Non un partito ma uno «spartito» che valorizzi la società civile, al centro Pedro Arrupe

Non un partito ma uno «spartito» che valorizzi il ruolo della società civile  lunedì 13 maggio  all'Istituto di formazione politica  Pedro Arrupe alle 17.30  in via Franz Lehar, 6 PALERMO, 9 mag 2024 – La società civile deve essere più partecipe e protagonista delle scelte politiche, culturali e sociali. Pertanto, non c'è bisogno di un nuovo partito ma di  uno «spartito», un manifesto per rilanciare il ruolo politico della società civile , grande ricchezza del nostro Paese. Di questo si parlerà lunedì 13 maggio alle 17.30 all'istituto Pedro Arrupe. Al centro ci sarà la presentazione del libro  “Piano B. Uno spartito per rigenerare l'Italia”  firmato da 15 studiosi. Dopo l'introduzione di  p. Gianni Notari  (direttore dell'istituto), la tavola rotonda sarà coordinata dal giornalista  Vincenzo Morgante . A confrontarsi sul tema, in particolare, saranno  Giuseppe Notarstefano  (presidente di Azione Cattolica),  Marcella Mallen  (presidente dell'Alleanza Italian

SEVERGNINI, MESSINA E L'AUGUSTA SALA 'PROPEDEUTICA' DELL'EUROPA

Chiara Bellinvia, studentessa del liceo “La Farina” di Messina, scrive al giornalista e scrittore Beppe Severgnini, dopo l'incontro avuto a Messina il 7 marzo, per porre una domanda: "Cosa pensa dello svolgimento dell’incontro tenutosi con il Liceo al Comune"? "Le allego la fotografia scattata quel giorno con lo staff dell’organizzazione.
Fermo restando che anch’io la penso come Lei riguardo alla relazione, risultato dell’unione di 13 relazioni, eseguita dalle professoresse referenti dell’incontro; mi aspetto una risposta critica e soprattutto sincera, come sua abitudine fare", conclude Chiara Bellinvia.

Ed ecco la risposta di Severgnini sulle pagine di Italians del Corriere della Sera: "Cara Chiara, certo che mi ricordo di te (eravamo seduti allo stesso tavolo!). Tra il 6 e il 15 marzo stato in dieci scuole, tra Calabria, Sicilia e Sardegna: ma quando le cose mi piacciono e mi interessano, ho buona memoria! Per quanto riguarda la “relazione unificata” non è stata una buona idea, l’ho detto subito: era (inevitabilmente) piena di contraddizioni e salti logici. E poi forse l’augusta sala vi intimidiva un po’. Lì dentro, come sapete, si tenne infatti la Conferenza di Messina (1-3 giugno 1955), propedeutica ai trattati di Roma del 1957, istitutivi del Mercato Comune Europeo. I padri europei - Gaetano Martino per l’Italia, Jan Willem Beyen per l’Olanda, Antoine Pinay per la Francia, Joseph Bech per il Lussemburgo, Walter Hallstein per la Repubblica Federale Tedesca e Paul-Henri Spaak per il Belgio (grazie Wikipedia!) – avevano un’età diversa dalla vostra, però: lo “spirito di Messina”, su di loro, ebbe infatti un effetto liberatorio. Detto ciò, bella mattinata, tra bandiere e ricordi. Grazie di avermi invitato: ho imparato parecchio, da voi (come sempre nelle scuole)."
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1-3 GIUGNO 1955 – A Messina, a poco meno di un anno dalla scomparsa di Alcide De Gasperi - che con Jean Monnet, Robert Schumann e Konrad Adenauer è da considerare tra i padri fondatori dell'Europa comunitaria - si svolge a Messina una Conferenza che getta le basi del Trattato di Roma. I sei ministri degli Esteri della Ceca (Comunità europea del carbone e dell'acciaio, vale a dire Italia, Francia, Germania, Belgio, Olanda e Lussemburgo) decidono di tentare la via dell'integrazione economica come strumento per realizzare l'unione politica. I ministri accolgono l’idea di un Mercato comune e approvano la creazione di una Comunità europea dell'energia atomica.
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http://italians.corriere.it/2013/04/01/messina-e-quella-sala-importante/

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