Gioiosa Marea (ME), 13 agosto 2013 - Si inquadra nell’ambito delle attività di prevenzione e contrasto dei reati e degli illeciti in genere, l’operazione condotta dai Carabinieri della Compagnia di Patti che ha consentito di “salvare” un ingente quantitativo di esemplari di animali di varie specie, tra cui 13 piccoli esemplari di volatili appartenenti alla famiglia dei fringillidi ed uno scoiattolo.
L’intervento dei Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile del NORM della Compagnia di Patti è scattato intorno alle ore 11 di questa mattina, quando nel corso di un controllo della circolazione stradale, 2 persone di nazionalità marocchina, entrambi già noti alle Forze dell’Ordine, sono state sorprese mentre trasportavano, rinchiusi in alcune gabbie, un ingente numero di animali vivi di varie specie tra cui volatili, rettili e specie esotiche, all’interno un automezzo non abilitato allo scopo per la mancanza dei requisiti minimi previsti dalla vigente normativa.
Nel corso dell’intervento sono stati rinvenuti 15 conigli di razza nana, 31 pappagalli, 38 canarini, 28 tartarughe d’acqua, 8 criceti, 156 pesci d’acqua dolce di varie specie, questi ultimi trasportati all’interno di due taniche in plastica, nonché 13 cardellini ed uno scoiattolo, dei quali è vietata la commercializzazione.
Le due persone sono state denunciate in stato di libertà per trasporto e detenzione illegale di fauna selvatica. Una volta catalogati, anche grazie all’ausilio fornito da personale del Corpo Forestale della Regione Siciliana, mentre i volatili sono stati affidati per la custodia e gli accertamenti sanitari al Centro Fauna Selvatica di Messina, i cui responsabili ne cureranno la riabilitazione e il reinserimento nel loro ambiente naturale, gli altri animali sono stati affidati in custodia ad alcuni negozi che operano nel settore.
Il commercio illegale dei “fringillidi”, tipologia particolare di volatili, è contemplato dalla Legge 157/1992, la quale, tra l’altro, all’art. 30, n. 1- lett. h. stabilisce, quale sanzione penale “l’ammenda fino a euro 1.549 per chi abbatte, cattura o detiene specie di mammiferi o uccelli nei cui confronti la caccia non è consentita o fringillidi in numero superiore a 5…..”.
Inoltre, sempre la stessa normativa, all’art. 31 n. 1 - lett. g prevede, quale sanzione amministrativa, il pagamento della “somma da 103 euro a 619 euro, tra l’altro, per chi abbatte cattura o detiene fringillidi in numero non superiore a cinque”.
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