Ministro Lollobrigida: Corretta la gaffe "Per fortuna la siccità al Sud, e in particolare la Sicilia"

Gaffe di Lollobrigida al Question time: "Per fortuna la siccità al Sud  e in particolare la Sicilia e per fortuna molto meno le zone dalle quali lei proviene...", cioè il Piemonte.  ". Corretto lo stenografico del Senato, ma poi  ripristinata la frase esatta riportata dal video 11/05/2024 -  Il ministro  dell'Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Lollobrigida,  rispondendo all'interrogazione del senatore della Lega Giorgio Maria Bergesio,  durante il question time,  su crisi climatica e produzione vitivinicola del Piemonte, aveva detto: "Per fortuna quest'anno la siccità colpisce molto di più le regioni del Sud e in particolare la Sicilia e per fortuna molto meno le zone dalle quali lei proviene...", cioè il Piemonte.  In presenza di una "gaffe evidente" il resocontista è corso ai ripari,  e nel resoconto stenografico, quel "per fortuna" diventa però "purtroppo". Stante la frase del ministro Lollobrig

SERVIZIO EMERGENZA 118, 12 MILIONI DA PAGARE DI TASCA, CIMINO, CASCIO E SCOMA AMAREGGIATI

Palermo, 01/03/2013 - La sezione d'appello della Corte dei conti per la Sicilia ha condannato al pagamento di quasi 12 milioni e mezzo di euro i componenti della ex giunta regionale guidata da Toto' Cuffaro. La vicenda riguarda il servizio di emergenza 118, all'epoca gestito dalla Sise.
In prossimita' delle elezioni regionali del 2006 fu consentita l'assunzione diretta di quasi tremila persone "senza alcuna preventiva verifica di utilita' - scrivono i giudici - ed economicità".

"Apprendiamo con stupore - hanno affermato congiuntamente Francesco Cascio, Michele Cimino e Francesco Scoma che all'epoca dei fatti erano rispettivamente assessori regionali al Territorio, alla Cooperazione e al Lavoro - che la Sezione Giurisdizionale di Appello della Corte dei Conti della Regione Siciliana ravvisi il danno erariale ed emetta a nostro carico una sentenza di segno opposto a quella di primo grado che, invece, aveva a suo tempo escluso qualsiasi responsabilità per colpa, in capo ai componenti della giunta regionale di allora, tra cui i sottoscritti Cascio, Cimino e Scoma, all'epoca rispettivamente assessori al Territorio, alla Cooperazione e al Lavoro, e in quanto tali non investiti di alcuna diretta e specifica competenza in materia.

Noi - precisano Cascio, Cimino e Scoma - in seno alle deliberazioni di quella Giunta, relative al procedimento di affidamento del servizio 118, abbiamo solo preso atto di una proposta dell'allora assessore alla Sanità, Pistorio, peraltro, confermato da tutti gli assessori che si sono succeduti, quindi, non abbiamo avuto nulla a che fare con un coinvolgimento diretto nella questione.

Lascia, inoltre, amareggiati che dopo essere stati assolti in primo grado con una sentenza della Corte dei Conti che respinge la fondatezza della questione, oggi in secondo grado, non si tenga neppure conto della relazione istruttoria del dr. Messina, dirigente del servizio ispettivo della Finanza Pubblica dello Stato, il quale chiamato come perito di parte della Procura in primo grado, con riferimento alla situazione riscontrata anche nella nostra regione, deponeva a favore dell'aumento di questo personale, dichiarando egli 'per garantire la presenza nell'arco delle 24 ore di un autista e di un soccorritore è necessaria la disponibilità di 5/6 autisti soccorritori e di 5/6 autisti per un numero complessivamente pari a 10/12 addetti.

"Ci chiediamo - concludono Cascio, Cimino e Scoma - come sia possibile passare da un'assoluzione in primo grado ad una condanna in secondo, senza che si consideri minimamente che non solo non eravamo assessori al ramo all'epoca, ma peggio ancora come la Procura non tenga conto neppure delle risultanze dei propri periti di parte".



Commenti

  1. Poverini non sono mai responsabili!!
    Sono buoni solo a prendersi i soldi per l'incarico "irresponsabile" che assumono.
    Si meravigliano che il secondo verdetto e' opposto al primo solo quando gli e' contrario:pero' sono garantisti, bisogna avere tutti i gradi di giudizio.
    Ci vorrebbe a questo punto che si chiarisse la posizione dei giudici per farsi un'idea di come funziona la giustizia e se necessario intervenire.

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