
Palermo, 25 luglio - "E' doveroso chiedersi a quali oscuri interessi ha risposto il Presidente Crocetta nel dare ieri il proprio benestare al cantiere del MUOS, dopo aver giocato metà della sua campagna elettorale proprio sulla battaglia contro l'installazione militare americana. Così come sull'acqua pubblica, un clamoroso voltafaccia."
"Se uno come lui, notoriamente attento all'immagine, ha scelto di preferire la tutela di questi interessi alla tutela della propria faccia, vuol dire che davvero c'è dietro qualcosa di inconfessabile; e non venga oggi a scaricare su altri le responsabilità che sono oggi sue e sue soltanto come Presidente della Regione e Ministro dello Stato." Lo afferma Vincenzo Figuccia, presidente dell'Intergruppo "Giovani energie" all'Assemblea Regionale Siciliana.
Intanti a Niscemi, in provincia di Caltanissetta, continua l'occupazione pacifica dell'aula consiliare per protestare contro la decisione della Regione Siciliana di revocare i provvedimenti che bloccavano le autorizzazioni alla installazione dell'impianto radio dell'esercito Usa in contrada Ulmo.
All'interno dell'aula consiliare, e' presente uno striscione, con la scritta 'Revochiamo Crocetta'. Davanti al Municipio, invece, e' stato esposto invece un lenzuolo bianco dove e' scritto 'Comune occupato'. Intanto, il sindaco di Niscemi, Francesco La Rosa, nel frattempo si e' detto "profondamente amareggiato dopo la marcia indietro del Presidente della Regione, Rosario Crocetta", sulla vicenda del Muos e mi sento solo, abbandonato e arrabbiato".
Dal canto suo, il presidente Rosario Crocetta ha diffuso la seguente nota:
“Il governo regionale da me presieduto non ha mai condiviso, neppure sul piano di principio, l'istallazione del Muos poichè ha ritenuto sempre che tale istallazione si inserisce in un territorio fortemente degradato per presenza altri impianti, sul piano ambientale. Il mio governo non ha mai autorizzato alcuna richiesta relativa al Muos, questo per amore di verità. L'autorizzazione Muos è precedente al nostro insediamento. Abbiamo, fino a oggi, fatto ogni tentativo possibile per impedire la continuazione dei lavori, individuando un punto
estremamente critico nel fatto che lo studio sulla salute non attendibile e, pertanto, si è concordato col governo nazionale di fare effettuare un nuovo studio affidandone la realizzazione all'Istituto Superiore di Sanità.
Sulla base del parere estremamente positivo espresso da tale ente, non era più perseguibile mantenere alcun divieto senza causare il default della Sicilia. Le autorizzazioni del governo Lombardo, infatti, avevano prodotto effetti economici e responsabilità nei confronti di terzi. Gli americani, infatti, sostengono che l'intero complesso Muos a livello mondiale costi 18 miliardi di dollari e che tale istallazione non può funzionare senza l'impianto di Niscemi. L'autorizzazione del governo precedente ha quindi prodotto legittimi interessi a favore di terzi che, in caso di diniego ad effettuare l'istallazione, hanno diritto di essere risarciti.
Non avevamo altra scelta se non quella del rispetto delle leggi. Il governo regionale auspica interventi legislativi regionali - abbiamo già presentato da circa un mese un ddl - e nazionali, che possano fornire strumenti adeguati per impedire un'istallazione la cui realizzazione non rientra nei programmi del governo Crocetta.. I parlamentari, pertanto, che vogliono veramente contribuire alla causa del no Muos, piuttosto che capeggiare manifestazioni che sicuramente non possono cambiare il piano normativo, si interessassero a proporre e fare approvare sul piano regionale e nazionale, leggi adeguate che possano realmente impedire istallazioni come il Muos, in prossimità dei centri abitati”.
Invece di fare gli agitatori di popolo e politica sterile informate i cittadini dei reali rischi che corrono:se ce ne sono e se ne siete capaci!!!!
RispondiEliminaServi degli stati uniti...
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