Capizzi, studente modello di 16 anni ucciso in piazza da un ventenne armato di pistola

Uno studente di 16 anni,  Giuseppe Di Dio, è stato ucciso sabato 1° novembre a Capizzi, piccolo comune dei Nebrodi in provincia di Messina, mentre un suo amico è rimasto ferito nella sparatoria. Fermate tre persone.  Giuseppe Di Dio frequentava la terza classe  dell'istituto alberghiero di Troina (Enna) e sarebbe stato attinto per errore dai colpi mortali esplosi da  Giacomo Frasconà Filaro , il 20.enne presunto assassino . 3 nov 2025 - Giuseppe Di Dio, 16 anni, e i suoi amici si trovavano  davanti a un bar di via Roma, a Capizzi, quando da un'automobile sarebbero scese tre persone, una delle quali avrebbe esploso i colpi di arma da fuoco che hanno attinto mortalmente il sedicenne, ferendo un altro giovane di 22 anni.  Si tratta di  Antonio Frasconà Filaro , 48 anni, e dei figli Mario, 18 anni, e Giacomo, 20 anni. Quest'ultimo, armato di pistola avrebbe fatto fuoco sulle persone presenti all'esterno del  bar di via Roma, a Capizzi, uccidendo ...

CAPO D’ORLANDO, VILLAFRANCA T. E MESSINA: 4 ARRESTI PER MINACCE E FURTO DI AUTOMOBILE

Ucria, 28/08/2013 - Ieri, in serata, i militari della Stazione Carabinieri di Ucria, in ottemperanza ad un provvedimento custodiale emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Patti, hanno arrestato un messinese di 51 anni, già sottoposto alla misura cautelare obbligo di dimora nel Comune di Capo d’Orlando (ME), poiché ritenuto responsabile di minaccia, resistenza e violenza Pubblico Ufficiale, lesioni personali, maltrattamenti in famiglia e provvedimenti in caso di trasgressione alle prescrizioni imposte.


In particolare il prevenuto, lo scorso 26 agosto 2013 veniva sorpreso nel Comune di Ucria (ME) a bordo della propria autovettura, in violazione delle prescrizioni imposte.
La Procura della Repubblica presso il Tribunale di Patti, prontamente informata dei fatti dai Carabinieri, ha pertanto emesso un provvedimento di aggravamento della precedente misura, sostituendola con la misura degli arresti domiciliari.
Ieri, a conclusione delle formalità di rito, il 51enne è stato tradotto presso il proprio domicilio, dove permarrà a disposizione dell’A.G. mandante.
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Alle prime ore di oggi, a conclusione di una serrata attività info-investigativa, i militari della Stazione Carabinieri di Saponara hanno arrestato un giovane di Villafranca Tirrena (ME), poiché ritenuto responsabile di lesioni personali.
A finire in manette, GIORDANO Giuseppe, nato a Messina, cl. 1981, ma residente a Villafranca Tirrena (ME), già noto alle Forze dell’Ordine, il quale, per cause tuttora in corso di accertamento, al culmine di una lite scaturita per futili motivi, aggrediva con calci e pugni un operaio messinese di 37 anni, quest’ultimo poi soccorso dai sanitari di un nosocomio del capoluogo peloritano e giudicato guaribile con una prognosi di 10 gg. s.c..
Nella circostanza, all’esito di ulteriori accertamenti, i Carabinieri deferivano in stato di libertà anche una ragazza di 27 anni, sul conto della quale emergevano responsabilità penali per favoreggiamento personale nei confronti dell’arrestato.
GIORDANO Giuseppe, al termine delle formalità di rito, è stato trattenuto nelle camere di sicurezza della Stazione Carabinieri di Saponara, in attesa del giudizio direttissimo che si terrà nella giornata odierna presso il Tribunale del capoluogo peloritano.
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Prosegue l’azione di repressione dei reati di natura predatoria da parte dei Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Messina, che arrestano due persone a seguito del furto di un’autovettura.
A fare scattare l’intervento dei Carabinieri, intorno alle 11:00 di ieri, è stata la telefonata di un cittadino pervenuta presso la Centrale Operativa del Comando Provinciale dei Carabinieri di Messina, il quale segnalava di aver rinvenuto, nei pressi della via Consolare Pompea del Villaggio Paradiso, l’autovettura di proprietà della madre che era stata rubata poco prima mentre si trovava parcheggiata sul Viale della Libertà.
Prontamente l’operatore della Centrale Operativa del Comando Provinciale ha fatto convergere nella località segnalata una gazzella del Nucleo Radiomobile impegnata nell’attività di controllo del territorio per la prevenzione dei reati ed in specie quelli di tipo predatorio.

Sul posto, i Carabinieri intervenuti hanno effettivamente rinvenuto l’autovettura già oggetto di furto, rintracciando nelle vicinanze della citata autovettura due individui.
Nella circostanza, i militari dell’Arma hanno immediatamente bloccato RAGUSA Massimo, nato a Caltagirone (CT), cl. 1973, ma domiciliato nella città dello Stretto, già noto alle Forze dell’Ordine e la convivente QUARTARONE Giuseppa, nata a Messina, cl. 1966, anch’ella già nota alle Forze dell’Ordine, i quali, alla vista dei Carabinieri tentavano di disfarsi delle chiavi dell’autovettura poco prima asportata.
Per i due conviventi sono quindi scattate le manette con l’accusa di furto aggravato in concorso.
Su disposizione del Magistrato di turno della Procura della Repubblica di Messina, i prevenuti sono stati tradotti presso le camere di sicurezza della Stazione Carabinieri di Messina Gazzi, in attesa dell’udienza con rito direttissimo che si terrà nella giornata odierna.

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