Antimafia, il bilancio di un anno: mai come oggi diffuso il possesso di armi, pure tra insospettabili e minorenni

Antimafia: presentato in aula il bilancio dell'attività della commissione a un anno dal suo insediamento. Dal presidente Cracolici la proposta di un Osservatorio per monitorare gli appalti e il pericolo di infiltrazioni nei subappalti. Sono state 55 le sedute tenute dalla Commissione regionale Antimafia, 14 le inchieste avviate, 70 le audizioni, 9 gli incontri con i prefetti e i comitati per l'ordine e la sicurezza pubblica, 302 gli incontri con gli amministratori locali Palermo, 26 Mar - “Ci sono segnali che ci preoccupano: mai come adesso in molti territori si è diffuso il possesso di armi, persino in ambienti insospettabili. La cronaca ci consegna un pericoloso modello di comportamento anche tra i giovanissimi, come il caso di un 17enne che prima di andare in discoteca si è munito di una pistola. Si diffonde la mafiosità come stile di vita”. Lo ha detto il presidente della commissione regionale Antimafia, Antonello Cracolici, in un passaggio della sua presentazione in au

MESSINA: “UNA CONQUISTA AVER RECUPERATO I 18 MILIONI DI EURO PER IL PIANO DI ZONA DISTRETTO D26 2010-2012”

Ma la Cisl di Messina rilancia: “Siamo gia’ in ritardo per il triennio 2013-2015. Procedere subito alla mappatura dei reali bisogni per la predisposizione dei nuovi progetti”
Messina, 2 settembre ’13 – “Recuperare 18 milioni di euro da destinare ai servizi socio-sanitari nel distretto D26 con il Comune di Messina capofila è già una conquista”.
E’ il commento di Paola Zito, segretaria confederale della Cisl Messina, durante la presentazione del Piano del Distretto Socio-Sanitario D26 2010-2012 tenutasi questa mattina a Palazzo Zanca alla presenza dell’assessore comunale Mantineo. “Da più di un anno – ha ricordato Paola Zito – la Cisl di Messina denunciava, con solleciti, richieste d’incontro e diffide, l’inerzia e l’incapacità politica e gestionale dei soggetti preposti alla tutela dei cittadini più deboli e bisognosi di cure e assistenza. A questo occorre aggiungere il rischio, espresso più volte con grande preoccupazione, per il mantenimento dei livelli occupazionali per gli operatori impiegati nei servizi”.

Un aspetto, quello lavorativo, di pertinenza del sindacato. “Vi sono – ha aggiunto la segretaria provinciale Cisl – lavoratrici e lavoratori spesso utilizzati con forme di contratto precarie e discontinue in un contesto in cui, invece, la continuità e la fidelizzazione nel ‘rapporto’ del servizio di assistenza sono elementi imprescindibili. I fondi ottenuti attraverso il Piano di Zona, che devono integrare i fondi e le attività già previste dai vari comuni e amministrazioni, potrebbero servire, oltre che a migliorare il servizio, anche a stabilizzare tutti i rapporti precari dei lavoratori impegnati nel settore”.
La Cisl di Messina ha ricordato, però, come il Piano di Zona appena presentato è quello del 2010-2012. “Siamo già in ritardo per la programmazione 2013-2015 – ha detto Paola Zito – bisogna muoversi immediatamente, procedendo intanto alla mappatura dei reali bisogni delle comunità e poi da subito avviare il confronto per la predisposizione delle aree in cui dovranno ricadere i progetti del nuovo Piano triennale di interventi”.

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