Vendita AGI, Antoci: “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”

Vendita AGI, Antoci (Capolista M5S Collegio “Isole”): “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”. Nota Stampa di Giuseppe Antoci, candidato capolista circoscrizione “Isole” alle elezioni europee col MoVimento Cinque Stelle 4 mag 2024 - "Lascia sgomenti la decisione di ENI, azienda partecipata dello stato, di trattare la cessione dell'agenzia di stampa AGI con il parlamentare leghista Angelucci. Un'operazione "folle", come giustamente definita da Giuseppe Conte. Altrettanto allarmante è il fatto che la vendita si stia realizzando mediante una trattativa privata in assenza di un bando di gara a tutela della trasparenza dell'operazione. Bisogna arginare condotte come queste applicando il "Media Freedom Act", legge europea per la libertà dei media tesa a proteggere i giornalisti e i media dell'UE da ingerenze politiche o economiche e ad evitare la concentrazione dei media sotto il controllo politico (come nel caso di Angeluc

'GRANDI EVENTI' DELLA REGIONE SICILIANA: 'MALA GESTIO', 17 ARRESTI NEL COMITATO D'AFFARI

L’inchiesta, condotta dal procuratore aggiunto Leonardo Agueci e dai sostituti Alessandro Picchi, Sergio Demontis, Maurizio Agnello, Gaetano Paci e Pierangelo Padova, vede coinvolto il Ciapi, tra i maggiori enti di formazione in Sicilia. La Regione Siciliana avrebbe finanziato 15 milioni di euro per l’apprendistato di 1.500 giovani disoccupati ma il denaro sarebbe finito nelle casse di politici e manager per cene galanti, escort, viaggi finanziati a politici. Solo 18 giovani avrebbero ottenuto un contratto

Palermo, 19 giugno 2013 - L’indagine riguarda a vario titolo diversi uomini politici siciliani: 5 ex assessori regionali al Lavoro e alla Formazione: Carmelo Incardona, Santi Formica, Francesco Scoma e Nicola Leanza, capogruppo dell'Udc.

Le indagini del Nucleo di polizia tributaria della Guardia di finanza hanno smascherato un sistema di tangenti che ruotava attorno al personagio principale della vicenda, il manager Faustino Giacchetto, ritenuto uno dei massimi esperti su Fondi europei. Gli occhi della Procura sono puntati soprattutto sul Ciapi, ma anche sui cosiddetti Grandi Eventi organizzati dalla Regione siciliana e in particolare dall'assessorato al Turismo. In cella pure la moglie e la segretaria di Giacchetto.

A seguito di prolungate e complesse indagini svolte sotto la costante direzione della Procura della Repubblica di Palermo, la Guardia di Finanza del capoluogo siciliano ha messo fine alle illecite attività di un "comitato d'affari" che per anni, anche corrompendo politici e dirigenti pubblici e ricorrendo a fatture per operazioni inesistenti, ha "pilotato" gli appalti dei grandi eventi in
Sicilia e si è appropriato di rilevanti fondi comunitari destinati ai principali progetti per la formazione professionale.

Conseguentemente, questa mattina, la Guardia di Finanza di Palermo ha dato esecuzione a ordinanze di custodia cautelare nei confronti di 17 persone - di cui 12 in carcere e 5 agli arresti domiciliari - emesse dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Palermo in accoglimento delle richieste formulate dal Procuratore Aggiunto della Repubblica e dai Sostituti Procuratori.
__________________________
Secondo gli investigatori Giacchetto controllava la gestione delle gare d’appalto, oltre a gestire il Taormina Fashion Award, torneo internazionale di golf organizzato a Castiglione di Sicilia, ma pure i mondiali di scherma svoltisi a Catania.

Oltre a Giacchetto gli altri arrestati sono: Pietro Messina, Domenico Di Carlo, Concetta Argento, Claudio Lo Nigro, Stefania Scaduto, Francesco Riggio, Luciano Muratore e Antonino Belcuore. Gli arresti domiciliari sono stati concessi a Carmelo Bellissimo, Sandro Compagno, Massimo Sala, Elio Carreca e Bruno Devita. Sequestrati beni per 28 milioni di euro.

Fermati pure due ex assessori regionali, Gianmaria Sparma e Luigi Gentile. Gian Maria Sparma, è stato arrestato poichè coinvolto nell'inchiesta relativa a due società vicine all'ex manager del Ciapi Fausto Giacchetto, che gli avrebbe pagato un viaggio in Tunisia, trasloco, abbonamento a Sky, nonchè dollari per un viaggio negli Stati Uniti.

____________________________

Contestualmente le Fiamme Gialle hanno eseguito il provvedimento, emesso dal G.I.P. di Palermo su richiesta della locale Procura della Repubblica, di sequestro del capitale sociale e dei beni aziendali di 5 società, nonché delle disponibilità patrimoniali e finanziarie riconducibili agli indagati, per un valore complessivo di oltre 28 milioni di euro.

L'operazione - nella quale sono questa mattina impegnati 150 finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Palermo - è la sintesi di due diversi filoni d'indagine, sviluppati dal Gruppo Tutela Spesa Pubblica del Nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza di Palermo su delega del Dipartimento Pubblica Amministrazione della locale Procura della Repubblica, nei riguardi di due sodalizi criminosi facenti entrambi capo ad un'unica regia.

La prima indagine - denominata "MALA GESTIO" - ha riguardato l'illecita percezione e gestione di un contributo pubblico di 15 milioni di euro da parte di un centro di addestramento professionale, la seconda indagine, denominata "SICILIA GRANDI EVENTI" ha riguardato le procedure di aggiudicazione di gare di appalto bandite dalla Regione Sicilia nel settore degli eventi pubblici. I reati contestati vanno dalla truffa per il conseguimento di erogazioni pubbliche, alla corruzione di pubblici ufficiali e/o incaricati di pubblico servizio, alla frode fiscale, al finanziamento illecito di partiti e di singoli esponenti politici, al riciclaggio, turbata libertà degli incanti e del procedimento di scelta del contraente e frode fiscale. All'esito di entrambe le indagini sono state nel complesso denunciate 47 persone fisiche e sono state segnalate 11 persone giuridiche per l'illecito amministrativo dipendente da reato di cui agli artt. 5, 24-ter e 25 del D.lgs. 231/2001.

Commenti