Capizzi, studente modello di 16 anni ucciso in piazza da un ventenne armato di pistola

Uno studente di 16 anni,  Giuseppe Di Dio, è stato ucciso sabato 1° novembre a Capizzi, piccolo comune dei Nebrodi in provincia di Messina, mentre un suo amico è rimasto ferito nella sparatoria. Fermate tre persone.  Giuseppe Di Dio frequentava la terza classe  dell'istituto alberghiero di Troina (Enna) e sarebbe stato attinto per errore dai colpi mortali esplosi da  Giacomo Frasconà Filaro , il 20.enne presunto assassino . 3 nov 2025 - Giuseppe Di Dio, 16 anni, e i suoi amici si trovavano  davanti a un bar di via Roma, a Capizzi, quando da un'automobile sarebbero scese tre persone, una delle quali avrebbe esploso i colpi di arma da fuoco che hanno attinto mortalmente il sedicenne, ferendo un altro giovane di 22 anni.  Si tratta di  Antonio Frasconà Filaro , 48 anni, e dei figli Mario, 18 anni, e Giacomo, 20 anni. Quest'ultimo, armato di pistola avrebbe fatto fuoco sulle persone presenti all'esterno del  bar di via Roma, a Capizzi, uccidendo ...

RICCIARDI NUOVO PRESIDENTE DEI NEFROLOGI SICULI-CAMPANI

Il neoeletto lancia un appello al Governo siciliano sulla paventata chiusura delle Unità operative di Milazzo, Taormina e dell'ospedale Papardo-Piemonte dopo un decreto assessoriale
Milazzo, 11/05/2013 Nuova affermazione per la scuola nefrologica messinese: il prof. Biagio Ricciardi è stato eletto presidente della Società campano - siciliana di nefrologia.
Un plebiscito di 161 preferenze per il direttore dell’Unità complessa di Nefrologia e Dialisi dell’ospedale di Milazzo, che succede alla prof.ssa Maria Capuano. L'elezione si è svolta in occasione del XIV Congresso della Società: un seggio telematico, rimasto aperto una decina di giorni, ha consentito la votazione anche da parte degli assenti. Ricciardi è presidente eletto e nel 2014 entrerà in carica per un biennio; dopo la proclamazione ha commentato i recenti provvedimenti in tema di sanità siciliana, sottolineando il difficile compito che lo attende.

"E' un momento estremamente delicato per la nefrologia siciliana - ha dichiarato - in virtù del piano di rientro si paventa una riduzione drastica delle unità operative. Per esempio nella provincia di Messina, rischiano di chiudere quella di Milazzo, Taormina e dell'ospedale Papardo-Piemonte e rimarrà solo il Policlinico universitario. Ciò comporterà ricadute di notevole importanza in termini di prevenzione e cura delle malattie del rene ed è una situazione assurda: la Regione ha investito molto in tali strutture e adesso un decreto dell'assessorato alla Salute minaccia di mandare in fumo lo scrupoloso e prezioso lavoro di tanti operatori del settore. "E' impensabile - conclude Ricciardi - che in realtà ospedaliere, ove sussistono aree critiche quali rianimazione, coronarica, emodinamica, cardiochirurgia, ecc., vengano eliminate le strutture complesse di nefrologia, come è assurdo il mantenimento di una nefrologia ogni 600mila/700mila abitanti: significherebbe, ad esempio, che da Tusa a Villafranca si creerebbe il deserto (circa 374mila residenti).



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