Disabilità, l’INPS diviene titolare unico del processo di accertamento

Riforma della disabilità: l’Istituto avvia la seconda fase della sperimentazione dal 30  settembre. Estensione delle nuove modalità di accertamento della disabilità in ulteriori  province, nonché nella Regione autonoma Valle d’Aosta e nella Provincia autonoma di Trento  Roma, 12 settembre 2025 - L’INPS annuncia che, a partire dal 30 settembre 2025, è prevista la seconda fase della sperimentazione della Riforma della Disabilità, prevista dal decreto legislativo n.62/2024, con l’attivazione del nuovo sistema di accertamento della condizione disabilità in ulteriori territori. Dopo il positivo avvio, il 1° gennaio 2025, della prima fase sperimentale, la nuova fase interesserà altre undici province: Alessandria, Genova, Isernia, Lecce, Macerata, Matera, Palermo, Teramo e Vicenza, nonché la Regione autonoma Valle d’Aosta e la Provincia autonoma di Trento. Una delle principali novità introdotte riguarda la nuova modalità di avvio del procedimento di accertamento della disabilità...

VIOLENZA SU MINORI: 'NONNO' MORBOSO ARRESTATO A MESSINA

La Polizia arresta un uomo per violenza sessuale
Messina, 25/06/2013 - Alle prime luci dell’alba la Squadra Mobile ha tratto in arresto un quarantatreenne messinese, in esecuzione dell’Ordinanza di Custodia Cautelare in Carcere emessa dal G.I.P. dott.ssa Monica MARINO, su richiesta del P.M. dott.ssa A. M. ARENA, poiché ritenuto responsabile di avere posto in essere atti sessuali nei confronti di una minore.


L’uomo, marito della nonna della tredicenne, fin dall’estate dello scorso anno, aveva molestato la ragazzina con alcuni palpeggiamenti, mentre si trovavano in spiaggia.

Ad accorgersi dell’atteggiamento morboso del marito nei confronti della nipote era stata proprio la nonna della vittima, che aveva quindi confidato i suoi sospetti alla figlia, la quale ne aveva parlato con la minore. La ragazzina aveva così squarciato il muro del silenzio dietro il quale si era trincerata, rivelando e descrivendo gli episodi che l’avevano vista vittima dello “zio”.

Da qui la decisione di chiedere aiuto agli investigatori della Squadra Mobile che, in breve tempo, hanno fatto scattare le manette intorno ai polsi del molestatore.

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