWI A/S - Bridge, Tunnel and Marine Structures – Danimarca;
Prof. Ing. Alberto Prestininzi, Ordinario di Geologia Applicata Università di di Roma ”La Sapienza”, Direttore del Centro di Ricerca CERI;
Prof. Ing. Giuseppe Ricceri, Professore Emerito di Geotecnica Università Padova;
Ing. Aldo Saulle, Project Manager - Parsons Transportation Group – U.S.A.;
Ing. Christofer Scollard, Chief Project Manager Buckland & Taylor Ltd.– Canada;
Ing. Kenneth Serzan, PMC Suspension Bridge Independent Design Check – Parsons Transportation Group – U.S.A.;
Prof. Ing. Enzo Siviero, Ordinario di Tecnica delle Costruzioni e Progetto dei Ponti – Università “IUAV” di Venezia;
Ing. Peter Sluszka, Vice President Ammann & Whitney – U.S.A.,
Prof. Ing. Giovanni Solari, Ordinario di Ingegneria Civile e Architettura Università di Genova;
Ing. Yasutsugu Yamasaki, Progettista di ponti sospesi Ishikawagima – Harima Heavy Industries – Giappone;
Prof. Ing. Alberto Zasso, Ordinario di Meccanica Applicata alle Macchine Politecnico di Milano;
Dott. Roberto Zucchetti, Coordinatore area Economia dei Trasporti CERTeT-Università Bocconi
"Cicero pro domo sua":la famosa difesa della sua casa che Cicerone declamo nel senato romano mi sembra che si ripeta per il ponte.
RispondiEliminaGli eccellenti studi fatti vanno preservati, ma il ponte non va costruito perche economicamente non si paga, non possiamo permettercelo e ingrasseremmo mafia e camorra.
Il ponte e' progettato(per potersi ripagare) per un traffico di novemila automezzi all'ora e 200 treni giornalieri:confrontateli con i numeri di oggi!!
Se tra 50 anni arriviamo al 20% di quei numeri possiamo riesumare il progetto aggiornarlo e costruirlo se saremo riusciti a eliminare mafia e camorra.