Palermo, 29 luglio 2013 - Questo pomeriggio alle ore 15:30 presso la Sala Alessi di Palazzo d'Orleans, il Presidente Crocetta e i vertici dell'Eni, annunceranno un piano di investimento denominato "progetto Gela, una nuova Raffineria". L'investimento, per un ammontare di circa 700 milioni di euro, vuole superare le debolezze strutturali del sito, con un adeguamento e un potenziamento degli impianti al fine di migliorare la tutela dell'ambiente e della sicurezza.
Un tavolo di confronto (“Costruire la Democrazia: Le Sfide della Pubblica Amministrazione”), presenti il Ministro del lavoro libico, S.E. Muhammed Elfituri Ahmed Swelem, su invito del Ministro per la Pubblica Amministrazione e la Semplificazione, Gianpiero D'Alia. All’incontro, che si è svolto presso la Sala Alessi di Palazzo d’Orleans alle ore 11, hanno preso parte il Presidente della Regione, On. Rosario Crocetta, il Presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana Giovanni Ardizzone, l’assessore all’Agricoltura Dario Cartabellotta, l’Arch. Ester Bonafede, Assessore alla Famiglia, Politiche Sociali e Lavoro, la Prof. Patrizia Valenti, Assessore alle Autonomie Locali e Funzione Pubblica, Nelli Scilabra, Assessore all’Istruzione e alla Formazione Professionale, la dott.ssa Linda Vancheri - Assessore alle attività produttive, il Prof. Roberto Lagalla - Rettore dell’Università di Palermo, Antonello Montante - Presidente Confindustria Sicilia.
“E’ un’occasione importante che ancora una volta tende a rimarcare il ruolo centrale della Sicilia nel rapporto con i paesi dell’ euromediterraneo, ma anche di una regione che diventa terra di accoglienza e ponte di solidarietà, che contribuisca fortemente a creare una situazione di pace e collaborazione tra i paesi del mediterraneo. Il Mediterraneo deve tornare ad essere un mare di pace, sviluppo, lavoro, cooperazione e con i paesi del sud costruire l’idea di un partenariato basato sul rispetto reciproco e sulla parità.
Iniziative come questa, fortemente voluta dal Ministro D’Alia e accolta con grande piacere dal governo regionale, ancora una volta definiscono il ruolo chiave della Sicilia, terra al centro del Mediterraneo e interlocutore privilegiato per i paesi arabi”.
Alle ore 12, al termine dell’incontro, i partecipanti al tavolo hanno la stampa.
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