Scorie nucleari: anche a Trapani il NO assoluto al deposito nazionale di rifiuti radioattivi

Manifestazione NO deposito scorie. Ciminnisi (M5S): "Auspichiamo presa di posizione di maggioranza e Governo di centrodestra".  La deputata ARS Cinqustelle Cristina Ciminnisi presente, unitamente alla coordinatrice Territoriale del M5S Francesca Trapani, alla manifestazione contro le scorie nucleari avvenuta a Trapani. Trapani, 2 maggio 2024  – "Come abbiamo già fatto a Segesta, anche a Trapani, oggi abbiamo manifestato il nostro NO assoluto al deposito nazionale di rifiuti radioattivi nei nostri territori. Come MoVimento 5 Stelle Sicilia, lavoreremo perché l’ARS approvi la mozione affinché Trapani e Calatafimi non diventino la pattumiera d’Italia. Ci preoccupa il fatto che non abbiamo ancora ascoltato un NO altrettanto deciso da parte della maggioranza di centrodestra, né da parte del Governo Regionale. Al contrario, sembrano giungere da autorevoli rappresentanti del territorio preoccupanti voci di 'disponibilità a valutare' le 'opportunità economiche'.

ANTOCI PRESIDENTE DELL’ENTE PARCO DEI NEBRODI IN CRISI, TRA MANCATI STIPENDI E CACCIATORI…

S. Agata Militello (Me), 29/08/2013 - L’Ente Parco dei Nebrodi avrà finalmente un presidente a 20 anni dalla sua istituzione. A ricoprire tale carica sarà il dott. Giuseppe Antoci, dirigente della Banca Sviluppo e capo area per la Sicilia. La nomina di Antoci arriva in un momento di grave crisi dell’Ente per il mancato pagamento degli stipendi al personale di ruolo.
Il sindacato UGL, a firma del Dott. Giovanni Rovito, Segretario Regionale Vicario, ha rivolto richiesta al commissario straordinario di “volere autorizzare due ore di assemblea sindacale retribuita per il prossimo 3 settembre, a Sant’Agata di Militello (palazzo Gentile), “per discutere della grave situazione finanziaria dell’ente che non ha garantito il legittimo pagamento degli stipendi del personale di ruolo per il mese di agosto 2013 e per valutare le eventuali azioni da intraprendere”.

Ma questa non sarà la sola grana che il dott. Antoci dovrà affrontare e cercare di risolvere al suo insediamento. Dopo lo slittamento della seduta del Consiglio dell’ente Parco dei Nebrodi, a Palazzo Cangemi di Caronia, per eleggere il vicepresidente e un componente del comitato esecutivo, il commissario straordinario, Rosario Vilardo, aveva provveduto ad informare del rinvio i sindaci dei Comuni interessati. Le probabilità che il presidente Rosario Crocetta nominasse un presidente erano alte.

Ed è arrivata tempestivamente, appena nella serata di ieri, la nomina del presidente Giuseppe Antoci, dirigente di Banca Sviluppo, già candidato al Senato della Repubblica alle ultime elezioni nella lista "Il Megafono Crocetta". Giuseppe Antoci ha 46 anni ed è padre di tre figlie.

Grane da risolvere dicevamo...

Il sito web www.bighunter.it, in data di ieri descrive l’ente Parco dei Nebrodi “al tracollo finanziario, commissariato e privo di una guida, (manca da molto tempo un vero presidente e proprio per questo è slittata anche l'elezione del vicepresidente), ultimamente il parco ha chiesto un'audizione al governatore Crocetta per affrontare i propri problemi economici: mancano i soldi perfino per pagare gli stipendi del personale. A fronte di un fabbisogno finanziario di 5 milioni di euro, la Regione ha corrisposto al Parco poco meno della metà, il che ha comportato il pressoché totale immobilismo di tutte le funzioni dell'area protetta”.

"Non e' in crisi solo il parco menzionato - si legge in un commento sullo stesso sito web - ma ci sono altri parchi che sono in difficolta' in tante parti d'Italia. Ma la cosa tragicomica e' che mentre iniziano a venire fuori le difficolta' di queste aree pseudo protette, qualcuno sta pensando ancora di istituirne altre!!!! e questo la dice lunga sulle reali motivazioni e utilita' di questi territori abbandonati. I parchi (a parte quelli nazionali) si sono amplificati da circa 20 anni a questa parte, solo dopo i fatidici referendum voluti dagli ambientalisti e persi dagli ambientalisti e visto che la prassi non avrebbe portato a nulla,allora si e' scelta un'altra strategia:quella dei parchi o togli territorio a prescindere.

Cioe' annientare la caccia in un modo legale, con la compiacenza della politica e la dimostrazione che i parchi vengono istituiti anche contro la legge, sforando in tutte le regioni le percentuali pattuite per legge; ma la cosa grave e' che non interviene nessuno ad impedire queste illegalita', neanche chi dovrebbe farlo per istituzione. Secondo me per tornare alla "NORMALITA'"si dovra' modificare profondamente la legge sui parchi,togliendo a quelle ass. ambientaliste lo status di controllore.Un saluto. (da Ettore1158, 28/08/2013, 17.55).

Un altro commento sul sito citato: “Negli ultimi tempi il Parco dei Nebrodi ha ricevuto le attenzioni delle cronache locali quasi ed esclusivamente solo in merito alle situazioni limite prodotte dall'eccesso di fauna selvatica che in esso prolifica. Evidentemente non ci sono soldi per programmi di gestione e per le catture, così cinghiali e conigli causano danni incontrollabili. Il risultato è devastante per le aziende agricole che risiedono nel territorio dell'area protetta, che, devono comunque sottostare ai vincoli imposti dal Parco, senza potersi difendere dai danneggiamenti. Danni che escono anche dai confini del Parco e che stanno impoverendo la biodiversità di vaste zone della Sicilia”.

In effetti si tratta di un sito dichiaratamente frequentato da cacciatori e perciò interessato a tale 'uso' dell’area protetta. Qualcuno dei commenti chiarisce in maniera lampante l’orientamento dei frequentatori del sito stesso:

“I Parchi non hanno ragione di esistere, producono solo scempi incontrollati e sperpero continuo di denaro... con l'unico scopo di sottrarre territorio ai cacciatori. Ebbene, queste zone vengano tramutate in Zone di ripopolamento e cattura, la caccia sarà comunque vietata e la selvaggina in eccesso verrà prelevata e andrà a ripopolare altre zone a costo zero. I Parchi di qualunque specie sono e saranno sempre dei fallimenti, specialmente quelli gestiti da chi ben sappiamo, che sono la stragrande maggioranza. Abbiate un po’ di decente pudore e fatevi da parte”.

Anche questo sarà un problema che il dott. Antoci dovrà cercare di dirimere.

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