Consorzio madonita per la Legalità e lo Sviluppo, urgente fare chiarezza sulle gravi criticità

Incontro con il Prefetto di Palermo: urgente fare chiarezza sul Consorzio madonita per la Legalità e lo Sviluppo   Lunedì (5 maggio u.s.)  una delegazione di cittadini attivi madoniti è stata ricevuta dal Prefetto di Palermo per esprimere forte preoccupazione in merito a gravi criticità che stanno emergendo all’interno del Consorzio Madonita per la Legalità e lo Sviluppo. Si tratta di fatti e circostanze che, per motivi non chiariti, alcuni sembrano voler minimizzare o tenere sotto silenzio. In particolare, desta grande allarme la reiterata mancata approvazione degli schemi di bilancio da parte del Consiglio di Amministrazione e dell’Assemblea dei Comuni soci, per gli esercizi 2021, 2022, 2023 e 2024. “Riteniamo che sia assolutamente necessario fare piena luce (anche) su tali episodi e riportare con urgenza la gestione politico-amministrativa del Consorzio su un piano di legalità, correttezza e totale trasparenza”, affermano i sottoscrittori di una nota inviata ai sindaci dei ...

CIMINO (VS): ”LA SICILIA DICA ‘NO’ A STIPENDIO E INDENNITÀ INTEGRATIVA ALLE CARICHE ASSEMBLEARI DELL’ARS”

Agrigento, 01/09/2013 – “La Sicilia recepisca il decreto del 21 maggio scorso del Presidente Letta. Il no allo stipendio e all’indennità integrativa, deve poter applicarsi alle cariche assembleari dell’Assemblea Regionale Siciliana di questori, presidenti, vice presidenti e segretari di commissione. Questo sarebbe il vero rigore di un Parlamento vicino al proprio territorio”.
Lo ha dichiarato il deputato regionale e leader di Voce Siciliana, l’on. Michele Cimino.

Il decreto del 21 maggio del Presidente Letta dice stop al doppio stipendio per ministri e sottosegretari, pure se non parlamentari, come stabilisce la Ragioneria dello Stato con propria circolare: dal 20 luglio anche per i membri del governo non parlamentari non potranno cumulare stipendio pubblico e indennità di governo. Dovranno perciò optare come deciso dal governo Letta con il decreto legge del 21 maggio scorso. Il Decreto dispone che i componenti del Parlamento con funzioni di membri del governo non possono cumulare il trattamento previsto dalla legge 212 del 1952 (stipendio e indennità integrativa spettante ai ministri e ai sottosegretari) con l’indennità parlamentare sancita dalla legge 1261 del 1965 o con il trattamento economico per il quale abbiano eventualmente optato come dipendenti pubblici.

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