Deposito scorie nucleari a Trapani e Calatafimi Segesta: l’ARS dice NO, rispettata la volontà popolare

Deposito scorie nucleari: l’ARS dice NO. Ciminnisi: «Rispettata la volontà popolare. Incredibile il silenzio del Governo Regionale». A pprovata la mozione presentata dal M5S e illustrata in aula dalla deputata Cristina Ciminnisi, contro l’ipotesi di realizzazione del deposito nazionale di scorie nucleari in una delle due aree individuate nei comuni di Trapani e Calatafimi Segesta. Il Governo non s’è pronunciato e non è intervenuto in aula.  Trapani, 14 maggio 2024 – L’ARS ha approvato questo pomeriggio la mozione, presentata dal M5S e illustrata in aula dalla deputata trapanese Cristina Ciminnisi, prima firmataria, contro l’ipotesi di realizzazione del deposito nazionale di scorie nucleari in una delle due aree individuate nei comuni di Trapani e Calatafimi Segesta. Il Governo non s’è pronunciato e non è intervenuto in aula. Contro la mozione ha votato il deputato di FdI Giuseppe Bica. «Il voto rende giustizia e dignità ai nostri territori e a tutta l’Isola – afferma Ciminnisi –. Il NO

AGENZIA DELLE ENTRATE DI MESSINA, LA CISL FP DENUNCIA I GRAVI DISAGI DEI LAVORATORI DELLA DIREZIONE PROVINCIALE

Messina, 27 luglio ’13 – “Un gesto eclatante, conseguenza della riforma nazionale delle Agenzie fiscali e in particolare delle Entrate. Ma con la differenza che nelle altre regioni si cercano i dovuti correttivi per poter svolgere il lavoro con la giusta serenità, mentre alla Direzione Provinciale di Messina ciò non sta accadendo, né per il personale, né le figure dei capi team dell’Ufficio Controlli”.
Così la Cisl Funzione Pubblica, con il segretario generale Calogero Emanuele e il responsabile del dipartimento Michele Li Volsi, commenta la decisione dei Capi Team dell’Ufficio Controlli della Direzione Provinciale delle Entrate di Messina di rassegnare le dimissioni dai rispettivi incarichi.

“La gestione di un Ufficio – commentano i sindacalisti Cisl – deve passare dalla collaborazione di tutti i anelli gerarchici e non certo da paventate minacce, note riservate e paradossalmente da ‘note riservate delle riservate’ di cui più persone, anche di aree diverse ci danno tristemente notizia. Vogliamo lanciare ‘un campanello d’allarme’ con coraggio, senza che venga interpretato come un disturbo per gli alti vertici né un ammutinamento o un non riconoscimento dei ruoli gerarchici. Sicuramente quanto accaduto – continuano Emanuele e Li Volsi - va visto come una richiesta di aiuto e un invito a guardare meglio la realtà messinese dove è necessario intervenire subito nell’interesse del bene comune e degli Uffici chiamati a svolgere un compito difficile e complesso in un momento delicato per il nostro Paese”.


La Cisl Fp evidenzia come il management locale, piuttosto di preoccuparsi a risolvere le problematiche e ridare serenità a tutto l’ambiente, si preoccupa di difendere l’immagine del solo gruppo dirigente, invitando i singoli capi team a riconsiderare le posizioni assunte, tralasciando di risolvere quelli che sono le legittime aspettative dei lavoratori in direzione di miglior condizioni lavorative.

“Purtroppo – affermano Emanuele e Li Volsi - siamo di fronte a una dirigenza avulsa dalla realtà e incapace di affrontare con coraggio e capacità decisionale le problematiche operative, rappresentate da coloro che tutti i giorni sono chiamati ad assolvere ai loro compiti con professionalità e dedizione che con coraggio e abnegazione cercano di interpretare e applicare, tutte le convulse disposizioni operative che il gruppo dirigente si preoccupa di produrre, imbrigliando dietro un burocratismo formale e soffocante l’operatività di chi invece deve operare procedure con tempistiche molto risicate”.

I sindacalisti della Cisl Funzione Pubblica sottolineano il clima di tensione che si respira nella Direzione Provinciale di Messina a cui, ad avviso del sindacato, è sottoposto incolpevolmente tutto il personale. “Questo – concludono – ci impone di chiedere un urgente intervento da parte della Direzione Regionale dell’Agenzia delle Entrate per evitare l’insorgere di un inutile e annoso ricorso giudiziario a provvedimenti e decisioni assunti in un clima di tensione senza il giusto confronto con le Organizzazioni sindacali per giungere in tempi brevi ad una risoluzione positiva delle criticità esposte”.

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