Orchestra sinfonica siciliana: “Vergognoso quanto sta succedendo, presenterò un'interrogazione”

Cracolici: “Vergognoso quanto sta succedendo all'Orchestra sinfonica siciliana, presenterò interrogazione” Palermo, 29 Aprile - “Quello che sta succedendo all'Orchestra sinfonica siciliana è vergognoso: è assurdo che dopo mesi abbiamo un presidente che si è dimesso, un’incompatibilità del Sovrintendente e un governo regionale che non prende alcuna iniziativa per ridare delle garanzie e stabilità ai vertici della Foss. Tutto questo accade in un momento nel quale la cultura viene considerata solo un poltronificio e non uno strumento per attrarre e veicolare l'immagine di una Sicilia attiva e intraprendente”.  Lo dice Antonello Cracolici, deputato Pd all'Ars e primo firmatario di un'interrogazione presentata per “Far assumere iniziative immediate e per ridare certezza a un ente – aggiunge Cracolici – mentre il governo, ripiegato su logiche di occupazione del potere, non riesce neanche a svolgere l'attività di ordinaria amministrazione. Oltretutto, vorrei ricordare

BENI CONFISCATI: IL PREFETTO DI MESSINA APPREZZA IL PROGETTO DELLA PEPPINO IMPASTATO PER CACCIARE VIA LA MAFIA

Dopo l'incontro avvenuto il 26 settembre 2013, alle ore 18 in Prefettura, riportiamo qui di seguito il progetto sui beni confiscati alla mafia elaborato e presentato al Dott. Stefano Trotta dall'Associazione Socio Culturale Peppino Impastato, dal Movimento Studentesco Aut e dal collettivo Aula Aut del Maurolico: Riprenderci gli spazi, cacciare via ogni mafia
27/09/2013 - Dopo l'incontro avvenuto giorno 10 Luglio con Sua Eccellenza Dott. Stefano Trotta, prefetto di Messina, la nostra associazione ed il
collettivo Aula Aut ad essa collegato si è ripromessa di elaborare delle proposte concrete da ripresentarLe, per quanto riguarda i beni confiscati alla mafia nella provincia di Messina. Essi sono oltre i 200 per le stime fornite dalle autorità competenti in materia, e siamo fermamente convinti che questi spazi dovranno diventare il primo baluardo fisico, al di fuori delle Scuole, che l'Anti-mafia militante occuperà per poter condurre avanti la sua lotta.

Ma l'Anti-Mafia militante non è altro che quell'agglomerato sociale che unisce Giovani, Società Civile ed Istituzioni in quella lotta pervasa di legalità, democrazia ed eguaglianza di diritti, di cui cerchiamo di essere avanguardia. L'ovvia conclusione a questa riflessione, è che la presenza delle Istituzioni nel riutilizzo dei beni confiscati alla mafia e nella cessione di essi alla comunità cittadina dovrà essere nella pratica la spina dorsale del progetto. Poiché noi, con la nostra giovane età e con la nostra cultura, che cerchiamo di accrescere giorno dopo giorno, siamo senza dubbio componenti importanti della lotta alla mafia, ma senza la collaborazione con le Istituzioni democratiche non potremo mai lontanamente raggiungere i risultati sperati.

La questione degli spazi gestiti dalla comunità, organizzata in vario modo, è a nostro avviso uno dei problemi più attuali della città e potrebbe diventare la punta della lancia con cui far radicare la coscienza civile in tutti coloro i quali non sono mai stati aiutati dalle Istituzioni, non le conoscono ed istintivamente le fuggono. Quella stessa coscienza civile fondamentale per ripudiare il fenomeno mafioso in ogni sua forma, quella stessa coscienza civile che ci spinge in qualsiasi circostanza a dire quello che pensiamo, a creare giornali e mezzi di informazione per denunciare, ovunque esso sia, il malaffare, l'interesse, la corruzione, il favoritismo, il nepotismo, lo sfruttamento, la mancanza di diritti o la mancata attuazione di essi. Questa coscienza ha bisogno di spazi ove crescere, e siamo purtroppo convinti che attualmente la Scuola pubblica non basta più per raggiungere questo fine, non a caso il progetto Aula Aut riguarda proprio la creazione di spazi Autogestiti all'interno degli Istituti Superiori - spazi legalmente concessi dal DPR 567 - dove trattare argomenti che trovano poco spazio nei programmi scolastici e nelle aule di lezione.

