Antimafia, il bilancio di un anno: mai come oggi diffuso il possesso di armi, pure tra insospettabili e minorenni

Antimafia: presentato in aula il bilancio dell'attività della commissione a un anno dal suo insediamento. Dal presidente Cracolici la proposta di un Osservatorio per monitorare gli appalti e il pericolo di infiltrazioni nei subappalti. Sono state 55 le sedute tenute dalla Commissione regionale Antimafia, 14 le inchieste avviate, 70 le audizioni, 9 gli incontri con i prefetti e i comitati per l'ordine e la sicurezza pubblica, 302 gli incontri con gli amministratori locali Palermo, 26 Mar - “Ci sono segnali che ci preoccupano: mai come adesso in molti territori si è diffuso il possesso di armi, persino in ambienti insospettabili. La cronaca ci consegna un pericoloso modello di comportamento anche tra i giovanissimi, come il caso di un 17enne che prima di andare in discoteca si è munito di una pistola. Si diffonde la mafiosità come stile di vita”. Lo ha detto il presidente della commissione regionale Antimafia, Antonello Cracolici, in un passaggio della sua presentazione in au

MESSINA: TRASFERIMENTO UEPE A GAZZI, CGIL E CISL CONTRARI ALLA ‘SOLUZIONE’

“Il provveditore regionale evita qualsiasi confronto e proposte alternative”
Messina, 2 maggio 2013 – “Ancora una volta, sulla pelle dei cittadini e dei lavoratori, si pensa di fare cassa e di risparmiare risorse. Non importa se, per ottenere ciò, devono essere messi da parte principi e valori che costituiscono la cultura portante di un servizio particolare qual è quello svolto dagli
operatori dell’Ufficio Esecuzione Penale Esterna, un servizio che ha il compito delicatissimo di accompagnare il condannato in un processo di graduale reinserimento nel tessuto sociale di appartenenza”. Le segreterie provinciali della Fp Cgil e della Cisl Fp contestano la decisione di trasferire l’Uepe di Messina presso la Casa Circondariale di Gazzi deciso dal Provveditore regionale.

“Vi è – spiegano dalle segreterie provinciali – un processo che va perseguito attraverso l’attivazione e il potenziamento delle ‘…risorse personali e coinvolge i familiari, le istituzioni e i servizi del territorio nel rispetto della dignità e dell’unicità delle persona’ ma, anche, nel rispetto della riservatezza e della privacy. Principi e valori, tutti, che costituiscono il nesso psicologico di motivazione delle norme regolamentari che impongono che gli Uffici UEPE (ex CSSA) siano ubicati in locali distinti dagli istituti carcerari e dagli uffici giudiziari” (art.118 DPR 30/06/2000 n. 230).

Norme che, se dovesse andare in porto il trasferimento dell’UEPE in alcuni locali della Casa Circondariale di Gazzi - Messina, secondo Fp Cgil e Cisl Fp, verrebbero colpevolmente violate.
“Il tentativo di superare le innumerevoli obiezioni, asserendo che l’Ufficio si troverebbe ubicato in locali posti ‘fuori dalle mura di cinta’ e con un ingresso autonomo, è, assolutamente, risibile per quanti conoscono la situazione dei luoghi – prosegue la nota dei sindacati - trattandosi di fabbricati costruiti in aderenza e senza soluzione di continuità con l’istituto penitenziario. Addossati l’uno all’altro. In una situazione che determina, senza ombra di dubbio, un processo di identificazione con l’istituto penitenziario medesimo”.

Riservatezza e privacy, rispetto della dignità e dell’unicità della persona, dunque, come principi e valori che, il precedente Provveditore Regionale del DAP per la Sicilia, volle fossero affermati nella Carta dei Servizi UEPE Sicilia e che l’attuale Provveditore ha deciso di non tenere in alcun conto.

“Inspiegabilmente – aggiungono Fp Cgil e Cisl Fp - ma non possono neanche essere sottovalutati i gravi disagi che dovranno essere sopportati dall’utenza che viene da fuori e che, con pullman o treni, giunge alla stazione centrale. Oggi, a pochi passi, trova l’Ufficio. Domani, dovrà fare i conti con il sistema dei trasporti della nostra città, il traffico cittadino, la situazione dei parcheggi. Occorre, peraltro, tenere conto, quando si ragiona di criteri di economicità più complessiva – fanno rilevare i sindacati - che non v’è dubbio che il servizio svolto dall’UEPE abbia consentito, nel tempo, ‘un notevole risparmio di spesa carceraria, un marginale tasso di evasione ed una recidiva di gran lunga inferiore a quella dei soggetti dimessi direttamente dal carcere’ ed è, dunque, anche con questo che occorrerebbe fare i conti nel contesto di un ragionamento di economia più generale”.

“Si scarta, con una pervicacia incomprensibile, ogni ipotesi alternativa – sottolineano ancora - come, ad esempio, quella offerta dalle Poste con un locale ubicato presso la stazione centrale, in prossimità dall’Ufficio UEPE. A canone ridotto rispetto all’attuale. O, ancora meglio, dal punto di vista economico, un locale demaniale a costo zero a Pistunina, con ampi parcheggi. Da non scartare l’ipotesi di giungere a un accordo con il Dipartimento della Giustizia Minorile per potere rientrare negli amplissimi locali, siti in viale Europa, sede della Scuola di Formazione, nei quali, peraltro, alla fine degli anni ’70, nacque il CSSA, oggi UEPE. Il Provveditore Regionale, purtroppo, ad oggi, non ha sentito il bisogno di incontrare le Organizzazioni sindacali e la RSU dell’UEPE, nel merito della vicenda”.

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