Petrolio a 57,49 dollari a barile, Marsiglia: "Il nemico peggiore americano non è solo la Cina, ma l'Italia e l'Europa

QUOTAZIONI PETROLIO A 57 DOLLARI. AZIENDE ENERGETICHE USA IN AFFANNO SU COSTI DI ESTRAZIONE Roma, 9 Aprile 2025 -  Le quotazioni del petrolio  WTI  aprono la mattinata attestandosi in prima contrattazione a  57,49 dollari a barile  nelle prime ore in discesa come da giorni sui mercati internazionali. Anche il greggio di riferimento  BRENT  tocca quota  61,28 dollari a barile . "In America diverse oil companies con prezzi così bassi non riescono a mantenere un  Break-even  (punto di pareggio) sull'operatività aziendale, considerando che si viaggia in un range tra  48 e 62 dollari a barile . In questo momento i  dazi  stanno penalizzando molto più gli stessi Stati Uniti d'America che l'Europa. Sicuramente come dichiarato dal  Presidente Donald Trump  la partita si gioca su  quanta energia l'Europa acquisterà dagli USA " queste le parole del Presidente di FederPetroli Italia -  Michele Marsiglia . Continua...

LACCOTO (PD): PUNTI NASCITA E SANITÀ SICILIANA BLOCCATI DAL DECRETO BALDUZZI

L’on. Giuseppe Laccoto: “Bloccati tutti i concorsi, le nomine dei primari, le nomine a tempo indeterminato fattori che generano instabilità nella gestione dei vari reparti, che quotidianamente si trovano a svolgere la propria attività in condizioni di assoluta emergenza…”

Palermo, 13/04/2013 - L'onorevole LACCOTO intervenendo nel corso dei lavori di una calda Commissione Sanità tenutasi il 9 aprile all’ARS ricorda che “la precedente Commissione, in merito al mantenimento dei punti nascita in deroga, aveva già espresso un parere sul D.A. soppressivo prevedendo deroghe da valutare entro il novembre 2012, deroghe che non sono state sottoposte al vaglio della medesima commissione sanità anche a causa delle sopravvenute elezioni regionali.

Attualmente - continua l’on. Laccoto - non si conoscono i provvedimenti formali delle deroghe annunciate dal Governo e in che modo possano essere considerati punti nascita dal momento che nemmeno gli ultimi provvedimenti annunciati dalla giunta sono stati trasmessi per l’esame in Commissione. E soprattutto constata con grande rammarico i gravi disagi che quotidianamente scaturiscono dal ritardo dell’adeguamento delle piante organiche previste dal piano della salute per cui regna la confusione e la mancanza di sicurezza nei confronti sia dell’utenza che del personale in servizio. I p.n. per essere mantenuti devono avere organici sufficienti e servizi adeguati per la sicurezza delle partorienti. Oggi in molti p.n. siciliani non vi sono gli standards di sicurezza come previsto dagli atti di programmazione per cui la situazione può anche diventare esplosiva e drammatica.

Purtroppo tali situazioni non sono esclusive dei punti nascita ma della quasi totalità dei vari reparti ospedalieri della provincia di Messina. A seguito del decreto Balduzzi sono stati bloccati tutti i concorsi, le nomine dei primari, le nomine a tempo indeterminato fattori che generano conseguenzialmente una instabilità nella gestione dei vari reparti che quotidianamente si trovano a svolgere la propria attività in condizioni di assoluta emergenza. Ed è per tutte queste reali e gravi condizioni diffuse – conclude l’on. Giuseppe Laccoto - che ho chiesto all’Assessore alla Salute, presente in Commissione, di dare via libera al generale potenziamento degli organici di tutte le Asp sbloccando in tempi brevissimi i concorsi, la mobilità e gli incarichi per il reclutamento delle numerose figure mancanti al fine di erogare servizi efficienti e sicuri sotto ogni aspetto.

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