Autonomia differenziata: incontri in Sicilia e a Milazzo, “rischia di spaccare l'Italia”

Autonomia differenziata.  Fico e Di Paola (M5S), sei incontri in Sicilia, domenica e lunedì, per parlare di autonomia differenziata “che rischia di spaccare l'Italia” 20/04/2024 - Sei incontri in appena due giorni per parlare di autonomia differenziata, “la riforma scellerata che rischia di spaccare l'Italia”. È il mini tour che l'ex presidente della Camera Roberto Fico, farà in Sicilia domenica 21 e lunedì 22 aprile prossimi assieme al coordinatore regionale M5S per la Sicilia, Nuccio Di Paola, per illustrare i contraccolpi del ddl Calderoli. "L'autonomia differenziata - dice Fico - sarebbe uno schiaffo insopportabile al Sud, aumenterebbe i divari che già esistono e danneggerebbe la struttura istituzionale del Paese. E' un disegno scellerato che mira a spaccare l'Italia. In questi mesi sto girando l'Italia per parlare dei rischi dell'autonomia voluta da Calderoli ed è importante parlarne anche in Sicilia". “Di questa riforma che rischia avere

CIMINO (VS): ”LA SICILIA DICA ‘NO’ A STIPENDIO E INDENNITÀ INTEGRATIVA ALLE CARICHE ASSEMBLEARI DELL’ARS”

Agrigento, 01/09/2013 – “La Sicilia recepisca il decreto del 21 maggio scorso del Presidente Letta. Il no allo stipendio e all’indennità integrativa, deve poter applicarsi alle cariche assembleari dell’Assemblea Regionale Siciliana di questori, presidenti, vice presidenti e segretari di commissione. Questo sarebbe il vero rigore di un Parlamento vicino al proprio territorio”.
Lo ha dichiarato il deputato regionale e leader di Voce Siciliana, l’on. Michele Cimino.

Il decreto del 21 maggio del Presidente Letta dice stop al doppio stipendio per ministri e sottosegretari, pure se non parlamentari, come stabilisce la Ragioneria dello Stato con propria circolare: dal 20 luglio anche per i membri del governo non parlamentari non potranno cumulare stipendio pubblico e indennità di governo. Dovranno perciò optare come deciso dal governo Letta con il decreto legge del 21 maggio scorso. Il Decreto dispone che i componenti del Parlamento con funzioni di membri del governo non possono cumulare il trattamento previsto dalla legge 212 del 1952 (stipendio e indennità integrativa spettante ai ministri e ai sottosegretari) con l’indennità parlamentare sancita dalla legge 1261 del 1965 o con il trattamento economico per il quale abbiano eventualmente optato come dipendenti pubblici.

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