Ponte sullo Stretto: da sì al ponte a no al ponte è un attimo

Da sì al ponte a no al ponte è un attimo: basta che De Luca lo richiami all'ordine e il sindaco di Messina Federico Basile, obbedendo agli ordini di scuderia, rinnega una parte importante del proprio programma elettorale”. Roma, 23 aprile 2024 -  Così gli ingegneri Giacomo Guglielmo e Mauro Fileccia, fondatori insieme al senatore Nino Germanà del Comitato Ponte e Libertà.  " Ma una città come Messina, con un futuro tutto da disegnare, può accettare che il proprio sindaco sia teleguidato per gli interessi elettorali di chi non ha completato il proprio mandato per inseguire il sogno, poi infranto, della presidenza della Regione Siciliana? - incalzano Guglielmo e Fileccia. Altro aspetto sconcertante è quello della “preoccupazione” di Basile per la quantità di acqua necessaria per la costruzione del ponte sullo Stretto. Un aspetto squisitamente tecnico, che però non ha sfiorato Basile se riferito al fabbisogno dei cantieri del passante di Palermo, del raddoppio ferroviario Messina

GIOIOSA MAREA: LA FILCAMS CGIL LANCIA L’ALLARME OCCUPAZIONE PER I LAVORATORI DEL VILLAGGIO di CAPO CALAVÀ

Rifiutata una prima richiesta di incontro, la Filcams chiede al Prefetto di intervenire
Messina, 26 apr 2013 – Sono oltre un centinaio i lavoratori stagionali del noto villaggio vacanze Capo Calavà di Gioiosa Marea che rischiano di perdere il posto di lavoro dopo il passaggio di gestione al gruppo nazionale Orovacanze che gestisce già una ventina di altre strutture tra mare e montagna nel resto del Paese.
A lanciare l’allarme è la Filcams Cgil di Messina attraverso il segretario generale Carmelo Garufi e il responsabile zonale Pippo Spanò.

Appreso che la proprietà del Villaggio ne aveva affidato la gestione al gruppo Orovacanze, la Filcams il mese scorso aveva inviato una richiesta di incontro per verificare il passaggio dei lavoratori che da anni operano presso la struttura, ma l’azienda non ha mai risposto alle sollecitazioni.

Intanto si sta avvicinando l’avvio della stagione di lavoro che solitamente parte all’inizio del mese di Maggio e nessuno dei lavoratori è stato contattato dalla nuova gestione per la ripresa del proprio posto. Inoltre pare che la Orovacanze si sia rivolta ad una agenzia interinale per l’assunzione di nuovo personale.

“Siamo fortemente allarmati per questa vicenda sia perché coinvolge oltre un centinaio di famiglie di una zona che già è stata duramente colpita dalla crisi, sia perché si corre seriamente il rischio di vedere sostituito personale locale con personale di altre zone d’Italia, magari del nord. Sarebbe un bel paradosso!”, denunciano Garufi e Spanò.

La Filcams che nei prossimi giorni indirà una nuova Assemblea dei lavoratori, ha chiesto al Prefetto di convocare la nuova gestione per ottenere chiarimenti sulle politiche occupazionali che intende seguire e per ottenere garanzie occupazionali.

“La scelta del mancato confronto da parte di Orovacanze sta determinando un forte allarme sociale che potrebbe sfociare anche i proteste forti ed eclatanti davanti alla sede del Villaggio- osservano Garufi e Spanò-. Auspichiamo quindi che il Prefetto saprà riunire tutte le parti attorno a un Tavolo con l’obiettivo di tutelare il lavoro e i lavoratori storici di Capo Calavà”.

Commenti