Vendita AGI, Antoci: “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”

Vendita AGI, Antoci (Capolista M5S Collegio “Isole”): “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”. Nota Stampa di Giuseppe Antoci, candidato capolista circoscrizione “Isole” alle elezioni europee col MoVimento Cinque Stelle 4 mag 2024 - "Lascia sgomenti la decisione di ENI, azienda partecipata dello stato, di trattare la cessione dell'agenzia di stampa AGI con il parlamentare leghista Angelucci. Un'operazione "folle", come giustamente definita da Giuseppe Conte. Altrettanto allarmante è il fatto che la vendita si stia realizzando mediante una trattativa privata in assenza di un bando di gara a tutela della trasparenza dell'operazione. Bisogna arginare condotte come queste applicando il "Media Freedom Act", legge europea per la libertà dei media tesa a proteggere i giornalisti e i media dell'UE da ingerenze politiche o economiche e ad evitare la concentrazione dei media sotto il controllo politico (come nel caso di Angeluc

ARCIGAY SOLLECITA CROCETTA: “LA REGIONE SICILIANA PUO’ IMMAGINARE UNA LINEA POLITICA SUI DIRITTI LGBT”?

Messina. 21/06/2013 – In qualità di presidente del comitato Makwan Arcigay Messina firmatario della lettera inviata alla S. Vostra a firma di tutti i comitati, e spedita dall’ex presidente nazionale Paolo Patanè , che in calce alla presente potrà rileggere.
Lo scrivente, a nome della comunità LGBT Messinese, firmatario della lettera di cui in oggetto, ha aderito alla stessa prima perché era giusto sottoscrivere un documento insieme a tutti i colleghi siciliani, poi, perché si aspettava una risposta.

E’ doveroso dirLe che comprendo il Suo non facile impegno come Presidente e anche in questa lunga campagna elettorale che l’Ha vista impegnata su vari fronti e per vari motivi, per cui sicuramente non avrà avuto tempo di interessarsi alla lettera inviata da arcigay Sicilia.
Naturalmente se tanti sono i Suoi impegni e forse in alcuni casi con necessità prioritarie, Ne conviene che anche la nostra richiesta, maestrevolmente espressa da chi l’ha scritta, anche per noi costituisce priorità non indifferente. Ribadisco che per questo comitato e per lo scrivente,il solo invio della lettera ed il fatto che ne abbiano parlato i giornali non costituisce l’arrivo del nostro voler espletare la mission che ci siamo proposti di portare avanti. Tutt’altro invece, la spedizione della lettera e i commenti di diverse testate giornalistiche siciliane è per noi il punto di partenza che ha come punto di arrivo l’ottenimento di quanto richiesto e quantomeno il Suo interesse a risponderci. Pertanto mi permetto di porle nell’occasione questa domanda: “LA REGIONE SICILIANA PUO’ IMMAGINARE UNA LINEA POLITICA SUI DIRITTI LGBT”? Non vado oltre perché la lettera che di seguito è alquanto completa e mi soddisfa ampiamente, non potrebbe essere diversamente averla sottoscritta e condivisa. In attesa di Sua celere risposta Le porgo i più cordiali saluti.

Rosario Duca
Presidente
Makwan Arcigay Messina

LETTERA APERTA DEI COMITATI SICILIANI ARCIGAY AL PRESIDENTE DELLA REGIONE

Caro Presidente,

Dal giorno della tua elezione, la Sicilia sta provando in tutti i modi a ribaltare la paura e il rischio concreto di un tracollo economico e sociale che pareva inevitabile. Crediamo si debba dare atto al tuo Governo di essersi fatto carico di uno sforzo poderoso nell’affrontare, in pochi mesi, le innumerevoli emergenze attraverso un metodo politico e di comunicazione pubblica differente e, ad oggi, coerente con gli impegni assunti. Questo ha certamente contribuito a restituire orizzonti e prospettive al popolo siciliano e a mostrare il nostro modello, costruito su equilibri innovativi, e coesistenza in Assemblea con le forze politiche emergenti anche a livello nazionale, come esemplare per tutto il Paese.

Proprio ieri hai attribuito le deleghe a Beni culturali e Turismo a persone di indiscusso valore e ci sembra l’occasione utile per una riflessione ulteriore. Ci appare infatti urgente che la visione di un rinnovamento economico e sociale e di un rilanciato e severo contrasto all’illegalità ed allo sperpero di denaro pubblico, possa avvantaggiarsi di una definizione degli strumenti a sostegno della coesione sociale e civile e delle pari opportunità, e nel contrasto alle disparità ed alle discriminazioni, di cui la nostra Regione ha un bisogno disperato, e che tu stesso hai sempre sostenuto con convinzione.

Ci chiediamo dunque, e soprattutto ti chiediamo, se non siano proprio questi i tempi più che maturi per dare alla nostra Sicilia un punto di riferimento istituzionale per i diritti umani e civili di tutti, come accade in altre Regioni, e che ponga al centro di politiche mirate, e di una visione strategica complessiva, i temi dell’ eguaglianza, della libertà nell’autodeterminazione e della dignità di ogni persona, senza distinzioni di razza, religione, orientamento sessuale, identità di genere, e di tutti quei fattori di discriminazione condannati dall’ articolo 21 della Carta dei Diritti Fondamentali dell’ Unione ed oggetto della strategia del Consiglio d’Europa cui l’Italia ha aderito.

Sul tema dei diritti delle persone gay lesbiche e transessuali, come delle donne o dei migranti , o di tutte le molteplicità che soffrono di violenze e disparità spesso crudeli, si può costruire un modello sociale e umano diverso, anche questo, ancor più splendidamente, possibile esempio per tutto il Paese in un momento di gravissima crisi e paure diffuse. Avere un organismo specifico a cui fare riferimento, o una delega o un ufficio o garante regionale, colmerebbe un vuoto evidente e consentirebbe di indirizzare la volontà politica verso azioni e presenze concrete, continue, coordinate, visibili, utili.

Nell’ anno del Pride nazionale a Palermo, il Pride più a sud della storia d’ Europa, come l’ha definito Martin Schultz, e a cui la Regione ha immediatamente dato il suo prestigioso patrocinio, ci sembra poi che una legge contro l’ omofobia e la trans fobia, come quella gia presentata all’ Assemblea regionale siciliana, meriti ancor più attenzione e sostegno, perché combattere la violenza e la prepotenza contro qualcuno serve sempre alla certezza della libertà e dignità di tutti, Esattamente come il Pride delle persone gay, lesbiche e transessuali vuole essere una richiesta di giustizia ed eguaglianza non solo per noi ma per tutti. Sarebbe politicamente significativo per l’ Italia intera, e non solo per la Sicilia, se questo testo di legge fosse accolto dal Presidente della Regione ed avviato, finalmente, all’ iter più opportuno per una rapida approvazione.

Abbiamo l’ ambizione di pensare che, nonostante le numerose difficoltà, questa terra possa e debba uscire dalla crisi, trasformando la crisi in un’occasione storica per un nuovo e straordinario patto di solidarietà e bellezza civile. Ti chiediamo il segnale più decisivo in questa direzione: un preciso riferimento politico e istituzionale e la volontà politica per i necessari e veloci strumenti normativi contro omofobia/ trans fobia e tutte le discriminazioni.

I Presidenti dei Comitati territoriali ARCIGAY di
Agrigento,
Catania, Caltanissetta, Enna
Messina,
Palermo e Trapani,
Ragusa
Siracusa

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