Primo Maggio a Portella della Ginestra: “Il lavoro strumento di giustizia sociale e lotta alla mafia”

Primo Maggio a Portella della Ginestra, Antoci (M5S): “Il lavoro strumento di giustizia sociale e lotta alla mafia”,  Giuseppe Antoci, capolista del M5S nella circoscrizione “isole” alle elezioni europee, a margine del corteo in memoria della strage di Portella della Ginestra a cui a partecipato col Presidente Giuseppe Conte.  Portella   della   Ginestra : Di Paola (M5S): Governo Meloni smembra Stato Sociale.  Il coordinatore regionale Cinquestelle: “Nostre battaglie tutto l’anno per maggiori tutele per i cittadini”. PORTELLA DELLA GINESTRA, 1 mag 2024 -  “Oggi con Giuseppe Conte abbiamo ricordato la strage di Portella della Ginestra avvenuta l'1 Maggio 1947. Un’occasione importante per ribadire l’importanza del diritto al lavoro come strumento di giustizia sociale e di lotta alla mafia. Il sud continua ad avere il più alto tasso di disoccupazione in Italia; tasso ancora più elevato tra le donne. E proprio nel disagio si insinua la criminalità organizzata. C’è fame di lavoro, di di

DON PUGLISI OGGI BEATO: IN FESTA LA SICILIA E PIRAINO, DOVE NACQUE LA MADRE GIUSEPPINA FANA

Palermo, 25/05/2013 - Oggi a Palermo la cerimonia per la beatificazione di padre Pino Puglisi, il parroco di Brancaccio ucciso dalla mafia, che da oggi sarà venerato come martire della Chiesa. La celebrazione si svolgerà al Foro Italico, a Palermo, dove è ormai tutto pronto per ospitare gli 80 mila fedeli previsti, provenienti da ogni parte d'Italia. Rainews24 trasmetterà in diretta l'evento a partire dalle ore 9.30.
"Tra Cielo e Terra", il programma settimanale di informazione religiosa di Rai Radio 1, di Paolo Corsini, a cura di Fabrizio Noli, con la consulenza giornalistica di Filippo Di Giacomo, in onda domenica 26 maggio a partire dalle 10.10, si soffermerà, in particolare sul ruolo, sempre più attivo, della Chiesa italiana, davanti al dilagare della crisi economica nel nostro paese.

E sempre in tema di una chiesa vicina ai poveri, riflettori puntati anche su una figura di prete controcorrente, don Andrea Gallo. Ma il focus sarà dedicato alla beatificazione di don Pino Puglisi, vittima della mafia e simbolo della lotta quotidiana per la legalità in Sicilia. Vi proporremo, ospiti, testimonianze, ricordi di questa grande figura di prete di frontiera.
Piraino è in festa per la beatificazione di Don Pino Puglisi, Sacerdote ucciso da mani giovani che, invece di usare libri, penne e matite colorate, imbracciavano fucili per ordine di menti diaboliche. A legare ancor di più la “comunità delle due torri” alla figura di Don Puglisi, figlio di Carmelo nato a Palermo nel cortile Faraone del quartiere Brancaccio di Palermo, le origini della madre, la sarta Giuseppa Fana, cittadina pirainese di contrada San Costantino. Un legame con il territorio testimoniato dalle visite di Don Pino a Calanovella, dove il prete coraggio andava a trovare un suo caro amico, accompagnato sempre dall’ex Arciprete di Piraino, Don Salvatore Danzì (nella foto sopra assieme a don Pino Puglisi) che, con grande affetto, orgoglio e commozione ricorda ancora il giorno del loro primo incontro nel lontano 1969 e la loro sincera amicizia.

L'Arciprete, Don Pietro Mancuso, spesso parlava di Lui e dei suoi ragazzi che aveva accompagnato a San Costantino. Ecco perché è stato intitolato proprio a Lui il Palacultura di Gliaca di Piraino “Don Pino Puglisi” ed ecco perché tutta la Comunità gioisce per la sua Beatificazione e spera che da lassù possa intercedere per la salvezza della cittadinanza.

Alla cerimonia di beatificazione a Palermo saranno presenti i tanti pirainesi che in questi giorni hanno prenotato i bus organizzati dalle parrocchie. Insieme ai fedeli non potevano mancare Padre Antonio Mancuso, sacerdote della parrocchia Maria S.S. di Lourdes di Gliaca, Padre Carlo Musarra, Arciprete di Piraino ed una delegazione degli amministratori con in testa il sindaco, Gina Maniaci e la giunta comunale.

“Don Pino Puglisi ha lasciato un segno indelebile. La beatificazione rende merito ad un sacerdote che si è speso per il bene dei giovani di questa città, perfettamente consapevole dei rischi che correva. Sono felice che arrivi questo giorno, perchè don Puglisi merita di essere onorato da tutti, anche dalla Chiesa”.

Sonia Alfano (Presidente della Commissione Antimafia Europea e dell’Associazione Nazionale Familiari Vittime di Mafia) esprime la propria soddisfazione per la beatificazione di don Pino Puglisi, il sacerdote di Brancaccio ucciso dalla mafia il 15 settembre del 1993, che domani sarà beatificato a Palermo. “Tutta la Sicilia - spiega Sonia Alfano - aspetta questo momento. Sarà un giorno di festa da vivere pienamente, ringraziando ancora una volta don Puglisi per tutto quello che ha fatto finchè la mafia glielo ha consentito”.

“La beatificazione di don Pino Puglisi è un segno che ci spinge a rinnovare il nostro impegno sociale, civile e culturale per la legalità e lo sviluppo”. Lo dice il senatore del Pd Giuseppe Lumia.
“Don Pino – aggiunge – capì che bisognava offrire un’alternativa a chi era abituato a vivere in un contesto di degrado e impregnato di mafia, creando luoghi e momenti di aggregazioni sani e positivi. La sua azione educativa metteva in crisi un sistema culturale fondato sull’ingiustizia e la violenza. Tutto questo faceva molta paura a Cosa nostra”.
“Se la mafia – conclude Lumia – è riuscita ad eliminarlo fisicamente non è riuscita ad eliminare la sua memoria, che oggi rappresenta un esempio da seguire per costruire una società più giusta e libera dalle mafie”.
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Foto don Puglisi con rev. Danzì collezione privata, diritti riservati

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