Roma, 30/07/2013 – Hanno rubato la chitarra di marmo e prodotto danni ingenti, probabilmente con un piccone o un attrezzo da carpentiere. Così la notte scorsa è stata violata la tomba nella quale riposa il cantautore Rino Gaetano, al secolo Salvatore Antonio Gaetano, nato a Crotone il 29 ottobre 1950, morto a Roma il 2 giugno 1981. Rino Gaetano, il famoso "figlio unico" della canzone italiana, rimane nella storia della canzone e le sue composizioni fanno parte del repertorio cantato in ogni epoca, sempre con lo stesso successo, notevole successo. Di sangue calabrese, profondamente legato alla terra di origine, Rino Gaetano si disse sempre politicamente distante dai cantautori cosiddetti ‘impegnati’: «Le canzoni non sono testi politici e io non faccio comizi. Questo è uno sfottò. Insomma, per me "Nuntereggae più" è la canzone più leggera che ho mai fatto».
Morto per un incidente stradale sulla via Nomentana a Roma, all’incrocio con via Carlo Fea, Rino Gaetano riposa nel Cimitero Comunale Monumentale Campo Verano, al Tiburtino, dove i saccheggiatori del suo loculo hanno asportato fiori, arredi e oggetti vari facenti parte della tomba e che gli stessi fans continuano a ‘regalare’ al cantante calabrese.
Il quaderno sul quale i fans e le persone che vanno a rendere omaggio lasciano un frase o un pensiero è stato portato via; così la chitarra in marmo su cui era stata incisa la frase "Sognare la realtà, vivere un sogno, cantare per non vivere niente", e l'ukulele con cui Rino si esibì al Festival di Sanremo del 1978.
“Non credo all’ipotesi dell’ammiratore feticista. Non mi meraviglierei se quell’oggetto finisse in vendita online o, peggio ancora, venisse usato per un’estorsione alla sorella di Rino - ha detto l’avvocato Leopoldo Lombardi, che rappresenta la famiglia Gaetano. - Siamo di fronte ad un reato molto grave, - ha aggiunto il legale - perché oltre al reato di furto si configura pure il reato di cui all’articolo 408 del codice penale: vilipendio di tomba, che prevede una pena da 6 mesi a 3 anni".
“Violare la tomba di Rino Gaetano al cimitero del Verano a Roma è stato un gesto ignobile compiuto da miserabili”. Lo ha detto in una nota il sindaco di Crotone, Peppino Vallone.
“Non riesco, e non voglio, trovare parole diverse per classificare questa spregevole azione – ha sottolineato il sindaco Vallone - che colpisce profondamente tutta la comunità cittadina che conserva nel cuore il ricordo di Rino Gaetano. Questi mascalzoni saranno pure riusciti a portare via oggetti dalla tomba di Rino ma non potranno mai strappare via l'affetto che tutta la città di Crotone nutre nei confronti di questo suo figlio né delle migliaia di persone che, incessantemente da oltre trent'anni, da tutta Italia si recano sulla tomba di Rino per portargli un fiore, un pensiero, un sorriso”.
Commenti
Posta un commento
NEBRODI E DINTORNI © Le cose e i fatti visti dai Nebrodi, oltre i Nebrodi. Blog, testata giornalistica registrata al tribunale il 12/3/1992.
La redazione si riserva il diritto di rivedere o bloccare completamente i commenti sul blog. I commenti pubblicati non riflettono le opinioni della testata ma solo le opinioni di chi ha scritto il commento.