Ponte sullo Stretto: da sì al ponte a no al ponte è un attimo

Da sì al ponte a no al ponte è un attimo: basta che De Luca lo richiami all'ordine e il sindaco di Messina Federico Basile, obbedendo agli ordini di scuderia, rinnega una parte importante del proprio programma elettorale”. Roma, 23 aprile 2024 -  Così gli ingegneri Giacomo Guglielmo e Mauro Fileccia, fondatori insieme al senatore Nino Germanà del Comitato Ponte e Libertà.  " Ma una città come Messina, con un futuro tutto da disegnare, può accettare che il proprio sindaco sia teleguidato per gli interessi elettorali di chi non ha completato il proprio mandato per inseguire il sogno, poi infranto, della presidenza della Regione Siciliana? - incalzano Guglielmo e Fileccia. Altro aspetto sconcertante è quello della “preoccupazione” di Basile per la quantità di acqua necessaria per la costruzione del ponte sullo Stretto. Un aspetto squisitamente tecnico, che però non ha sfiorato Basile se riferito al fabbisogno dei cantieri del passante di Palermo, del raddoppio ferroviario Messina

TONINO GENOVESE: “LA CAMERA DI COMMERCIO NON HA BISOGNO DI COMMISSARI STRAORDINARI"

Messina, 22 marzo 2013 – “La Camera Di Commercio di Messina non ha bisogno di Commissari straordinari ma di rinnovare democraticamente i propri Organi Istituzionali”. Ad affermarlo è il segretario generale della Cisl di Messina, Tonino Genovese, secondo il quale “si rende casomai necessario un commissario
‘ad acta’ per esitare velocemente pochi, ma indispensabili, provvedimenti urgenti e non differibili come il bilancio consuntivo 2012 e il ciclo della performance 2013/2015”.
Secondo Genovese vanno velocemente recuperati gli ingiustificati ritardi della Regione Sicilia (Assessorato attività produttive e Presidenza) che ancora dopo quasi dieci mesi (dal 29 maggio 2012) non hanno ancora provveduto a definire le rispettive competenze per dare attuazione al rinnovo democratico degli Organi Istituzionali camerali.

“Infatti – continua il segretario generale della Cisl Messina - è opportuno precisare che gli organi camerali e gli uffici messinesi hanno definito, nei tempi previsti dalla normativa, tutti gli adempimenti di propria competenza trasmettendo gli atti relativi alla Regione (Assessorato e Presidenza) che avevano l'obbligo previsto dalla legge di esitare entro un mese le richieste di designazione alle organizzazioni rappresentative del territorio dei propri rappresentanti per la ricostuzione entro il mese successivo del nuovo Consiglio Camerale che successivamente avrebbe dovuto eleggere a scrutinio segreto il Presidente e la Giunta”.


Genovese sottolinea come non siano bastati dieci mesi per dirimere la controversia tra Assessorato e Presidenza sulle rispettive competenze procedurali e, adesso, “si profila il pateracchio della possibile nomina di un commissario straordinario prendendo ancora tempo e rinviando la decisione sulle competenze di pertinenza della Giunta di governo regionale, come chiarito dall'ufficio legislativo e legale”.

“Se in altri Enti camerali come Catania, Enna e Ragusa – aggiunge - vi sono state inosservanze delle procedure da parte degli Enti stessi e quindi la necessità di provvedere ai commissariamenti, nel caso della Camera di Commercio di Messina non ricorrono assolutamente tali condizioni e, pertanto, la Regione ha l’obbligo etico, politico e democratico del rispetto delle procedure ordinarie, dando corso al rinnovo degli organi istituzioni camerali senza alcun indugio. Se già molte istituzioni territoriali messinesi sono state delegittimate dall'onta del commissariamento perpetuo non ci sono motivazioni accettabili e plausibili perché la stessa sorte debba subire anche la Camera di Messina che ha tutte le carte in regola, al contrario dell'ente Regione dormiente da quasi dieci mesi nonostante i ripetuti solleciti”.--

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