Denunce medico del Civico di Palermo: di enorme gravità, approfondire le indagini

Denunce medico del Civico di Palermo, M5S chiede invio ispettori e audizioni in commissione Ars  7 mag 2025 - "Quanto denunciato dal dottore Francesco Caronia, in servizio presso il reparto di Chirurgia toracica dell'ospedale Civico di Palermo, e portato a conoscenza dell'opinione pubblica grazie all'operato del collega Ismaele La Vardera, è di enorme gravità e meritevole di essere immediatamente attenzionato dall'assessore alla Sanità, cui chiediamo celeri ed approfondite indagini”. Lo afferma il capogruppo del M5S all'Ars Antonio De Luca “Intanto - continua De Luca - chiederò al presidente della commissione Salute Laccoto di audire in separata sede il dottor Caronia e il primario di Chirurgia toracica Damiano Librizzi”.

TINDARI FESTIVAL: STREPITOSO SUCCESSO DI PUBBLICO PER GIOCASTA CON CATERINA VERTOVA E MARCO CONTI GALLENTI

Strepitoso successo di pubblico per Giocasta con Caterina Vertova e Marco Conti Gallenti per la regia di Stefano Molica, messo in scena al teatro greco di Tindari
Tindari (Me), 02/08/2013 - Il dramma raccontato dalla mitologia greca viene rivisto e rappresentato secondo il testo della scrittrice greca Dimitra Mitta. L’autrice ribalta totalmente la visione tradizionale del mito di Edipo ed offre una visione nuova ed innovativa dove Giocasta, regina di Tebe, diventa la protagonista.

Vittima di una tremenda profezia sposa Edipo, suo figlio, che nello stesso tempo è anche l’assassino di Laio, padre di Edipo stesso.
Grazie al testo di Dimitra Mitta si scopre la figura di Giocasta, ma soprattutto si possono comprendere i suoi sentimenti in quanto l’autrice va a scavare nella sua vita e nel suo animo.
Perfetta la regia di Stefano Molica. Il suo stile inconfondibile diventa il filo conduttore di un dramma che va via senza infastidire, incuriosisce e fa rimanere lo spettatore attento sino alla fine.
“Il mito di Edipo è ribaltato e Giocasta ne diviene la protagonista – ha spiegato il regista. Il tema è molto attuale perché affronta il rapporto delle madri con i propri figli e delle donne con il potere. Il testo è molto attuale e parla in maniera semplice alle nuove generazioni”.

Ottima la prova di Marco Conti Gallenti, giovane attore pattese, forse intimidito dal suggestivo scenario di Tindari, ma che alla fine ha ben figurato lasciando intravedere il talento di cui è dotato. Impeccabile anche il coro, composto da tre giovani ragazze di Patti, Valentina Martino, Maria Scafidi e Morena Casella.
Il progetto, che ha il sapore di un laboratorio aperto, è l’indicazione che a Tindari, ma soprattutto a Patti, si possa dare nuovamente vita a quella produzione che tanti anni fa fece diventare il comprensorio una proficua fucina culturale.
“Da diverso tempo – ha affermato Stefano Molica – a Patti c’è un movimento culturale interessante. Lo spettacolo è un work in progress e l’obiettivo è quello di crescere sperando che in futuro si possano raccogliere i frutti di quanto seminato oggi”.
Lo spettacolo è stato accompagnato magistralmente dalle musiche originali di Luca Pincini, noto compositore internazionale ed ormai pattese d’adozione, che oltre a comporre i brani li ha eseguiti dal vivo, creando un’emozione unica, cogliendo i momenti salienti del dramma greco e riportando all’antico sapere dell’essenza del teatro tindaritano.

Il Tindari Festival proseguirà adesso lunedì 5 agosto con lo spettacolo “Anfitrione” di Plauto per la regia di Walter Manfrè. Protagonisti della commedia plautina saranno Debora Caprioglio ed Enrico Guarneri.

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