L’Intelligenza Artificiale e il Rafforzamento delle Competenze. Una Nuova Visione per il Lavoro e il Welfare
Si è svolto ieri a Palazzo Wedekind, a Roma, il corso di formazione “Evoluzione,
trend e prospettive del lavoro: dalla ricerca di nuove competenze all’impatto
dell’intelligenza artificiale e dei cambiamenti demografici”, organizzato dalla
Federazione Nazionale Stampa Italiana in collaborazione con ForMedia.
Roma, 25 gennaio 2025 - L’incontro
ha approfondito i temi dell’evoluzione del mercato del lavoro, la trasformazione
della comunicazione istituzionale e l’impatto dell’intelligenza artificiale sulla società
e sul welfare.
Hanno preso parte all’evento: Marinella Perrini, responsabile Media relations INPS,
Romano Benini, esperto per la Presidenza del Consiglio per l’attuazione del Pnrr e
del ministro del Lavoro per le Politiche del Lavoro e la Comunicazione Istituzionale,
Vincenzo Caridi, capo dipartimento per le Politiche del Lavoro, Previdenziali,
Assicurative e per la Salute e la Sicurezza nei Luoghi di Lavoro del Ministero del
Lavoro e delle Politiche Sociali, Massimiliano D’Angelo, direttore centrale
Tecnologia, Informatica e Innovazione INPS, Elena Pasquini, responsabile tecnico-
amministrativa dell’Ufficio Stampa del ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali
e Diego De Felice, direttore Comunicazione INPS. Collegati da remoto anche Natale
Forlani, presidente Inapp e Massimo Temussi, Direzione Generale delle Politiche
attive del lavoro. Ha moderato l’incontro Tommaso Polidoro, consigliere nazionale
della Federazione Nazionale Stampa Italiana (FNSI).
Marinella Perrini ha sottolineato: «questo corso rappresenta un’opportunità unica
per analizzare i cambiamenti temporali, i trend di lungo periodo e gli strumenti
previsti per il 2025. Inoltre, consente di rafforzare il dialogo tra istituzioni come il
Ministero del Lavoro e l’INPS, con l'obiettivo comune di costruire consapevolezza
pubblica. L’esperienza del SIISL, con oltre 5.700 menzioni su radio e TV e circa 5.000
articoli di stampa in un anno, dimostra l’importanza della comunicazione
interistituzionale, che tuttavia può fare di più integrando un dialogo costruttivo con
gli operatori dell’informazione».
Per Vincenzo Caridi: «l’intelligenza artificiale è una vera rivoluzione industriale. Non
possiamo parlare del futuro del lavoro senza considerare il suo impatto. Stiamo
lavorando per dotare il mercato di strumenti come l’Osservatorio sull’Intelligenza
Artificiale e il Fascicolo Sociale Lavorativo, che permetteranno di ottimizzare
l’incrocio di domanda e offerta, rafforzare percorsi formativi e valorizzare il capitale
umano lungo l’intera carriera professionale».
Il prof. Romano Benini ha aggiunto che «la domanda di competenze nel mercato del
lavoro italiano è in forte crescita, in particolare per i giovani. Circa il 27% delle
richieste riguarda laureati e il 30% profili post-diploma ITS Academy. Tuttavia, serve
un ulteriore rafforzamento delle competenze, poiché la produttività e la
competitività delle imprese dipendono dalla qualità delle risorse umane disponibili.
È necessario sostenere non solo la quantità, ma anche la qualità del lavoro».
Massimiliano D’Angelo ha spiegato che: «l’intelligenza artificiale non è solo
innovazione tecnologica, ma uno strumento fondamentale per migliorare la qualità
dei servizi, liberare risorse umane da attività ripetitive e indirizzarle verso operazioni
ad alto valore aggiunto. Attraverso sistemi standardizzati e piattaforme come il
SIISL, possiamo migliorare il matching tra domanda e offerta e supportare percorsi
di reskilling per i lavoratori».
Elena Pasquini ha ribadito l’importanza della comunicazione istituzionale: «in un
contesto complesso come quello attuale, la comunicazione deve semplificare senza
perdere profondità.
Messaggi chiari e integrati, attraverso canali analogici e digitali,
sono fondamentali per ridurre la distanza tra cittadini e istituzioni, promuovendo un
dialogo bidirezionale».
A Diego De Felice sono state affidate le conclusioni: «gli scenari economici e sociali
stanno trasformando il ruolo dello Stato e quindi della Pubblica Amministrazione.
Questo cambiamento richiede anche una comunicazione istituzionale più proattiva,
capace di ascoltare e rispondere alle esigenze dei cittadini, garantendo chiarezza e
coesione sociale».
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