Primo Maggio a Portella della Ginestra: “Il lavoro strumento di giustizia sociale e lotta alla mafia”

Primo Maggio a Portella della Ginestra, Antoci (M5S): “Il lavoro strumento di giustizia sociale e lotta alla mafia”,  Giuseppe Antoci, capolista del M5S nella circoscrizione “isole” alle elezioni europee, a margine del corteo in memoria della strage di Portella della Ginestra a cui a partecipato col Presidente Giuseppe Conte.  Portella   della   Ginestra : Di Paola (M5S): Governo Meloni smembra Stato Sociale.  Il coordinatore regionale Cinquestelle: “Nostre battaglie tutto l’anno per maggiori tutele per i cittadini”. PORTELLA DELLA GINESTRA, 1 mag 2024 -  “Oggi con Giuseppe Conte abbiamo ricordato la strage di Portella della Ginestra avvenuta l'1 Maggio 1947. Un’occasione importante per ribadire l’importanza del diritto al lavoro come strumento di giustizia sociale e di lotta alla mafia. Il sud continua ad avere il più alto tasso di disoccupazione in Italia; tasso ancora più elevato tra le donne. E proprio nel disagio si insinua la criminalità organizzata. C’è fame di lavoro, di di

RIFIUTI SICILIA: TORNANO A MANIFESTARE I LAVORATORI DEI TREMENDI ATO

MESSINA, 15 aprile 2013 – Si terranno domani martedì 16 aprile davanti tutte le nove Prefetture dell'Isola (a Messina appuntamento dalle ore 10 alle ore 12) i sit in dei lavoratori degli Ato organizzati da Fp Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti per “denunciare la gravissima situazione verso cui sta precipitando il sistema dei rifiuti in Sicilia, che coinvolge 12 mila operatori in tutta l'Isola e la tenuta delle condizioni igienico-sanitarie di tutti i comuni della Sicilia”.
Parte così l'annunciata stagione di lotta e mobilitazione del settore Igiene Ambientale, al sit in di martedì, infatti, seguirà una manifestazione regionale che si terrà a Palermo davanti la sede della Presidenza della Regione, entro il mese di aprile.

Fra le motivazioni della stagione di mobilitazione, fanno sapere i tre sindacati: “la fallimentare gestione dei 27 Ato rifiuti che hanno prodotto un debito di oltre un miliardo, la crisi delle aziende del settore ormai al collasso non più in grado di sostenerne finanziariamente il funzionamento, il continuo mancato pagamento delle retribuzioni al personale, la mancanza di risorse economiche anche solo per la manutenzione dei mezzi, la fornitura dei dispositivi di sicurezza agli addetti, con un notevole rischio per l’incolumità dei lavoratori”. I sindacati ribadiscono “La strada tracciata dal governo regionale del ritorno alla gestione del servizio direttamente nelle responsabilità dei sindaci, rappresenta un enorme rischio, gli stessi nella stragrande maggioranza dei casi, sono i diretti responsabili di questa catastrofe”. Fp Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti concludono “E' ora che si avvii il confronto con le parti sociali, chiediamo interventi certi ed immediati da parte del governo regionale, il cui silenzio sui rifiuti è assordante, per evitare l'esplodere di emergenze sanitarie che possono davvero causare eventi dannosi per la salute pubblica e i licenziamenti degli oltre 12 mila operatori”.

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