Aeroitalia e Aerolinee Siciliane: salta l'accordo per costi raddoppiati e licenza mancante

Salta l’accordo tra Aeroitalia e Aerolinee Siciliane. Accordo tra Aeroitalia e Aerolinee Siciliane risolto per costi raddoppiati e licenza mancante  Catania, 24 aprile 2024 – Accordo tra Aeroitalia e Aerolinee Siciliane risolto per costi raddoppiati e licenza mancante. In data odierna è stato risolto l’accordo preliminare tra Aeroitalia e AerolineeSiciliane. Il Presidente Dott. Giacomo Guasone comunica che il MOU tra Aeroitalia e Aerolinee Siciliane si è concluso negativamente.   “A tutt’oggi, - dichiara il dr.Guasone, - la società Air Connect, oggetto dell’accordo, non è stata risanata e le richieste economiche per l’acquisizione della stessa sono state raddoppiate. L’aumento della richiesta insieme alla mancata riattivazione della licenza di volo e la conseguente perdita della stagione rendono impossibile l’investimento."

RIFIUTI SICILIA: TORNANO A MANIFESTARE I LAVORATORI DEI TREMENDI ATO

MESSINA, 15 aprile 2013 – Si terranno domani martedì 16 aprile davanti tutte le nove Prefetture dell'Isola (a Messina appuntamento dalle ore 10 alle ore 12) i sit in dei lavoratori degli Ato organizzati da Fp Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti per “denunciare la gravissima situazione verso cui sta precipitando il sistema dei rifiuti in Sicilia, che coinvolge 12 mila operatori in tutta l'Isola e la tenuta delle condizioni igienico-sanitarie di tutti i comuni della Sicilia”.
Parte così l'annunciata stagione di lotta e mobilitazione del settore Igiene Ambientale, al sit in di martedì, infatti, seguirà una manifestazione regionale che si terrà a Palermo davanti la sede della Presidenza della Regione, entro il mese di aprile.

Fra le motivazioni della stagione di mobilitazione, fanno sapere i tre sindacati: “la fallimentare gestione dei 27 Ato rifiuti che hanno prodotto un debito di oltre un miliardo, la crisi delle aziende del settore ormai al collasso non più in grado di sostenerne finanziariamente il funzionamento, il continuo mancato pagamento delle retribuzioni al personale, la mancanza di risorse economiche anche solo per la manutenzione dei mezzi, la fornitura dei dispositivi di sicurezza agli addetti, con un notevole rischio per l’incolumità dei lavoratori”. I sindacati ribadiscono “La strada tracciata dal governo regionale del ritorno alla gestione del servizio direttamente nelle responsabilità dei sindaci, rappresenta un enorme rischio, gli stessi nella stragrande maggioranza dei casi, sono i diretti responsabili di questa catastrofe”. Fp Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti concludono “E' ora che si avvii il confronto con le parti sociali, chiediamo interventi certi ed immediati da parte del governo regionale, il cui silenzio sui rifiuti è assordante, per evitare l'esplodere di emergenze sanitarie che possono davvero causare eventi dannosi per la salute pubblica e i licenziamenti degli oltre 12 mila operatori”.

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