Centri antiviolenza, Case rifugio: in Sicilia e nelle Isole l'88,6% hanno un ente promotore privato

L’Istat e il Dipartimento per le Pari Opportunità rendono disponibile, tramite uno specifico sistema  informativo, un quadro integrato e tempestivamente aggiornato di informazioni ufficiali sulla  violenza contro le donne in Italia 2 . L’obiettivo è fornire dati e indicatori statistici di qualità che  offrano una visione di insieme su questo fenomeno attraverso l’integrazione di dati provenienti da  varie fonti (Istat, DPO, Ministeri, Regioni, Consiglio Nazionale delle Ricerche, Centri antiviolenza,  Case rifugio e altri servizi come il numero di pubblica utilità Anti Violenza e Stalking. 14/04/2025 -  Nel 2023 sono state 7.731 le persone accolte nelle strutture residenziali specializzate (Case rifugio) e non specializzate (Presidi residenziali assistenziali e socio-sanitari) per motivi legati alla violenza di genere.  Sono 3.574 le donne vittime di violenza, di cui 3.054 ospiti di Case rifugio e 520 di presidi residenziali.  Sono 4.157 i minori ospiti de...

TRATTATIVA STATO-MAFIA: INTIMIDAZIONI A CATENA, ORA TOCCA A TARTAGLIA...

PALERMO, 29 GIU - Lo scorso giovedi', mentre Roberto Tartaglia, uno dei pubblici ministeri dell'indagine sulla trattativa Stato-mafia, era nell'aula bunker dell'Ucciardone per l'udienza del processo, qualcuno ha forzato la serratura ed e' entrato nell'appartamento del magistrato, senza portare via nulla. Tartaglia, al suo rientro, ha trovato su un mobile dell'ingresso alcuni oggetti che prima erano altrove.


"E' in atto una inquietante strategia di intimidazione mafiosa nei confronti del pool di magistrati che conduce le indagini sulla trattativa Stato-mafia. I messaggi intimidatori rivolti prima a Nino Di Matteo, poi a Francesco del Bene e oggi a Roberto Tartaglia ci dicono che Cosa nostra ha alzato il tiro. Ecco perchè è necessario aumentare il livello di guardia, ma è sprattutto importante che la politica, le istituzioni e la società civile facciano sentire il loro sostegno a chi si trova in prima fila per scoprire la verità sulle stragi del '92/'93 e combattere la criminalità organizzata". lo dice il senatore Giuseppe Lumia, capogruppo del Pd in Commissione giustizia.

Commenti

  1. Sopratutto la societa civile deve far sentire forte e chiaro il proprio sostegno ai magistrati che combattono in prima linea con grandi rischi e sacrifici personali la battaglia per la legalita.
    Abbiamo visto troppo spesso politici collusi con la mafia inneggiare alla lotta contro la mafia e poi lavorare per screditare la magistratura.
    La magistratura forte serve ai deboli.I politici detengono il potere e non vogliono controlli.

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