Ponte sullo Stretto: da sì al ponte a no al ponte è un attimo

Da sì al ponte a no al ponte è un attimo: basta che De Luca lo richiami all'ordine e il sindaco di Messina Federico Basile, obbedendo agli ordini di scuderia, rinnega una parte importante del proprio programma elettorale”. Roma, 23 aprile 2024 -  Così gli ingegneri Giacomo Guglielmo e Mauro Fileccia, fondatori insieme al senatore Nino Germanà del Comitato Ponte e Libertà.  " Ma una città come Messina, con un futuro tutto da disegnare, può accettare che il proprio sindaco sia teleguidato per gli interessi elettorali di chi non ha completato il proprio mandato per inseguire il sogno, poi infranto, della presidenza della Regione Siciliana? - incalzano Guglielmo e Fileccia. Altro aspetto sconcertante è quello della “preoccupazione” di Basile per la quantità di acqua necessaria per la costruzione del ponte sullo Stretto. Un aspetto squisitamente tecnico, che però non ha sfiorato Basile se riferito al fabbisogno dei cantieri del passante di Palermo, del raddoppio ferroviario Messina

DE MAIO (LA DESTRA), CASO MARÒ: “DETENUTI ILLEGALMENTE, L’ESAME BALISTICO CHIARISCE CHE NON SONO STATI LORO”

Roma, 27/04/2013 - Dalla perizia balistica emerge che il calibro del proiettile sparato non è 5,56 come quello in dotazione ai nostri marò ma 7,62 e l’India fa ciò che vuole. In questa vicende, siamo stati spettatori inorriditi dalle azioni scellerate di chi aveva responsabilità di governo e comando ed è ancora al suo posto in quanto difeso nelle sedi Parlamentari proprio da chi afferma di voler tutelare il Comparto Sicurezza e Difesa Italiano e proviene da AN.

Lo dichiara Salvatore De Maio de La Destra – che continua – In questa vergognosa vicenda, sospettiamo fortemente che chi ha avuto responsabilità politico militari, ha commesso dei reati a vario titolo e di vario genere, mai si era visto che un paese invadesse il territorio sovrano di una nave Italiana dopo averla circondata e condotta sotto la minaccia delle armi da acque internazionali all’interno del proprio porto. Mai si era visto che Politici e vertici Militari consegnassero spontaneamente due Militari Italiani in missione nelle mani di un paese straniero dove vige la pena di morte, violando convenzioni internazionali.

Mai si era visto commettere la gravissima violazione di non rispettare l’immunità diplomatica del nostro Ambasciatore prevista dall’art. 29 della Convenzione di Vienna. Mai si erano visti incaricati di Istituzioni assistere a tutto ciò supinamente. ancora una volta - conclude - esortiamo il prossimo Governo e il Parlamento tutto, ha intraprende azioni risolutive e urgenti che servano per il rientro dei nostri Fucilieri di Marina e promuova l’avvio di tutte le procedure giuridiche atte al raggiungimento di tale obiettivo, si istituisca una commissione Parlamentare di Inchiesta. Ribadiamo la nostra vicinanza ai nostri Fucilieri e alle loro famiglie.

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