Stretto di Messina: filmato squalo bianco di tre metri vicino alla spiaggia

Reggio Calabria, filmato squalo bianco femmina di oltre tre metri a pochi metri dalla spiaggia. Due pescatori diportisti hanno ripreso l'esemplare dalla loro barca 29/04/2024 - Lo Stretto di Messina è un habitat ideale per la riproduzione degli squali. E con l’avvicinarsi della stagione estiva è tempo di bagni. E per i più fortunati l'occasione di tuffarsi in mare è quanto mai vicina. Ma la recondita paura di vedersi galleggiare intorno una pinna a filo dell'acqua a volte riaffiora, è proprio il caso di dirlo, un pochino nella testa di tutti noi. Stavolta è accaduto davvero vicino la riva di Reggio Calabria, più precisamente nelle acque di fronte la località Pentimele, nella periferia Nord di Reggio, il 24 aprile 2024.   «Questo è uno squalo bianco», dicono meravigliati i pescatori mentre osservano ciò che accade dinanzi la loro barca”. Nelle immagini registrate si vede il pescecane girare nelle vicinanze della barca, forse a causa delle esche gettate in acqua, per poi ripr

26° SALONE DEL LIBRO DI TORINO: LECTIO MAGISTRALIS DI SGARBI, «NEL NOME DEL FIGLIO. MATERNITÀ E PASSIONI NELL’ARTE»

Domani domenica 19 maggio alle 18,30 nella Sala dei 500
TORINO, 18/05/2013 – «Nel nome del figlio. Maternità e passioni nell’arte». E’ questo il tema della Lectio magistralis (letture dell’attrice Sabrina Colle) che il critico d’arte Vittorio Sgarbi terrà domani domenica 19 maggio alle 18,30 nella Sala dei 500 al Salone Internazionale del Libro di Torino.

«Nel nome del Figlio» è anche il titolo dell’ultimo libro del noto critico
d’arte, edito da Bompiani.
«È certamente indicativo – spiega Sgarbi - che la più grande rivoluzione
compiuta nella storia dell’uomo sia legata al nome di un Figlio. Rivoluzione che trova fondamento e certezza nella Resurrezione. Le rivoluzioni non le
fanno i padri. Le fanno i figli. Dio ha creato il mondo, ma suo Figlio lo ha
salvato. Nel nome del Padre noi riconosciamo l’autorità, ma nel nome del
Figlio noi affrontiamo la realtà.

I più grandi capolavori nella storia dell’arte hanno protagonista il Cristo,
mentre il Padre si affaccia dall’alto benedicente, quando si manifesta.
Pensiamo al Giudizio universale di Michelangelo con il Cristo giudicante
che alza la mano per indicare il destino dei buoni e dei cattivi. Pensiamo al
Battesimo di Cristo di Giovanni Bellini nella chiesa di Santa Corona a
Vicenza: il Figlio è protagonista e, in alto, il Padre osserva. Pensiamo al
Giudizio universale di Pietro Cavallini nella chiesa di Santa Cecilia a Roma
con l’umanissimo Cristo che ci osserva garantendoci speranza e salvezza. Così
come i Cristi pantocratori di Monreale e di Cefalù.

Il Padre eterno è rappresentato e irrappresentabile. È. Non fa. E questo ne
limita la rappresentazione. Appare essenzialmente nel momento della
creazione di Adamo e di Eva, a partire dai bassorilievi di Wiligelmo. Poi si
vede poco, occhieggia qua e là; ma il Cristo domina. Ed è il Figlio cui il Padre
ha delegato il destino dell’uomo. Nel nome del Figlio si cambia il mondo»
Vittorio Sgarbi è nato a Ferrara. Critico e storico dell’arte, ha curato
numerose mostre in Italia e all’estero, è autore di numerosi saggi e articoli.
Nel 2011 ha diretto il Padiglione Italia per la 54a Biennale d’Arte di
Venezia.

Per Bompiani ha pubblicato Il bene e il bello (2002), Dell’anima (2004),
Ragione e passione. Contro l’indifferenza (2005), Vedere le parole (2006),
Clausura a Milano e non solo. Da suor Letizia a Salemi (e ritorno) (2008),
L’Italia delle meraviglie. Una cartografia del cuore (2009), Viaggio
sentimentale nell’Italia dei desideri (2010), Le meraviglie di Roma. Dal
Rinascimento ai giorni nostri (2011), Piene di grazia. I volti della donna
nell’arte (2011), La stanza dipinta (2012) , L’arte è contemporanea (2012),
Nel Nome del Figlio. Natività, fughe e passioni nell'arte (2013)

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