Stretto di Messina: filmato squalo bianco di tre metri vicino alla spiaggia

Reggio Calabria, filmato squalo bianco femmina di oltre tre metri a pochi metri dalla spiaggia. Due pescatori diportisti hanno ripreso l'esemplare dalla loro barca 29/04/2024 - Lo Stretto di Messina è un habitat ideale per la riproduzione degli squali. E con l’avvicinarsi della stagione estiva è tempo di bagni. E per i più fortunati l'occasione di tuffarsi in mare è quanto mai vicina. Ma la recondita paura di vedersi galleggiare intorno una pinna a filo dell'acqua a volte riaffiora, è proprio il caso di dirlo, un pochino nella testa di tutti noi. Stavolta è accaduto davvero vicino la riva di Reggio Calabria, più precisamente nelle acque di fronte la località Pentimele, nella periferia Nord di Reggio, il 24 aprile 2024.   «Questo è uno squalo bianco», dicono meravigliati i pescatori mentre osservano ciò che accade dinanzi la loro barca”. Nelle immagini registrate si vede il pescecane girare nelle vicinanze della barca, forse a causa delle esche gettate in acqua, per poi ripr

TORREGROTTA, QUASI SURREALE PARLARE DI PIANO REGOLATORE DOPO 39 ANNI DAL PIANO DI FABBRICAZIONE

Pubblichiamo di seguito il documento presentato in Consiglio dalla minoranza, capogruppo Rosalia Bernava. Il Consiglio invece di adottare il PRG, come voluto dall'Assessorato, si è aggiornato al 5 giugno per inserire nuove direttive ad un cd "schema di massima", appesantendo ancora una volta la conclusione di un iter iniziato il 1984 (data di scadenza del vecchio Programma di Fabbricazione

Torregrotta, 19 maggio 2013 - Appare quasi surreale trovarci a parlare a maggio del 2013 del piano regolatore di Torregrotta, dopo ben 39 anni dal cosiddetto piano di fabbricazione! In tutto questo enorme lasso di tempo il piccolo borgo, resosi nell'ottobre 1921 indipendente dal vicino comune di Roccavaldina, è cresciuto sempre più frettolosamente ed è diventato un imponente agglomerato di cemento, senza particolari pregi, in cui le civili abitazioni spesso si susseguono, alternandosi, alle attività artigianali, commerciali ed ai pochi insediamenti industriali. Una realtà territoriale, la nostra, in cui non si sono sviluppate zone omogenee distinte, se non in pochissimi casi, per cui la coesistenza fra le attività e le loro esigenze con le civili abitazioni ed in assenza di indispensabili servizi connessi, come i necessari parcheggi, rendono difficile la vita quotidiana dei cittadini.

L'errore primario, fonte dei guai coi quali oggi bisogna fare i conti, parte forse a voler essere buoni dalla limitata visione di sviluppo territoriale, prima ancora che demografico, delle autorità politiche, dei professionisti, degli addetti ai lavori in genere; infatti se così non fosse stato non ci saremmo ritrovati ininterrotte centinaia di metri di costruzioni addossate le une alle altre, strade senza incroci lineari, vie senza uscita, strade al di sotto dei minimi di legge ecc. ecc. Occorre guardare la realtà e confrontarci con essa senza ipocrisia: si è scelta sempre la via più facile per rilasciare di volta in volta concessioni, per variare destinazione d'uso di terreni a colpi di maggioranza in consiglio comunale, per restare inerti di fronte a richieste legittime di destinazione di beni i cui vincoli risultano decaduti da decenni, a dir poco.

Abbiamo, insomma, un comune orfano del suo piano regolatore e questo ha consentito ampie disponibilità di accomodamento, ampie discrezionalità nel soddisfacimento di bisogni individuali, spesso a discapito di quelli collettivi. Basta dare un'occhiata attenta in giro per il paese e si trovano esempi in cui, proprio per la mancanza del piano regolatore, sono stati consentiti discutibili interventi sul territorio; interventi scaturenti da scelte pressocchè discrezionali avvalendosi della defunta commissione edilizia in barba anche ad evidenti obiettive condizioni di peggioramento della vivibilità.

La cronistoria delle diverse tappe in cui si è inceppato il percorso del PRG, tra progettisti presenti o dispersi, tra criteri, linee guida contestate, la lasciamo alle carte; ripartiamo dall'Amministrazione Trifilò che nel 2004 rimette mano allo schema di massima approvato nel dicembre 1996. Si ha avuto contezza per la prima volta dello stato del territorio, nero su bianco, quando a stata presentata in un consiglio di allora Ia relazione, da parte dell'esperto del Sindaco, sulla scorta dei dati rilevati presso I'uffico tecnico, dalla quale si apprende che nello schema di massima era prevista entro it 2015 Ia realizzazione di una volumetria
pari a 241.500 mc mentre dai dati Istat del 2001 risulta che gia nei sei anni successivi all'approvazione del progetto di massima (1996) erano stati edificati circa 330.000 mc!

