VENTURINO E' FUORI DAL M5S MA DENTRO LA MER.. FINO AL COLLO

09/05/2013 - "Un plauso alle parole del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, si legge sul blog di Beppe Grillo in un articolo dal titolo 'Violenza verbale'. "Bisogna fermare la violenza verbale prima che si trasformi in eversione" - c'è scritto - per aver sottolineato, anche se implicitamente, le parole eversive di Brunetta a proposito della condanna confermata in appello a quattro anni per frode fiscale per i diritti tv per le reti Mediaset di Berlusconi: "Così i giudici distruggono la democrazia". Napolitano uno di noi.


Ma ecco che la porta accanto, a commento dell'altro articolo del blog "Venturino è fuori dal M5S", la meglio parola detta è 'pezzo di merda'.

"Antonio Venturino è di fatto fuori dal MoVimento 5 Stelle: infatti ha violato una delle regole fondanti del Movimento, la restituzione, con rendicontazione, delle somme eccedenti i 2500 euro più rimborsi spese. L’ultima restituzione di parte degli emolumenti fatta da Venturino è infatti relativa allo stipendio di febbraio. Da allora il black-out, nonostante i pressanti e ripetuti inviti fatti dai tutti i colleghi, ma sempre rimasti lettera morta".

E non vi dico e non vi conto cosa si legge, tar i commenti, sul blog di Grillo: "grazie per esserci chi non rispetta le regole al parlamento, regione, comune ecc..va preso a calci nel culo. Beppe pensaci tu".

Ancora: "Venturino, il solito piez' e' merda". Oppure: "E dove li piglia tutti quei soldi una merdaccia di attore con le pezze al culo ??? siete voi del M5S che ci dovete tutelare !!! quello salta nel gruppo misto come biolè e tanti saluti ai nostri soldi !!!!! vedete di non fargliela passare liscia !!!!"

Oppure: "Non riesce..e' piu' forte di lui! Parlo del denaro, per lo stesso e per il quale ci troviamo tutti nella merda!!! Fuori dalle palle...".

"Caro Venturino dimetti ti da consigliere del m5s e restituisci i soldi indietro perché i siciliani ti hanno eletto perché facevano fede al programma 5 stelle e tu da solo non vali un cazzo ladro posa i soldi e dici scusate".

Ma ecco un moderato del linguaggio, un morigerayto del web: Kandran Kane di Torino: "Io inviterei tutti ad andarci piano con gli epiteti. Sempre se non si vuole danneggiare il movimento. Prima di definire 'ladro' venturino, io lo definirei trasgressore. Se è stato (spero sia) buttato fuori dal M5S, non è perché ha rubato, ma perché ha trasgredito il regolamento di adesione al movimento. E NON DOVEVA FARLO punto.
Se lo si accusa di essere un ladro, gli si offre l'opportunità di difendersi fuorviando l'attenzione dal fatto increscioso che ha mancato di parola al regolamento, tenendosi di fatto dei soldi che il movimento ha deciso non essere di sua proprietà, visto che i deputati non trattengono somme che eccedono i 2500 euro. Un'ultima cosa. Basta con questi slogan da opus dei. Quelli del M5S devono esser DURI, ma nessuno li obbliga ad esser PURI, ma poi puri di che? Fankooolo ai fanatici religiosi, pure qui dovete venire a scassare gli ovindoli?".

Beh, si, che male c'è... Alla fin fine è vero, ne uccide più la lingua che la spada, ma non proprio le parolacce che - tuttavia - non impressione più nessuno, e a volte rendono più autentici: "In questo paese l'idea della giustizia viene tradita di buonora in tutte le sue forme col gusto del ribaltamento; una tendenza già antica ma che oggi è divenuta sempre più inquietante che ha assunto dimensioni iperboliche che affossa e umilia milioni di cittadini i quali ancora vogliono credere in una qualche forma di giustizia e di legalità ma che invece si ritrovano quotidianamente miseramente sconfitti da una "realpolitik" per la quale anche per coloro i quali vogliano trovare, seppur in teoria, una spiegazione, se non completa, almeno più comprensiva di tutti gli inquietanti misfatti di questa sciagurata nazione cosiddetta "democratica" diventa un'operazione inintelligibile.

Questa è l'Italia! Un miserabile paese dove un ladro di mele passa subitamente al carcere mentre quello del bene pubblico alla Ricchezza e agli Onori!

Parafrasando....
Art. 1: L’Italia è una Dittatura Partitocratica fondata sulla presa per il culo degli elettori. La sovranità appartiene ai partiti che la esercita oltre le forme e oltremodo nei limiti illimitati della Costituzione (c.d. Inciucio).

Art. 2: La Partitocrazia in capo allo Stato dei Dittatori richiede ai comuni cittadini l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale. Tali doveri comportano l'assoluta acquiescenza verso lo Stato, non rompere i coglioni allo Stato, lavorare e pagare tasse per lo Stato (che verranno da esso rigirate alle Banche Sovrane) sempre crescenti nel tempo, fino a quando non crepi. Art. 3:... Aldo Pavia 09.05.13 16:14| "