Ma siamo altresì convinti che non basti neppure esclusivamente la Scuola pubblica e con essa le Aule Autogestite Studentesche per riuscire a sconfiggere realmente, nel corso di molti anni a venire, il fenomeno mafioso. Occorre che lo Stato Italiano ed il Comune di Messina concedano finalmente diversi beni confiscati alla mafia alle associazioni richiedenti, magari sulla base del merito e del progetto per cui utilizzare lo spazio.

Per quanto riguarda la nostra Associazione, il collettivo Aula Aut ed il Movimento Studentesco Aut (coordinamento cittadino Aule Autogestite e proteste studentesche), qui di seguito esponiamo le nostre idee in merito all'utilizzo dei beni confiscati alla mafia, proposte che ci impegneremo, qualora ci verrà concesso, a portare a termine fino in fondo nel migliore dei modi:

- Museo Nazionale AntiMafia: Sarebbe una grande iniziativa l'apertura di un Museo Nazionale AntiMafia a Messina, utilizzando contributi artistici volontari e le opere del pittore nazionale AntiMafia Gaetano Porcasi.

- Cooperativa sociale agricola - Mensa Sociale - Palestra Sociale: La creazione di cooperative agricole, magari in beni confiscati alla mafia, ove far lavorare legalmente ragazzi disagiati potrebbe essere il primo passo di un cammino volto a togliere braccia lavorative all'associazionismo mafioso, che le utilizza per la piccola delinquenza. Inoltre la fondazione di mense sociali sempre per i più disagiati potrebbe finalmente far sentire la presenza dello Stato nella difesa dei più deboli, dei meno fortunati, di tutti coloro che sono stati relegati ai margini della società; come del resto la fondazione di palestre sociali a basso costo, magari nei paesi di provincia ove i ragazzi hanno poche possibilità per attività sportive di vario genere, potrebbe fare svagare ragazzi o adulti da una quotidianità fatta di malaffare, ed aiutarli ad accrescere la loro cultura e la loro coscienza civile tramite didattiche culturali studiate appositamente per il recupero di soggetti disagiati.

- Utilizzo dei beni confiscati come Sedi delle Associazioni richiedenti: Il nostro gruppo di attivisti non ha nessuna paura di nascondere di avere assoluto bisogno di una sede operativa. Ci riesce difficile riunirci in improbabili piazze, abitazioni o bar, e senza dubbio non potremo usare sempre e solo le aule autogestite degli Istituti come sedi dell'Associazione. Non abbiamo il minimo timore di nasconderlo poiché non siamo legati a nessun partito politico o ad altre grandi organizzazioni autonome, siamo totalmente auto-finanziati, e per questo chiediamo ufficialmente alle Istituzioni un luogo adibito a Sede operativa per l'attivismo messinese. Come noi, senza dubbio altri attivisti sottoscriveranno questa richiesta.

Associazione SocioCulturale Peppino Impastato
Aula Aut Maurolico
Movimento Studentesco Aut
In seguito alla lettura del progetto, Sua Eccellenza il Prefetto di Messina ha accettato di buon grado i nostri progetti, rispondendo che ci avrebbe fatto sapere, una volta terminata la ricognizione della prefettura sui beni confiscati alla mafia, dove come e quando iniziare ad attuare i nostri progetti.
Vi esortiamo dunque, vista la grande importanza dell'incontro, a dare la massima diffusione alla notizia che appare a noi estremamente rilevante nel quadro di una riqualificazione sociale e civile dei beni confiscati alla mafia.

Con ogni ossequio,
Direttivo Nazionale dell'Associazione SocioCulturale Peppino Impastato
Attivo di Aula Aut
Attivo del Movimento Studentesco Aut


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