Centri antiviolenza, Case rifugio: in Sicilia e nelle Isole l'88,6% hanno un ente promotore privato

L’Istat e il Dipartimento per le Pari Opportunità rendono disponibile, tramite uno specifico sistema  informativo, un quadro integrato e tempestivamente aggiornato di informazioni ufficiali sulla  violenza contro le donne in Italia 2 . L’obiettivo è fornire dati e indicatori statistici di qualità che  offrano una visione di insieme su questo fenomeno attraverso l’integrazione di dati provenienti da  varie fonti (Istat, DPO, Ministeri, Regioni, Consiglio Nazionale delle Ricerche, Centri antiviolenza,  Case rifugio e altri servizi come il numero di pubblica utilità Anti Violenza e Stalking. 14/04/2025 -  Nel 2023 sono state 7.731 le persone accolte nelle strutture residenziali specializzate (Case rifugio) e non specializzate (Presidi residenziali assistenziali e socio-sanitari) per motivi legati alla violenza di genere.  Sono 3.574 le donne vittime di violenza, di cui 3.054 ospiti di Case rifugio e 520 di presidi residenziali.  Sono 4.157 i minori ospiti de...

VIOLENZA SU MINORI: 'NONNO' MORBOSO ARRESTATO A MESSINA

La Polizia arresta un uomo per violenza sessuale
Messina, 25/06/2013 - Alle prime luci dell’alba la Squadra Mobile ha tratto in arresto un quarantatreenne messinese, in esecuzione dell’Ordinanza di Custodia Cautelare in Carcere emessa dal G.I.P. dott.ssa Monica MARINO, su richiesta del P.M. dott.ssa A. M. ARENA, poiché ritenuto responsabile di avere posto in essere atti sessuali nei confronti di una minore.


L’uomo, marito della nonna della tredicenne, fin dall’estate dello scorso anno, aveva molestato la ragazzina con alcuni palpeggiamenti, mentre si trovavano in spiaggia.

Ad accorgersi dell’atteggiamento morboso del marito nei confronti della nipote era stata proprio la nonna della vittima, che aveva quindi confidato i suoi sospetti alla figlia, la quale ne aveva parlato con la minore. La ragazzina aveva così squarciato il muro del silenzio dietro il quale si era trincerata, rivelando e descrivendo gli episodi che l’avevano vista vittima dello “zio”.

Da qui la decisione di chiedere aiuto agli investigatori della Squadra Mobile che, in breve tempo, hanno fatto scattare le manette intorno ai polsi del molestatore.

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