Consorzio madonita per la Legalità e lo Sviluppo, urgente fare chiarezza sulle gravi criticità

Incontro con il Prefetto di Palermo: urgente fare chiarezza sul Consorzio madonita per la Legalità e lo Sviluppo   Lunedì (5 maggio u.s.)  una delegazione di cittadini attivi madoniti è stata ricevuta dal Prefetto di Palermo per esprimere forte preoccupazione in merito a gravi criticità che stanno emergendo all’interno del Consorzio Madonita per la Legalità e lo Sviluppo. Si tratta di fatti e circostanze che, per motivi non chiariti, alcuni sembrano voler minimizzare o tenere sotto silenzio. In particolare, desta grande allarme la reiterata mancata approvazione degli schemi di bilancio da parte del Consiglio di Amministrazione e dell’Assemblea dei Comuni soci, per gli esercizi 2021, 2022, 2023 e 2024. “Riteniamo che sia assolutamente necessario fare piena luce (anche) su tali episodi e riportare con urgenza la gestione politico-amministrativa del Consorzio su un piano di legalità, correttezza e totale trasparenza”, affermano i sottoscrittori di una nota inviata ai sindaci dei ...

MESSINA: L’ELEZIONE DEL PRESIDENTE DELLA CAMERA DI COMMERCIO COLPO DI MANO O OPPORTUNITÀ PER UN VERO CAMBIAMENTO?

Pubblichiamo la nota del movimento "" in merito "alle lotte intestine già avviate in vista della futura elezione del presidente della Camera di Commercio di Messina: intravediamo la possibilità che alla più alta carica di un Ente preposto allo sviluppo della città non vada un imprenditore ma un uomo che in quasi “trent’anni di attività” è stato legato al mondo della politica e delle istituzioni


Messina, 30/08/2013 - Non vogliamo avallare, con il nostro silenzio, l'ennesimo colpo di mano che si sta organizzando alle spalle dell'imprenditori di questa città. Ci riferiamo in maniera specifica alle lotte intestine già avviate in vista della futura elezione del presidente della Camera di Commercio di Messina. Crediamo di non sbagliare se, nelle dichiarazioni rese alla stampa dal nuovo presidente di Confcommercio, intravediamo la possibilità che alla più alta carica di un Ente preposto allo sviluppo della città non vada un imprenditore ma un uomo che in quasi “trent’anni di attività” è stato legato al mondo della politica e delle istituzioni siciliane (libero professionista, già gravato di numerosi incarichi oltre che consulente di diversi Governi della Regione Sicilia succedutisi nel tempo come evinciamo dal sito internet dello stesso). Questo percorso, portato avanti da chi ha sostenuto la battaglia del rinnovamento e della lotta all'ingerenza della politica nella “Casa del Commercio e dello Sviluppo economico”, è un vero e proprio autogol.

Rammentiamo che gli operatori commerciali di questa città hanno voluto credere, con l'elezione del neo presidente alla Confcommercio, che il metodo di selezione di un nuova classe dirigente potesse essere per il futuro esclusivamente ispirato a reali capacità di intrapresa e a nuovi modelli di sviluppo economico. L'unico vero alto profilo che tutti gli imprenditori unanimemente possono riconoscere è quello del sacrificio, del lavoro, del merito.

Nessun giudizio sui requisiti di moralità (scontati) del futuro presidente della Camera di Commercio e ovviamente nessuna obiezione alla ventilata esigenza di "realizzare un piano industriale che rilanci il tessuto imprenditoriale del messinese" né a quella di ricercare una "acclarata esperienza maturata sul campo capace di sintetizzare le necessità delle aziende con le soluzioni necessarie per uscire dalla crisi", perche' siamo fortemente convinti che tali requisiti ed esigenze sono propri della classe imprenditoriale nostrana nell’ambito della quale, a nostro avviso, va ricercata senza alcuna esitazione la personalità di indubbie capacità e di rigore da porre sul massimo scanno del detto ente.

L’occasione della elezione del presidente della Camera di Commercio, per le ricadute che avrà non solo sull’ente ma sull’intera città, risulta quindi davvero irripetibile. Non vorremmo essere costretti a concludere che il tentativo in atto sia quello di sostituire una targa con un'altra ma sulla stessa porta di un sistema politico e di una mentalità che fa proprio il motto di cambiare tutto affinché nulla cambi.

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