
PALERMO, 9 MAR 2013 - “Per la prima volta dopo 65 anni, Placido Rizzotto potrà essere degnamente commemorato davanti alla sua sepoltura, nel cimitero di Corleone. Lui che lottava per i diritti dei contadini, contro la mafia e il latifondo, che organizzò la rivolta per l’occupazione delle terre in mano ai mafiosi.
Quegli stessi mafiosi che, per il suo impegno, lo rapirono e lo uccisero, il 10 marzo del 1948, senza mai pagare. Ma oggi, dopo anni di appelli da parte della famiglia, possiamo almeno rendere omaggio al politico, al sindacalista e all’uomo Placido Rizzotto, nel cimitero dove può finalmente riposare”.
Sonia Alfano (Presidente della Commissione Antimafia Europea e dell’Associazione Nazionale Familiari vittime di mafia) ricorda il sindacalista Placido Rizzotto, a 65 anni dalla sua scomparsa.
“Soltanto meno di un anno fa - sottolinea Sonia Alfano - abbiamo potuto porgere a Rizzotto l’estremo saluto, durante i funerali di Stato. Troppi anni per ritrovare il suo corpo. Ora speriamo di potergli restituire anche la giustizia che merita”.
“Il riuso sociale e produttivo dei terreni confiscati alla mafia da parte delle cooperative di Corleone è il modo migliore per ricordare Placido Rizzotto”. Lo dice il senatore Giuseppe Lumia, componente della Commissione antimafia, che oggi ha partecipato a Corleone al Seminario “Germogli di speranza”, organizzato in occasione dell’anniversario della morte del sindacalista ucciso dalla mafia il 10 marzo del 1948.
“Placido Rizzotto – aggiunge – ha avuto il coraggio di sfidare un sistema feudale gestito dai padroni e da Cosa nostra, che negava i diritti ai contadini e annientava la loro dignità umana, organizzando e guidando l’occupazione delle terre incolte. Oggi quelle terre tolte alla mafia dallo Stato e affidate alle cooperative antimafia danno lavoro a decine di giovani e rappresentano il simbolo della legalità che si fa sviluppo”.
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