Capizzi, studente modello di 16 anni ucciso in piazza da un ventenne armato di pistola

Uno studente di 16 anni,  Giuseppe Di Dio, è stato ucciso sabato 1° novembre a Capizzi, piccolo comune dei Nebrodi in provincia di Messina, mentre un suo amico è rimasto ferito nella sparatoria. Fermate tre persone.  Giuseppe Di Dio frequentava la terza classe  dell'istituto alberghiero di Troina (Enna) e sarebbe stato attinto per errore dai colpi mortali esplosi da  Giacomo Frasconà Filaro , il 20.enne presunto assassino . 3 nov 2025 - Giuseppe Di Dio, 16 anni, e i suoi amici si trovavano  davanti a un bar di via Roma, a Capizzi, quando da un'automobile sarebbero scese tre persone, una delle quali avrebbe esploso i colpi di arma da fuoco che hanno attinto mortalmente il sedicenne, ferendo un altro giovane di 22 anni.  Si tratta di  Antonio Frasconà Filaro , 48 anni, e dei figli Mario, 18 anni, e Giacomo, 20 anni. Quest'ultimo, armato di pistola avrebbe fatto fuoco sulle persone presenti all'esterno del  bar di via Roma, a Capizzi, uccidendo ...

PREMIO LETTERARIO LA CAPANNINA: VINCENZO AMATO CON ‘IL SOVVERSIVO’ È IL VINCITORE DELLA SECONDA EDIZIONE

Vincenzo Amato con “Il Sovversivo” (Armenio Editore) è il vincitore della seconda edizione del Premio Letterario 'La Capannina': la cerimonia di consegna si è svolta ieri a Gliaca di Piraino, nella rinomata località della Costa Saracena. 173 pagine di nostalgia e ineluttabile futuro in cui riferimenti autobiografici e cocenti ricordi fanno a gara per riesumare un tempo appena vissuto...

Gliaca di Piraino (Me), 16/06/2013 – Vincenzo Amato, avvocato, classe 1961, con “Il Sovversivo” (Armenio Editore) è il vincitore della seconda edizione del Premio Letterario 'La Capannina', la cui cerimonia di consegna si è svolta ieri a Gliaca di Piraino, nel tratto antistante l’omonimo Caffè Letterario, divenuto oramai punto di riferimento di un pubblico attratto dalle prerogative che tale locale mette a disposizione, nella rinomata località della Costa Saracena.

173 pagine di nostalgia e ineluttabile futuro in cui riferimenti autobiografici e cocenti ricordi fanno a gara per riesumare un tempo sociale e sociologico appena vissuto, vecchio solo di qualche ventennio, eppure ancora tutto da decodificare per poterlo debitamente raccontare. Nel suo racconto Vincenzo Amato frena più che può gli entusiasmi giovanili e della goliardia, prima che questi si mescolino con la ricerca dell’identità adulta, quella che in un modo o nell’altro ci avrebbe condotti alla quiescenza con la ‘barca all’asciutto’ e con la coscienza ‘apposto’, per avere servito ‘Dio e mammona’ senza che noi stessi ce ne accorgessimo (facendo in modo che...), di soppiatto, appagando il sornione che era in noi, quanto la coscienza politica.

Coscienza politica che era difficile da accontentare assai più dei genitori. Di coloro ai quali, in un modo o nell’altro dovevi rendere conto, se non altro perché loro, poveretti, si spaccavano la schiena, eccetera, eccetera. Anticamera (a gas) del politicamente corretto che aggiusta tutto e tutti. La coscienza politica no, quella non conosce ragioni, pura e cinica com’è, sorda e severa, coerente e impudica come la… politica.
Di destra si nasce, di sinistra si diventa.

Godibile e terso, orgoglioso e sottile, Il Sovversivo di Vincenzo Amato rappresenta la scelta inevitabile per la giuria di questo Premio Letterario 'La Capannina' che sembra avere una autentica vocazione per le opere prime, qual è quella dell’avv. Amato.
Un premio letterario che rinnova l’aria in questi comparti turistici dove si affastellano 'programmi dei festeggiamenti' che ancora oggi hanno nei ‘cantanti’ il clou della locandina, anche se non sono più i tempi della radio e qualche cantante in televisione, facendoci bene caso, si va vedendo. Qua, al premio letterario, cantanti non se ne “portano”. Si portano aspiranti scrittori e appassionati della scrittura, critici, attori recitanti e pubblico.

Il premio nasce dalla collaborazione tra il Caffè Letterario “La Capannina”, il Comune di Piraino, l'Associazione Culturale “Sak Be,” l'editore Armenio, la Fondazione “Borgese” e il prof. Riccardo Ferlazzo Ciano, giornalista e scrittore, oltreché conduttore della manifestazione. Tra gli ospiti, il professore Ignazio Buttitta, nipote del grande poeta di Bagheria, del quale porta il nome, e l'attrice Stefania Blandeburgo, protagonista di fiction come “La Piovra” e “Squadra Antimafia”, artefice di vibrante lettura di ampi brani delle opere premiate.
A Stefania Blandeburgo va il merito - peraltro - di avere dato voce ad alcuni monologhi tratti da opere di Franco Scaldati, scomparso di recente a 70 anni, dopo una breve malattia. Un omaggio palpitante di bravura e palermitana amorevolezza per tutto ciò che è a forma di ‘esse’ o comincia per 'esse', la esse di Sicilia, di surreale, di sete d’amore e d’amicizia, di saggi autenticamente folli e stravaganza poetica.
E di Scaldati, perché Franco si chiamava Scaldati, con la 'esse', per amore della Sicilia. Di quella Sicilia che Stefania Blandeburgo, pure lei con la esse nel nome, ha donato con cuore al pubblico presente a Gliaca di Piraino.

m.m.

Commenti