Ponte sullo Stretto: da sì al ponte a no al ponte è un attimo

Da sì al ponte a no al ponte è un attimo: basta che De Luca lo richiami all'ordine e il sindaco di Messina Federico Basile, obbedendo agli ordini di scuderia, rinnega una parte importante del proprio programma elettorale”. Roma, 23 aprile 2024 -  Così gli ingegneri Giacomo Guglielmo e Mauro Fileccia, fondatori insieme al senatore Nino Germanà del Comitato Ponte e Libertà.  " Ma una città come Messina, con un futuro tutto da disegnare, può accettare che il proprio sindaco sia teleguidato per gli interessi elettorali di chi non ha completato il proprio mandato per inseguire il sogno, poi infranto, della presidenza della Regione Siciliana? - incalzano Guglielmo e Fileccia. Altro aspetto sconcertante è quello della “preoccupazione” di Basile per la quantità di acqua necessaria per la costruzione del ponte sullo Stretto. Un aspetto squisitamente tecnico, che però non ha sfiorato Basile se riferito al fabbisogno dei cantieri del passante di Palermo, del raddoppio ferroviario Messina

SERVIZIO EMERGENZA 118, 12 MILIONI DA PAGARE DI TASCA, CIMINO, CASCIO E SCOMA AMAREGGIATI

Palermo, 01/03/2013 - La sezione d'appello della Corte dei conti per la Sicilia ha condannato al pagamento di quasi 12 milioni e mezzo di euro i componenti della ex giunta regionale guidata da Toto' Cuffaro. La vicenda riguarda il servizio di emergenza 118, all'epoca gestito dalla Sise.
In prossimita' delle elezioni regionali del 2006 fu consentita l'assunzione diretta di quasi tremila persone "senza alcuna preventiva verifica di utilita' - scrivono i giudici - ed economicità".

"Apprendiamo con stupore - hanno affermato congiuntamente Francesco Cascio, Michele Cimino e Francesco Scoma che all'epoca dei fatti erano rispettivamente assessori regionali al Territorio, alla Cooperazione e al Lavoro - che la Sezione Giurisdizionale di Appello della Corte dei Conti della Regione Siciliana ravvisi il danno erariale ed emetta a nostro carico una sentenza di segno opposto a quella di primo grado che, invece, aveva a suo tempo escluso qualsiasi responsabilità per colpa, in capo ai componenti della giunta regionale di allora, tra cui i sottoscritti Cascio, Cimino e Scoma, all'epoca rispettivamente assessori al Territorio, alla Cooperazione e al Lavoro, e in quanto tali non investiti di alcuna diretta e specifica competenza in materia.

Noi - precisano Cascio, Cimino e Scoma - in seno alle deliberazioni di quella Giunta, relative al procedimento di affidamento del servizio 118, abbiamo solo preso atto di una proposta dell'allora assessore alla Sanità, Pistorio, peraltro, confermato da tutti gli assessori che si sono succeduti, quindi, non abbiamo avuto nulla a che fare con un coinvolgimento diretto nella questione.

Lascia, inoltre, amareggiati che dopo essere stati assolti in primo grado con una sentenza della Corte dei Conti che respinge la fondatezza della questione, oggi in secondo grado, non si tenga neppure conto della relazione istruttoria del dr. Messina, dirigente del servizio ispettivo della Finanza Pubblica dello Stato, il quale chiamato come perito di parte della Procura in primo grado, con riferimento alla situazione riscontrata anche nella nostra regione, deponeva a favore dell'aumento di questo personale, dichiarando egli 'per garantire la presenza nell'arco delle 24 ore di un autista e di un soccorritore è necessaria la disponibilità di 5/6 autisti soccorritori e di 5/6 autisti per un numero complessivamente pari a 10/12 addetti.

"Ci chiediamo - concludono Cascio, Cimino e Scoma - come sia possibile passare da un'assoluzione in primo grado ad una condanna in secondo, senza che si consideri minimamente che non solo non eravamo assessori al ramo all'epoca, ma peggio ancora come la Procura non tenga conto neppure delle risultanze dei propri periti di parte".



Commenti

  1. Poverini non sono mai responsabili!!
    Sono buoni solo a prendersi i soldi per l'incarico "irresponsabile" che assumono.
    Si meravigliano che il secondo verdetto e' opposto al primo solo quando gli e' contrario:pero' sono garantisti, bisogna avere tutti i gradi di giudizio.
    Ci vorrebbe a questo punto che si chiarisse la posizione dei giudici per farsi un'idea di come funziona la giustizia e se necessario intervenire.

    RispondiElimina

Posta un commento

NEBRODI E DINTORNI © Le cose e i fatti visti dai Nebrodi, oltre i Nebrodi. Blog, testata giornalistica registrata al tribunale il 12/3/1992.
La redazione si riserva il diritto di rivedere o bloccare completamente i commenti sul blog. I commenti pubblicati non riflettono le opinioni della testata ma solo le opinioni di chi ha scritto il commento.