Codice della Strada: una norma repressiva e ideologica, che complica la vita ai sindaci virtuosi

CODICE STRADA. ANNALISA CORRADO (SEGRETERIA NAZIONALE PD E MEP S&D): “ENNESIMO DISASTRO DEL GOVERNO, NORMA REPRESSIVA E IDEOLOGICA FATTA SULLA PELLE DELLE PERSONE”  Roma, 20 novembre 2024 - "L’approvazione del Codice della Strada non è che l’ennesimo disastro del Governo, che peggiora invece di migliorare la vita dei cittadini. Si tratta di una norma repressiva e ideologica, che complica la vita ai sindaci virtuosi che vogliono adottare pratiche innovative e che non fa assolutamente nulla per prevenire gli incidenti stradali, che ancora oggi registrano numeri terrificanti – oltre 3.000 morti e 200.000 feriti ogni anno”, dichiara Annalisa Corrado, Responsabile Conversione Ecologica nella Segreteria Nazionale del PD e MEP S&D, Commissione ENVI. La riforma, a lungo sbandierata dal Governo Meloni, ha ricevuto oggi l’approvazione in Senato. Tutte le principali associazioni italiane dei familiari delle vittime sulla strada, insieme con le associazioni ambientaliste e per la mobi

RAFFINERIA MILAZZO: UN CITTADINO DENUNCIA ENI E KUWAIT PETROLEUM PER DANNI

Milazzo (Me), 24/04/2013 – Fortunato Currò, 50 anni, di Milazzo è il primo cittadino a rivolgersi alla magistratura per denunciare la Raffineria di Milazzo, Eni e Kuwait Petroleum Italia, per le conseguenze venefiche delle esalazioni che maleodoranti e fortemente pregiudizievoli che tengono la città di Milazzo e la Valle del Mela in una condizione di profondo disagio.
Currò, stanco di tale capestro, che condiziona la quotidianità e la vita sociale ed economica di Milazzo e del versante mamertino e del Mela spiega le ragioni del suo gesto: ''Siamo stanchi di stare chiusi in casa per sfuggire agli odori nauseabondi che emanano dalla raffineria in qualunque ora del giorno e della notte''. Fortunato Currò che in sede civile venga riconosciuto un risarcimento danni, patrimoniali e non, per l’importo di 250 mila euro.
L’impianto della Raffineria milazzese appartiene all'Eni e alla Kuwait Petroleum Italia, contro cui Currò ha rivolto la sua denuncia per il risarcimento dei danni.

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