Ponte sullo Stretto: da sì al ponte a no al ponte è un attimo

Da sì al ponte a no al ponte è un attimo: basta che De Luca lo richiami all'ordine e il sindaco di Messina Federico Basile, obbedendo agli ordini di scuderia, rinnega una parte importante del proprio programma elettorale”. Roma, 23 aprile 2024 -  Così gli ingegneri Giacomo Guglielmo e Mauro Fileccia, fondatori insieme al senatore Nino Germanà del Comitato Ponte e Libertà.  " Ma una città come Messina, con un futuro tutto da disegnare, può accettare che il proprio sindaco sia teleguidato per gli interessi elettorali di chi non ha completato il proprio mandato per inseguire il sogno, poi infranto, della presidenza della Regione Siciliana? - incalzano Guglielmo e Fileccia. Altro aspetto sconcertante è quello della “preoccupazione” di Basile per la quantità di acqua necessaria per la costruzione del ponte sullo Stretto. Un aspetto squisitamente tecnico, che però non ha sfiorato Basile se riferito al fabbisogno dei cantieri del passante di Palermo, del raddoppio ferroviario Messina

GIANGRANDE, E’ SICILIANO DI MONREALE IL CARABINIERE FERITO NELL’ATTENTATO DI PALAZZO CHIGI

Palermo, 28/04/2013 - Giuseppe Giangrande, 49 anni, nato a Monreale in provincia di Palermo, è lo sfortunato brigadiere dei Carabinieri rimasto gravemente ferito nell’attentato di questa mattina, fuori da Palazzo Chigi a Roma, dove Luigi Preiti ha fatto fuoco all’impazzata con una pistola detenuta illegalmente.
Giuseppe Giangrande, nato a Monreale ma residente a Prato, è il più grave dei due Carabinieri presi di mira e feriti da Preiti, l’attentatore di origini calabresi che ha dichiarato di avere voluto prendere di mira i politici per disperazione. Giangrande, era rimasto vedovo solo due mesi addietro, quando il destino aveva già duramente messo alla prova la sua famiglia e la stessa esistenza della figlia 23enne, Martina, che lavora per una società di catering di Prato, la "Baloon Bar". Una grave malattia aveva strappato alla famiglia la moglie di Giuseppe Giangrande, proprio nel nese di gennaio di quest’anno. 

Il brigadiere Giuseppe Giangrande dal 2009 è in servizio al Sesto battaglione carabinieri Toscana, che ha sede a Firenze, caserma Baldissera, sul Lungarno Pecori Giraldi. In precedenza Giangrande era stato in servizio a Prato. Il contingente toscano del quale fa parte il brigadiere Giangrande si era portato a Roma un paio di giorni addietro, a disposizione del Comando generale. Il contingente antisommossa di cui fa parte Giangrande è stato impegnato in altre grandi emergenze: da Lampedusa alla Tav.

Giangrande è stato attinto due volte alla gola dai colpi di Luigi Preiti ha riportato la lesione della colonna vertebrale cervicale e rischia di rimanere paralizzato. La dott. Allocca, dello staff medico del Policlinico Umberto I, dove il brigadiere Giangrande è stato operato, si è riservata la prognosi per almeno 72 ore, dopodiché sarà possibile valutare gli esiti dell’intervento di neurochirurgia, durato un paio d'ore. La dott. Amalia Allocca, direttore sanitario del Policlinico Umberto I di Roma ha detto: "È presto per dire quali potranno essere le conseguenze. Sarebbe azzardato e dobbiamo aspettare. Entro le 19 ci sarà altro comunicato".

L'altro carabiniere rimasto ferito alle gambe si chiama Francesco Negri, originario di Torre Annunziata in provincia di Napoli, anche lui è in servizio nel Sesto battaglione carabinieri Toscana dal 2009.Non è grave.

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