Capizzi, studente modello di 16 anni ucciso in piazza da un ventenne armato di pistola

Uno studente di 16 anni,  Giuseppe Di Dio, è stato ucciso sabato 1° novembre a Capizzi, piccolo comune dei Nebrodi in provincia di Messina, mentre un suo amico è rimasto ferito nella sparatoria. Fermate tre persone.  Giuseppe Di Dio frequentava la terza classe  dell'istituto alberghiero di Troina (Enna) e sarebbe stato attinto per errore dai colpi mortali esplosi da  Giacomo Frasconà Filaro , il 20.enne presunto assassino . 3 nov 2025 - Giuseppe Di Dio, 16 anni, e i suoi amici si trovavano  davanti a un bar di via Roma, a Capizzi, quando da un'automobile sarebbero scese tre persone, una delle quali avrebbe esploso i colpi di arma da fuoco che hanno attinto mortalmente il sedicenne, ferendo un altro giovane di 22 anni.  Si tratta di  Antonio Frasconà Filaro , 48 anni, e dei figli Mario, 18 anni, e Giacomo, 20 anni. Quest'ultimo, armato di pistola avrebbe fatto fuoco sulle persone presenti all'esterno del  bar di via Roma, a Capizzi, uccidendo ...

FEDERPETROLI: INDOTTO PETROLIFERO IN STALLO, LA RICERCA DI IDROCARBURI IN ITALIA RESTA SULLA CARTA

Roma, 4 Settembre 2013 -Dopo la polemica che nelle ultime settimane ha toccato l'argomento inerente la grande disponibilità di idrocarburi nel sottosuolo della Basilicata, FederPetroli Italia invita a non dimenticare tutte le zone con possibili potenziali di idrocarburi (petrolio e gas) presenti in Italia, sia a terra che in mare (Onshore ed Offshore). E' il Presidente della FederPetroli Italia - Michele Marsiglia che si inserisce nella vicenda ricordando che “E' da anni che continuiamo a lottare per
far capire alle regioni e a parte della popolazione che nella nostra amata terra c'è un grande potenziale energetico con piena sostenibilità ambientale, ancora da sfruttare. E' inutile continuare a lottare e polemizzare sulla Basilicata, sappiamo che ancora oggi la Regione rappresenta un grande giacimento di risorse energetiche ed ancora un numero considerevole di Progetti di Esplorazione Idrocarburi fanno fatica a decollare.

E' necessario prendere in considerazione in Italia gli investimenti stranieri che rischiano di essere vanificati, come l'importante Progetto "Ombrina Mare" a largo delle coste abruzzesi, concessioni onshore ed offshore in Puglia, i progetti in Sardegna per non parlare di altre regioni come Piemonte, Lombardia, Veneto, Marche e Sicilia, mentre la Grecia, Montenegro, paradisi ambientali come le Seychelles e l'Islanda pubblicano gare aperte a tutte le aziende petrolifere per nuove esplorazioni. Si pensa sempre - continua Marsiglia - che trivellare ed esplorare nuovi giacimenti petroliferi sia un attentato, questo è solo il frutto di una ignoranza in materia, dove non si dà possibilità di spiegazione. Il danno che stiamo subendo è impressionante, abbiamo le aziende che hanno paura di montare un impianto di perforazione, per poi stare mesi fermi, per non parlare di tutta la parte della ope! ratività di un cantiere a terra o messa in mare di una piattaforma, ed i Progetti restano su carta con milioni spesi e buttati al vento”.

Continua Marsiglia “Nessun paese al Mondo pensa di rinunciare a scoprire e produrre le proprie risorse di drocarburi, questo sta avvenendo solo in Italia, con il pretesto dell'ambiente, pur sapendo che questo settore e di gran lunga il più affidabile in termini di sicurezza, capacità tecnologica nonchè attenzione all'ambiente.
Alla riapertura dei lavori parlamentari chiederemo alla Commissione Ambiente del Senato di essere ascoltati sul proseguimento dell'Affare Assegnato n.52 (Ricerca ed Estrazione Idrocarburi in mare) e forse riusciremo a dare una più completa e chiara spiegazione del patrimonio energetico, industriale ed occupazionale che in Italia stiamo perdendo”.

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