Ponte sullo Stretto: da sì al ponte a no al ponte è un attimo

Da sì al ponte a no al ponte è un attimo: basta che De Luca lo richiami all'ordine e il sindaco di Messina Federico Basile, obbedendo agli ordini di scuderia, rinnega una parte importante del proprio programma elettorale”. Roma, 23 aprile 2024 -  Così gli ingegneri Giacomo Guglielmo e Mauro Fileccia, fondatori insieme al senatore Nino Germanà del Comitato Ponte e Libertà.  " Ma una città come Messina, con un futuro tutto da disegnare, può accettare che il proprio sindaco sia teleguidato per gli interessi elettorali di chi non ha completato il proprio mandato per inseguire il sogno, poi infranto, della presidenza della Regione Siciliana? - incalzano Guglielmo e Fileccia. Altro aspetto sconcertante è quello della “preoccupazione” di Basile per la quantità di acqua necessaria per la costruzione del ponte sullo Stretto. Un aspetto squisitamente tecnico, che però non ha sfiorato Basile se riferito al fabbisogno dei cantieri del passante di Palermo, del raddoppio ferroviario Messina

MILAZZO: FUMATA NERA DEL 25 APRILE, COSA E' SUCCESSO ALL'INTERNO DELLO STABILIMENTO?

L’ “A.D.A.S.C.” – Associazione per la Difesa dell’Ambiente e della Salute dei Cittadini presieduta da Giuseppe Maimone dirama questo comunicato in merito alla fumata nera prodotta dalla torcia della Raffineria di Milazzo che si è registrata intorno alle 17.30 del 25 aprile 2013

Milazzo, 25/04/2013 - “Da più parti della città di Milazzo e del comprensorio del Mela ho ricevuto chiamate di cittadini allarmati per la fumata nera contenente chissà quali veleni, che si innalzava dallo stabilimento industriale Raffineria di Milazzo” – ha raccontato Maimone.
Il Presidente ha cercato di contattare l’industria ma non è riuscito ad avere informazioni in merito all’accaduto.

“Tale comportamento dimostra che il colosso industriale disconosce i termini di trasparenza, comunicazione, informazione ambientale che non ha rispetto nei confronti della popolazione residente in un territorio martoriato per la presenza di stabilimenti industriali. Esiste un muro fra raffineria e popolazione, noi abbiamo il diritto di sapere realmente che cosa è accaduto all’interno dello stabilimento.

Sicuramente domani con un comunicato stampa ci spiegheranno che si è trattato di una ordinaria manutenzione oppure di un blocco. Auspichiamo un intervento immediato da parte dei Sindaci di Milazzo e San Filippo del Mela, di S.E. il Prefetto e delle altre Istituzioni preposte ad intervenire a tutela della salute dei cittadini.

L’Associazione inoltre nella giornata di domani informerà dell’accaduto il Presidente della Regione, l’assessore regionale al territorio ed ambiente Mariella Lo Bello e la Commissione Europea Ambiente al fine di chiedere un intervento immediato per la tutela della salute pubblica. Il Presidente ha già dato mandato ai legali dell’Associazione per redigere un esposto denuncia da presentare nelle prossime ore all’Autorità Giudiziaria.

“Per l’ennesima volta – dichiara Maimone - è stato prodotto un attentato alla salute dei cittadini ed all’ambiente, tutto è diventato inaccettabile e le Istituzioni devono intervenite!!!”

Ma ecco quanto pubblicato sul sito web della Raffineria di Milazzo nella stessa giornata alle ore 18:30:

In data odierna, intorno alle ore 17, un'anomalia strumentale ha causato l'intervento del sistema di sicurezza di un impianto di raffineria, con conseguente visibile fumosità dalla torcia per alcuni minuti. Le immediate analisi hanno evidenziato la problematica strumentale che e' stata prontamente risolta. L'impianto e' stato riavviato e rimesso a regime. Le autorita' competenti, come di consueto, sono state immediatamente avvertite.

Commenti

  1. http://www.raffineriadimilazzo.it/sitointernetram/page/Intervento-sistemi-di-sicurezza.aspx

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  2. Ma guarda che strana coincidenza...ogni volta che ci sono temporali, scirocco o condizioni meteo particolari si verifica un blocco...a qualcuno potrebbe venire in mente che invece si approfitta di queste condizioni meteo per scaricare cio che non si puo e non si deve scaricare in aria in momenti in cui le centraline non rileverebbero niente...sempre a qualcuno puo venire in mente di mettere una bella telecamera che filma ed archivia 24 ore su 24 i vostri impianti per verificare tale teoria...

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  3. Con tutti i soldi che i comuni sprecano, non sono in grado di mettere delle stazioni di monitoraggio dell'aria per inchiodare i resonsabili in caso di danno alla salute della popolazione.Ci sono delle leggi ben precise a salvaguardia della salute dei cittadini.I nostri eletti debbono impegnarsi a farle rispettare non con i soliti bla...bla...bla,ma fornendo prove scentifiche ai giudici per poter decidere.

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