Ponte sullo Stretto: da sì al ponte a no al ponte è un attimo

Da sì al ponte a no al ponte è un attimo: basta che De Luca lo richiami all'ordine e il sindaco di Messina Federico Basile, obbedendo agli ordini di scuderia, rinnega una parte importante del proprio programma elettorale”. Roma, 23 aprile 2024 -  Così gli ingegneri Giacomo Guglielmo e Mauro Fileccia, fondatori insieme al senatore Nino Germanà del Comitato Ponte e Libertà.  " Ma una città come Messina, con un futuro tutto da disegnare, può accettare che il proprio sindaco sia teleguidato per gli interessi elettorali di chi non ha completato il proprio mandato per inseguire il sogno, poi infranto, della presidenza della Regione Siciliana? - incalzano Guglielmo e Fileccia. Altro aspetto sconcertante è quello della “preoccupazione” di Basile per la quantità di acqua necessaria per la costruzione del ponte sullo Stretto. Un aspetto squisitamente tecnico, che però non ha sfiorato Basile se riferito al fabbisogno dei cantieri del passante di Palermo, del raddoppio ferroviario Messina

“FORZA NUOVA” A SOSTEGNO DEI PICCOLI COMMERCIANTI AD ACIREALE

"Se la Confcommercio suggerisce al Comune di Acireale la Cina come partner per un possibile sviluppo economico turistico, Forza Nuova sottolinea come questo paese sia uno spietato concorrente..."
Acireale (Ct), 27/04/2013 - I militanti acesi del movimento politico “Forza Nuova” vista la sempre più pesante crisi economica e il numero sempre in calo dei consumi che le famiglie possono sostenere,
e viste, inoltre, la nascita di sempre più centri commerciali nonché di negozi o veri e propri magazzini commerciali di articoli di produzione estera cinese, hanno deciso di svolgere un’azione a sostegno di quella classe economica dei PICCOLI COMMERCIANTI esponendo degli striscioni nella zona di Acireale che più vanta la presenza di grossi magazzini o negozi di articoli cinesi , viale Cristoforo Colombo, e dei volantini nelle zone centrali della città ove sono presenti il maggior numero di piccoli attività commerciali.

Sono, infatti, sempre di più i negozi che si vedono costretti ad abbassare la propria saracinesca poiché non riescono più a sostenere le spese fiscali o quelle più generali di mantenimento dei locali dell’attività commerciali e del suo personale, dato che questi vedono sempre più ridursi il numero dei propri clienti, in maggior parte, ma non solo, a causa della sempre meno disponibilità di liquidità all’interno delle famiglie, ma anche a causa della funzione economica svolta dalla presenza di centri commerciali, veri e propri catalizzatori al loro interno di un grande numero di clientela, nonché dalla presenza, da qualche anno a questa parte, di numerosi negozi di articoli cinesi, più o meno grandi, che con la loro sleale concorrenza in termini di costi dei singoli prodotti, mettono sempre più in difficoltà i piccoli commercianti acesi.
Se la Confcommercio suggerisce al Comune di Acireale la Cina come partner per un possibile sviluppo economico turistico, non solo della città ma anche della nazione, Forza Nuova Acireale vuole sottolineare come questo paese sia, anzitutto, uno spietato concorrente delle nostre aziende nazionali ma anche, nel caso specifico trattato della città di Acireale, uno spietato concorrente dei tanti commercianti alle prese con l’avanzata dei sempre più negozi dalle lanterne rosse, e chiediamo al Comune, altresì, di occuparsi della Cina anzitutto in questo senso, prendendo provvedimenti contro la nascita di nuovi negozi cinesi.
Siamo consapevoli che dietro ogni saracinesca abbassata per sempre vi è una o più famiglie che restano senza reddito e del fatto che il tutto è sicuramente dovuto anche all’attuale crisi economica in atto nel nostro paese, ma vogliamo, tuttavia, invitare i cittadini acesi e non a manifestare, non solo un atto di solidarietà nei confronti dei piccoli commercianti in questione, ma anche una vera e propria inversione di tendenza dei consumi, scegliendo per i propri acquisti i piccoli commercianti, nonché a preferire i prodotti “Made in Italy” e a Km 0.

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