Rifiuti, M5S all'Ars: «Inceneritori soluzione obsoleta e dannosa, nuove preoccupazioni dall’Ue»

Rifiuti, M5S Ars a Schifani: « Inceneritori  soluzione obsoleta e dannosa, e arrivano nuove preoccupazioni dall’Ue». Palermo, 09/04/2025 -   – «La Sicilia merita politiche ambientali all’avanguardia, non un ritorno al passato con impianti inquinanti, mascherati da falsa innovazione. Proprio in questi giorni, sull'inceneritore di Roma, apprendiamo dalla stampa, sono arrivate nuove perplessità  dall’Ue , che ha evidenziato molte criticità sull'impianto, tra cui l'impatto ambientale significativo e preoccupazioni sull'emissione di  CO₂  e sui danni alla salute umana». Così i deputati M5S all'Ars Cristina Ciminnisi,  Jose  Marano e Adriano Varrica, componenti della Commissione Ambiente, commentano con durezza l’ennesimo annuncio –  spot  pronunciato in video dal Presidente Renato Schifani, e diffuso sui social, sulla realizzazione di due termovalorizzatori a Palermo e Catania. «Chiamarli “termovalorizzatori” – dicono – è un eufemismo per nas...

ELEZIONI AMMINISTRATIVE IN SICILIA, LA “PIAGA” DEL VOTO DI SCAMBIO

CATANIA, 13/05/2013 - Ideali, promesse, parole, fatti: con l’avvicinarsi delle elezioni amministrative, il timore comune è che possa farsi avanti la pratica del voto di scambio, una “piaga”, come la definiscono i soci dell’Asaec - Associazione antiestorsione di Catania “Libero Grassi” - che in una nota collettiva non usano
mezzi termini al riguardo, contestando il fenomeno e offrendo supporto «ai cittadini che si opporranno a questi metodi e a coloro che intendono denunciare i fatti».

Un invito rivolto particolarmente ai più giovani, «ai quali – affermano i soci Asaec - è puntualmente negato un degno futuro, perché non cedano al canto delle sirene che promettono, promettono ma mai mantengono. La crisi di questi ultimi anni ha reso ancora più evidente il ricorso, da parte delle fasce più bisognose, al mercimonio della compravendita dei voti. Intere organizzazioni rastrellano i quartieri popolari di ogni città, forti della riuscita del loro commercio. Spesso oltre al denaro, ai buoni benzina e ai pacchi alimentari, venivano offerte mirabolanti promesse di lavoro o altro, salvo poi scoprire che tutto veniva puntualmente disatteso».

Dalla riflessione all’interrogativo il passo è breve: «Se oggi ci ritroviamo in una situazione di degrado urbano e paralizzati dalla cattiva amministrazione – precisano i soci - è proprio perché abbiamo fatto ricorso all’illegalità ed abbiamo eletto persone poco capaci e immeritevoli?».

E infine, un accorato appello alla comunità: «Se vogliamo davvero cambiare - si legge in conclusione - se sentiamo il bisogno e l'urgenza di un reale miglioramento, non facciamoci più comprare».



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