Per tali ragioni si leggevano nella stampa dell'epoca articoli che associavano a Torregrotta definizioni del tipo: scempio urbanistico, sacco edilizio, costruzioni selvagge che hanno corripromesso irrimediabilmente la vivibilita del paese!

Per capire fino in fondo di cosa stiamo parlando si citano pochi dati rilevati da
quella relazione tecnica: superficie totale del territorio km^ 4,22 — abitanti al 2011 quasi 8.900 — densita per km^ 2.103,55.
II Corriere del Web.it riporta che la densita media in Italia risulta poco meno di 200 abitanti per km^, ma in alcuni comuni siciliani si tocca it dato allarmante di 1.500 abitanti per kilometro quadrato! Quindi not abbiamo it primato, anzi,
l'esclusiva con ben DUEMILACENTOTRE virgola CINQUANTACINQUE ABITANTI PER KILOMETRO QUADRATO, come risulta dalla relazione tecnica, tay.A del nostro schema di PRG !!! Potremmo esserne orgogliosi se non ci fosse da piangere!

Dopo l'interruzione della breve Amministrazione Trifila, ci prove it Commissario del tempo a riprendere it filo coi progettisti, rischiando di compiere l'ennesimo atto dilatorio anziche un contributo meritorio alla soluzione del problema. Ebbe a dire in quella occasione it consigliere Colasanzio, ricordando gli intoppi del passato: "il PRG ricorda la barca di Ulisse, che ogni qualvolta si avvicinava ad !taco incappava in un incidente che allontanava la nave dalla patria". In quella occasione, intervenne anche it consigliere Tita rilevando che "al momento in cui it PRG si avvicina alla soluzione subito dopo sorgono problemi inattesi. Occorre sedersi e guardarsi negli occhi per capire se effettivamente c'e la volonta di approvarlo." E continua dicendo una frase, che ci ha fatto riflettere molto "La gente guarda tutti i consiglieri come cornplici in un progetto, che porta a non approvare it PRG."

Ma è nel corso dell'Amministrazione Caselli del 2006, in cui con la istituzione di una commissione speciale all'urbanistica, si ritenne di essere davvero vicini alla conclusione. Fu definita la transazione coi progettisti per il pagamento degli arretrati e, a marzo 2008, sono stati loro consegnati tutti gli elaborati per il completamento.
Corre l'obbligo di ricordare che durante la storia del PRG le componenti della nostra parte politica presenti in quegli anni hanno chiesto diverse volte, per le vie ufficiali, l'intervento dell'Assessorato Regionale per far venire alla luce il Piano Regolatore del nostro Paese. Si sperava nel supporto di un funzionario regionale perchè si perdevano le speranze ogni volta che, riprendendo la questione pano regolatore, immancabilmente si frapponevano ostacoli, veri o presunti. Risultano fatte tante richieste, le ultime del 13 novembre 2005, dell'8 gennaio 2006, del 25 giugno 2007; ma ahimè anche l'Assessorato non è andato mai oltre le solite lettere di diffida con le quali assegnavano termini perentori per l'arrivo dell'intervento sostitutivo....ma tranne che brevi sortite, nulla di concreto! Quasi un patto silente per il PRG di Torregrotta: c'è davvero da pensare che a nessuno sia mai interessato di dotare Torregrotta di un ordinato assetto urbano!?

Oggi è certamente compromessa una visione di largo respiro, ma ciò non toglie che ci sono interventi indispensabili che non possono più attendere e che devono necessariamente essere regolati da un'azione globale programmata.

L' Amministrazione Caselli del quinquennio precedente sostenuta, allora come ora, quasi in toto dagli stessi gruppi politici, ha ottenuto il "via libera alla definizione definitiva del PRG". Lo Schema di massima che oggi ci viene proposto dal sindaco Caselli è quello stesso presentato all'Assessorato a fine 2009, il cui documento VAS ha ottenuto col decreto n.927 del 26/11/2010 il "parere motivato favorevole". Con la trasmissione di tale decreto al gruppo di progettazione PRG con nota del responsabile della 4A Area n.446 del 13 gennaio 2011, affinchè fosse data attuazione agli adempimenti prescritti dall'Assessorato reg/le e fossero eseguite le procedure di pubblicazione secondo i dettati di legge, si è giunti alla fase conclusiva del PRG: ALLELUIA! Alle Amministrazioni che il sindaco Caselli ha rappresentato e rappresenta è toccato questo compito di grande responsabilità e, di certo noi, non ci sottrarremo ai nostri doveri, per il ruolo che rivestiamo.

Bernava Rosalia

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