“Allertati”
anche il Prefetto e l’Anas (oltre alla Regione, alla Protezione Civile e
alla Soprintendenza) sulle incertezze progettuali e organizzative dei
cantieri per il raddoppio ferroviario Cefalù-Castelbuono
Cefalù (Pa), 20/04/2013 - I prolungati silenzi sulle gravi problematiche
che potrebbero sorgere da una non ottimale progettazione esecutiva e
forse poco adeguata organizzazione dei cantieri di realizzazione dei
lavori del 2° lotto del raddoppio ferroviario Cefalù Ogliastrillo –
Castelbuono (Km 12,300, € 530 mln), hanno indotto il “Comitato cittadino
Cefalù – Quale ferrovia” a rivolgersi anche al Prefetto di Palermo e
all’Anas. Risale infatti allo scorso 12 dicembre la prima delle note
inviate al sindaco di Cefalù, a Rete Ferroviaria Italiana, a Italferr
(che ha progettato il segmento infrastrutturale) e alla Toto Costruzioni
che si è aggiudicata l’appalto per la esecuzione dei lavori. A questa
sono seguite anche ulteriori segnalazioni al Presidente e agli Assessori
regionali alle Infrastrutture e al Territorio Ambiente, alla
Soprintendenza ai Beni Culturali e Ambientali, al Direttore regionale
della Protezione Civile e al Consiglio comunale.
Un “campanello d’allarme” suonato allo scopo di contenere – nel corso
della esecuzione dei lavori - l’inquinamento atmosferico e acustico,
evitare l’eccessivo e insostenibile appesantimento del caotico traffico
automobilistico nella stagione turistica che paralizza con frequenti
imbottigliamenti la SS 113 Palermo-Messina lungo i 4 Km circa compresi
tra lo svincolo autostradale e il bivio per Gibilmanna. Un tratto
stradale in parte urbano con svariate diramazioni su arterie
provinciali, comunali e private che si intrecciano anche con il
tracciato ferroviario, dove si contano ben 5 passaggi a livello.
Nella recente segnalazione del Comitato cittadino a S. E. il Prefetto di
Palermo e all’Anas , si precisa - tra l’altro - che tale iniziativa ha
anche lo “scopo di scongiurare il possibile riproporsi – magari in
maniera più ampia e più grave – delle note vicissitudini che travagliano
la “Cefalù 20”. Impresa questa impegnata nella realizzazione del lotto
n. 1 (Fiumetorto – Cefalù Ogliastrillo) della tratta ferroviaria
Fiumetorto-Cefalù-Castelbuono, i cui lavori, da circa 2 anni, sono
sostanzialmente fermi con opere incompiute, operai in cassa integrazione
e poi licenziati, realizzazioni di forte impatto ambientale forse in
parte da demolire, con ritardi nella definizione delle opere, disagi e
presumibili sprechi di denaro pubblico”. Anche il sindaco di Cefalù, dr.
Rosario Lapunzina, ha recentemente condiviso tali “criticità” nella
progettazione definitiva, chiedendo un incontro urgente con Rfi,
Italferr, ed “FS Sistemi urbani”.
Cefalù, 20/04/ 2013. Il presidente e portavoce
(Vincenzo Cesare)
Queste infrastrutture sono importanti!dovrebbero essere montorate da un gruppo di 3-5 esperti che periodicamente contrallano l'avanzamento lavori e riportano direttamente al presidente della regione ed agli assessori competenti.
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