La cenere vulcanica dell’Etna può diventare inchiostro per stampante, uno studio lo rivela

La cenere vulcanica dell’Etna può diventare inchiostro per stampante. Dipartimento Scienze Bilogiche, Geologiche, Ambientali, dell’Università di Catania: "Ecco come la cenere vulcanica dell’Etna può diventare inchiostro per stampante. "  Lo studio è stato illustrato al recente Congresso Nazionale Congiunto della Società Italiana di Mineralogia e Petrologia e della Società Geologica Italiana, tenutosi a Padova!   20 ott 2025 - “I materiali di scarto possono essere trasformati  in una risorsa. Questa idea mette insieme sostenibilità, innovazione e stampa 3D. In particolare, sono stati utilizzati due scarti molto diversi tra loro: la cenere vulcanica dell’Etna e il vetro provenienti dalla produzione di fibra ottica. Entrambi i materiali sono normalmente destinati alla discarica ma, se opportunamente trattati, posso diventare un inchiostro che può essere utilizzato nelle stampanti 3D. La tecnologia scelta è la Direct Ink Writing che permette di coniugare velocità di...

BROLO: COLOMBIANA ARRESTATA DOPO UN FURTO IN UN NEGOZIO DI ELETTRODOMESTICI

Brolo, 4 maggio 2013 - Nel tardo pomeriggio di ieri, i militari della Stazione Carabinieri di Brolo con il supporto dei militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Patti hanno arrestato una donna di 29 anni, poiché ritenuta responsabile di furto aggravato.

A fare scattare l’intervento dei militari dell’Arma della Stazione Carabinieri di Brolo, la telefonata pervenuta sull’utenza 112 con la quale era stato segnalato un furto presso un esercizio commerciale di articoli elettronici ubicato in una via del centro di Brolo (ME).

Immediatamente, i militari della Stazione Carabinieri di Brolo, con il supporto dei militari componenti l’equipaggio di una gazzella del NORM della Compagnia di Patti, hanno raggiunto la località segnalata, individuando sin dalle prime battute una cittadina straniera di 29 anni, sul conto della quale, all’esito degli accertamenti, sono emersi gravi elementi di responsabilità in relazione al furto perpetrato poco prima.
A finire in manette, CAMPAZ CASTILLO Layla, nata in Colombia, cl. 1983, residente in provincia di Treviso già nota alle Forze dell’Ordine.

In particolare, i Carabinieri, all’esito di un accurato sopralluogo effettuato all’esterno dell’attività commerciale, hanno recuperato la refurtiva asportata consistente materiale informatico e di elettronica, il cui valore complessivo è stato quantificato in circa 350,00 euro.
Nel corso degli accertamenti relativi al predetto furto, inoltre, i Carabinieri hanno accertato responsabilità penali anche sul conto di due ulteriori soggetti, una 42enne cittadina straniera ed un 26enne originario della provincia di Palermo, i quali sono stati segnalati in stato di libertà all’A.G. di Patti per concorso nel medesimo reato.
Al termine delle formalità di rito, su disposizione del Magistrato di turno presso la Procura della Repubblica di Patti, la citata CAMPAZ CASTILLO Layla è stata trasferita presso il proprio domicilio dove permarrà in regime degli arresti domiciliari, in attesa di essere giudicata nel corso dell’udienza che si terrà con rito direttissimo nella giornata odierna presso il Tribunale di Patti.

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